SPREAD SOTTO I 500 (495), MILANO (+1,6%) CRESCE E TRASCINA L’EUROPA, FINMECCANICA TENTA IL RIMBALZO (+1,9%) - PESSIME LE IMMATRICOLAZIONI - FIAT (-10%) MA IL TITOLO SALE (2,8%) - MOODY’S METTE UNICREDIT NEL MIRINO - APPLE SCEGLIE IL NUOVO PRESIDENTE - RATING, IL PASSO INDIETRO DELL'EUROPA - LE BANCHE ITALIANE CONTRO IL CONTO ARANCIO - GLI AUMENTI DI CAPITALE BPM E UNICREDIT MASSACRANO I VECCHI AZIONISTI A VANTAGGIO DEI NUOVI…

1. BTP: SPREAD CON BUND SCENDE SOTTO 500 P.B., RENDIMENTO AL 6,77%...
Radiocor - Brusca discesa dello spread tra BTp e Bund nel corso della mattinata. Il differenziale di rendimento tra Italia e Germania sulla scadenza dec ennale, sui massimi in avvio, si sta restringendo ed e' sceso ora al di sotto della soglia dei 500 punti base, attestandosi a 495,50 punti. Scende anche il rendimento del BTp decennale che si attesta al 6,77%.

2. BORSA MILANO: CRESCE (+1,6%) E TRAINA EUROPA, BENE FIAT...
(ANSA) - Piazza Affari prosegue in chiaro rialzo, con le Borse europee un po' piu' caute (Madrid +1,28%, Parigi +0,83%) ma comunque tutte in terreno positivo: l'indice Ftse Mib segna una crescita dell'1,68%, l'Ftse All Share un aumento dell'1,47%. Sono soprattutto i titoli bancari a trascinare in aumento i listini: Azimut sale del 4,39%, Ubi del 3,96%, Intesa SanPaolo del 3,37%, Unicredit del 2,77%.

Molto bene anche Telecom Italia (+2,66%) e Fiat (+2,86%) dopo i dati sulle immatricolazioni in Europa. Si conferma il tentativo di rimbalzo per Finmeccanica (+1,96%) mentre rimane debole Fondiaria Sai (-2,95%) dopo il downgrade di Standard & Poor's. Male anche Parmalat (-2,11%) e Campari (2,18%), in calo dell'11,51% il titolo della Banca popolare di Milano, che si sta allineando al prezzo dell'aumento di capitale (0,30 euro).

3. BORSA: ASIA DEBOLE SU ATTACCO A EURO, MALE HONG KONG E CINA...
(ANSA) - Borse asiatiche tutte in calo sulle tensioni generate dall'attacco della speculazione a diversi Paesi dell'euro, attacco che tra l'altro rafforza le divise dell'area a partire dallo yen, rendendo più difficile le esportazioni dall'Estremo Oriente. I mercati azionari più pesanti sono quelli di Hong Kong e di Shanghai, in calo di oltre due punti percentuali, ma anche Taiwan e Seul accusano vendite consistenti e sono scesi di circa un punto percentuale e mezzo.

A Tokyo, che ha perso lo 0,92%, recupera con forza Olympus (+15,6%) dopo i crolli accusati nelle scorse settimane, mentre si muovono generalmente in ribasso i gruppi dell'auto, con Mazda che ha perso il 4,89%. Sulla piazza azionaria di Sidney, dove sono quotati diversi titoli che possono anticipare l'avvio dei loro settori in Europa, deboli marchi delle materie prime e dell'energia. Si è invece mosso bene il titolo delle linee aeree Qantas, che ha chiuso con un rialzo del 3,33%.

Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali Borse di Asia e Pacifico: - Tokyo -0,92% - Hong Kong -2,39% (seduta in corso) - Shanghai -2,48% (seduta in corso) - Taiwan -1,38% - Seul -1,59% - Sidney -0,89% - Singapore -0,83% (seduta in corso) - Mumbai -0,91% (seduta in corso) - Kuala Lumpur -0,20% - Bangkok -0,11% - Giakarta -0,94% (seduta in corso).

