xavier niel

UN TELEFONO PER CAPELLO - LA STORIA DI XAVIER NIEL, CHE SENZA LAUREA O DIPLOMI FIGHETTI HA RIVOLUZIONATO LE TELECOM D'OLTRALPE, ED È DIVENTATO IL DECIMO UOMO PIÙ RICCO - ORA VUOLE PORTARE 'FREE' PURE IN ITALIA, MA OGGI NON CI SONO PIÙ I MARGINI DI GUADAGNO DI UN TEMPO

Stefano Montefiori per “CorrierEconomia - Corriere della Sera

 

xavier nielxavier niel

Il 10 gennaio 2012 Xavier Niel è entrato nel mercato francese della telefonia mobile con una conferenza stampa rimasta nella memoria. Dopo avere rivoluzionato i servizi Internet, Niel annunciò di volere introdurre una vera concorrenza anche nei telefonini.

 

Accusò i tre operatori storici di trattare i clienti come dei polli da spennare, e fece ricorso a dei finti