4. AUTO EUROPA: -1,8% IMMATRICOLAZIONI OTTOBRE, -10,2% GRUPPO FIAT...
Radiocor - In Europa (Ue27+Efta) nel mese di ottobre le immatricolazioni di auto nuove sono scese dell'1,8% annuo a 1.005.976 unita'. Lo rende noto l'Acea, precisando che nei primi dieci mesi dell'anno il dato segna una flessione dell'1,2% rispetto allo stesso periodo del 2010. A ottobre il gruppo Fiat ha venduto 68.630 vetture, il 10,2% in meno rispetto a un anno prima. La quota di mercato del Lingotto e' scesa al 6,6% dal 7,2%. Tra i costruttori il primato e' del gruppo Volkswagen (+4,3% le immatricolazioni e quota in crescita al 24%), seguita da Psa Peugeot Citroen (-6,4% e quota in flessione al 12,2%), Renault (-2,6% e quota al 10,5%), Gm (-3% e quota al 7,9%) e Ford (+6,4% e 7,8%).

5. MORNING NOTE: L'AGENDA DI MERCOLEDI' 16 NOVEMBRE...
Radiocor - Milano - si riunisce il Comitato esecutivo dell'Abi.

Milano - convegno Aiaf 'La crisi del debito sovrano in aerea euro'. Partecipano, tra gli altri, Maria Cannata, dirigente generale del Debito Pubblico presso il Ministero dell'Economia; Franco Passacantando, direttore centrale Banca d'Italia.

Milano - presentazione del libro 'Opus Dei il segreto dei soldi' di Giuseppe Oddo e Angelo Mincuzzi.

Milano - presentazione de 'La baracca degli angeli' di Roberto Gatti. Partecipa, tra gli altri, Corrado Passera, Consigliere delegato Intesa Sanpaolo.

Roma - il presidente del Consiglio incaricato, Mario Monti, scioglie la riserva con la quale ha accettato l'incarico per la formazione del nuovo governo.

Roma - Federmeccanica presenta l'indagine congiunturale sull'industria metalmeccanica.

Roma - Renzo Rosso, fondatore di 'Diesel' incontra gli studenti della Luiss.

Roma - 'Informazione e comunicazione' e' il tema dell'incontro al quale partecipa il presidente dell'Autorita' Antitrust, Antonio Catricala'.

Roma - presentazione di un volume edito da Assopopolari con il presidente, Carlo Fratta Pasini e il presidente di Federcasse, Alessandro Azzi.

Bruxelles - Acea presenta i dati relativi al mese di ottobre sulle immatricolazioni di autovetture in Europa.

6. MORNING NOTE: ECONOMIA E FINANZA DAI GIORNALI...
Radiocor - MERCATI: vola spread italiano, Francia e Spagna record (dai giornali) 'Banche e imprese a rischio, ora riforme sostenute dal Parlamento'. Intervista all'ad di Unicredit, Federico Ghizzoni (La Repubblica, pag. 13)

GOVERNO: Monti al via, ora le riforme. Nasce il governo tecnico, nodo letta-Amato (dai giornali). Il dossier sviluppo a Passera (dai giornali). Tra i probabili ministri Elsa Fornero (Il Corriere della Sera, pag. 6). Via libera anche dalle parti sociali (dai giornali)

UNICREDIT: 'Vuole restare una banca paneuropea'. Intervista al Ceo Federico Ghizzoni. (Il Sole 24 Ore, pag. 1,41). L'aumento Unicredit ora passa al tavole delle Fondazioni (Il Sole 24 Ore, pag. 42). 'Da Unicredit altri 72 miliardi per piccole imprese e famiglie'. Intervista all'ad Federico Ghizzoni (Il Messaggero, pag. 27). Unicredit, missione da Draghi. Ghizzoni: per l'aumento contiamo gia' su un nucleo del 50% (Il Corriere della Sera, pag. 38). Unicredit prende in considerazione un aumento delle commissioni sull'aumento di capitale (Financial Times, pag.19)

INTESA SANPAOLO: Intesa senza Passera? I soci a consulto. Sussurri e grida (Il Corriere della Sera, pag. 41). Se Passera lascia, interim a Morelli. Parterre (Il Sole 24 Ore, pag. 43)

FIAT: Termini Imerese, si tratta. Restano in bilico 500 posti (Il Corriere della Sera, pag. 39)

EBA: Via al rafforzamento, no alla riduzione dei prestiti (Il Sole 24 Ore, pag. 45)

FINMECCANICA: Conti in profondo rosso, -20% in Borsa (dai giornali). 'Ora energia e ferrovie sono meno strategiche'. Non sara' facile la diarchia Orsi-Guarguaglini. Intervista a Gian Maria Gros Pietro (La Stampa, pag. 37)

EXPORT: La crescita continua (Il Sole 24 Ore, pag. 31)

TLC: Bessada: Tagliare ora le tariffe? A rischio la nuova rete '4G'. Appello del numero uno di Wind: 'L'Authority ci ripensi'. Intervista a Ossama Bessada (Il Corriere della Sera, pag. 39)

CARBURANTI: Gasolio record, ricaduta sugli alimentari (La Repubblica, pag. 26)

7. BARROSO, E' SISTEMICA E FORSE RICHIEDERA' ULTERIORI MISURE...
Radiocor - 'Stiamo fronteggiando una crisi sistemica che richiede un impegno da parte di tutti e potranno essere necessarie nuove misure'. Lo ha detto il presidente della Commissione Ue Jose' Barroso all'Europarlamento a dimostrazione dell'estrema preoccupazione con cui Bruxelles sa seguendo gli avvenimenti dei mercati in questi ultimi giorni.

8. UNICREDIT: MOODY'S METTE RATING SOTTO OSSERVAZIONE PER POSSIBILE DOWNGRADE...
Radiocor - L'agenzia di rating Moody's ha messo sotto osservazione Unicredit per una possibile riduzione del rating C- di solidita' finanzi aria, di quello a lungo termine, A2, e di quello a breve, Prime-1, come anche di alcune controllate del gruppo. La decisione del creditwatch negativo segue l'annuncio della perdita record di 10,6 miliardi nel terzo trimestre dopo svalutazioni per 10,2 miliardi unita al calo dell'utile operativo. La perdita del trimestre, unita al piano strategico annunciato, saranno presi in considerazione durante la procedura di revisione.

9. IL CONTO ARANCIO NEL MIRINO ANTITRUST...
Al.G. per "Il Sole 24 Ore" - Le banche italiane contro il Conto Arancio degli olandesi di Ing. È notizia di ieri che l'Antitrust, a seguito di una denuncia dell'Adusbef, ha aperto un'istruttoria contro Ing per verificare se il gruppo stia rispettando gli impegni assunti con la Commissione europea dopo aver ricevuto nel 2008 aiuti di Stato per dieci miliardi dal Governo olandese. Grande attenzione al caso Ing-Conto Arancio, però, c'è anche da parte di tutte le banche italiane che si ritengono vittima di concorrenza sleale da parte del colosso olandese.

Può un gruppo ricapitalizzato dallo Stato olandese, venire a fare concorrenza di prezzo in Italia alle nostre banche? La Commissione Ue aveva giudicato compatibili gli aiuti di Stato a Ing solo a condizione che il gruppo rispettasse alcuni impegni. Tra questi, vi era anche quello che Ing non approfittasse della maggiore solidità patrimoniale "drogata" dallo Stato per essere «price leader» su mutui e conti deposito. Proponendo condizioni ai clienti non compatibili con gli impegni europei. Alla Ing, per il momento, va certamente un record: per la prima volta Adusbef e banche italiane sono d'accordo.

10. PIRELLI, LA BANCA DI PRELIOS...
Sara Bennewitz per "la Repubblica" - Mentre Pirelli ha bruciato i vecchi target annunciando un bel piano industriale, Prelios ha lanciato un allarme utili e, se uscirà viva dalla crisi, sarà grazie a 550 milioni di nuovi finanziamenti che daranno alla società più tempo per vendere gli immobili. Otto banche concederanno a Prelios 350 milioni di prestiti da ammortizzare entro fine 2014, salvo ricevere stringenti garanzie quanto a debiti e capitale.

Pirelli, che non ha più nessun rapporto con Prelios e che non fa la banca di mestiere, finanzierà il resto. Oggi saltano fuori gli accordi presi al tempo della scissione, così il gruppo degli pneumatici erogherà 160 milioni di crediti rimborsabili tutti alla scadenza, successiva rispetto a quella delle banche. Certo Prelios pagherà a Pirelli lo 0,5% in più, ma gli azionisti di minoranza pensavano di aver chiuso con l´immobiliare.

11. BPM E UNICREDIT BANCHIERI PIÙ RICCHI A SPESE DEL MERCATO...
Giovanni Pons per "la Repubblica" - Gli aumenti di capitale di Bpm e Unicredit hanno un tratto in comune: massacrano i vecchi azionisti a vantaggio dei nuovi. L´effetto deriva dal portare avanti aumenti di capitale in opzione invece che riservati ai nuovi soci, con uno sconto molto forte rispetto ai già depressi valori di Borsa. La conseguenza inevitabile è un concambio svantaggioso per i vecchi soci e la vendita sul mercato dei diritti di opzione per recuperare cash da impiegare nella sottoscrizione delle nuove azioni.

Il flusso in vendita dei diritti finisce per trascinare al ribasso anche il prezzo del titolo stesso e così alla fine dell´operazione i soci si troveranno una banca che varrà molto meno sul mercato di quanto non valesse all´inizio. Il caso Bpm è eclatante in questo senso: all´inizio dell´aumento valeva 650 milioni, oggi poco più di 200, meno del palazzo di Piazza Meda. In tutto ciò le banche d´affari che formano il consorzio di garanzia si leccano i baffi: con il forte sconto che favorisce l´arrivo di nuovi soci hanno la quasi sicurezza di non vedere azioni inoptate sui loro libri.

Le commissioni sono buone e il lavoro quasi inesistente, in quanto non si devono affannare a trovare i nuovi soci, che arrivano attraverso i diritti. Nel caso di Unicredit, inoltre, alcune banche del consorzio hanno accettato di sottoscrivere certificati di deposito e commercial paper pur di aver un posto e le commissioni garantite. In pratica sono le banche che pagano Unicredit per entrare nel consorzio, a dimostrazione che l´operazione per loro è super vantaggiosa. Risultato: il management delle banche, con l´interessata complicità dei banchieri d´affari, preferisce danneggiare i propri azionisti pur di mantenersi saldi in sella e non vendere i gioielli di famiglia.

12. APPLE SCEGLIE IL NUOVO PRESIDENTE...
Dal "Corriere della Sera" - Arthur Levinson è il nuovo presidente di Apple. Levinson, già consigliere d'amministrazione del gruppo, ricopre la posizione lasciata aperta con la scomparsa il mese scorso di Steve Jobs, cofondatore del gruppo. Il nuovo presidente, che siede al vertice di Genentech Inc, è «co-lead director» nel consiglio di amministrazione di Apple dal 2005, società in cui è entrato nel 2000.

Contemporaneamente Robert Igier, presidente e amministratore delegato della Walt Disney, è stato nominato consigliere di Apple. Il gruppo, cresciuto in modo notevole negli ultimi anni, è stato testimone di decise performance di Borsa che hanno portato la società fondata da Steve Jobs a diventare una delle realtà a maggiore capitalizzazione nel mondo.

13. RATING, IL PASSO INDIETRO DELL'EUROPA...
I.C. per il "Corriere della Sera" - Non è passata la proposta del commissario Ue per il Mercato interno, il francese Michel Barnier, di bloccare temporaneamente le valutazioni delle agenzie di rating sul debito dei Paesi sottoposti a programmi di risanamento dell'Unione europea o del Fondo monetario. Un duro scontro, sviluppatosi durante la riunione della Commissione nell'Europarlamento di Strasburgo, ha portato Barnier a stralciare questo punto dal suo pacchetto di restrizioni orientate a frenare gli annunci funzionali alle speculazioni sui titoli di Stato dei Paesi dell'Eurozona con difficoltà di bilancio.

Il commissario francese, visibilmente contrariato, ha ammesso che avrebbe preferito mantenere la possibilità per l'autorità Ue di supervisione dei mercati Esma di decidere la sospensione dei rating «per garantire maggiore serenità a quei Paesi». Ma ha preferito un compromesso per respingere il tentativo, guidato dall'ex lobbista olandese Neelie Kroes e dalla svedese Cecilia Malmstrom, di rinviare l'intero pacchetto. Resta quindi la possibilità per gli investitori di chiedere risarcimenti alle agenzie di rating in caso di grave negligenza nelle valutazioni. Viene sollecitata maggiore trasparenza anche sulle pratiche più opache (come i rating anticipati ad alcuni clienti paganti prima dell'annuncio ufficiale).

Barnier punta a reinserire le parti stralciate nel passaggio nell'Europarlamento. Vorrebbe recuperare anche le limitazioni delle acquisizioni, in modo da far crescere le piccole agenzie e superare l'attuale regime semi monopolista delle tre più grandi. Duri commenti hanno accolto l'annacquamento della proposta di Barnier. «Potere e denaro fuori da ogni controllo sono il grande problema con le agenzie di rating - ha detto il presidente dei socialisti europei, l'ex premier danese Poul Nyrup Rasmussen -. Purtroppo potere e denaro fuori da ogni controllo sono anche una grossa parte del lobbying nelle istituzione comunitarie. E sembra che le agenzie di rating hanno fatto lobbying pesantemente per ridurre preventivamente l'impatto della proposta della Commissione».

14. SEAT, I PICCOLI SOCI ARRUOLANO TAMBURI...
Fr.Bas. per il "Corriere della Sera" - Nel film che racconta il conto alla rovescia di Seat Pagine Gialle per la ristrutturazione del debito da 2,7 miliardi, gli oltre 400 mila piccoli azionisti non si sono visti. Ora però hanno deciso di «prendere un ruolo» attraverso il banchiere d'affari Giovanni Tamburi, presidente di Tip, che conferma di essere stato contattato in questi giorni da «tanti piccoli come quota ma blasonati».

La molla è stata la proposta dei bondholder di Lighthouse di convertire gran parte dell'obbligazione da 1,3 miliardi in capitale, con il risultato di diluire le partecipazioni dei più piccoli ma anche degli azionisti di maggioranza (i fondi di private equity Cvc, Permira e Investitori Associati). L'obiettivo dell'intervento di Tamburi «è aiutare a trovare una soluzione per tutelare gli interessi degli azionisti».

Di fronte alla scadenza del 30 novembre, data entro la quale la società dovrà decidere se pagare o meno la cedola semestrale da 52 milioni a Lighthouse posticipata l'ottobre scorso, Tamburi apre un nuovo scenario: «Al di là della decisone, ci saranno comunque settimane o mesi per negoziare. Seat non andrà in default automaticamente il primo dicembre». Intanto oggi a Londra, riferisce Radiocor, si confronteranno il management di Seat Pg e i rappresentanti dei creditori senior (venerdì scorso hanno presentato la loro proposta), nel tentativo di avanzare nelle trattative.

 

Piazza Affariborsa di madridborsa parigiborsa_valori_hong_kongPIERFRANCESCO GUARGUAGLINI SERGIO MARCHIONNE FEDERICO GHIZZONI resize ENZO CHIESA E MASSIMO PONZELLINISeat Pagine GialleART LEVINSON

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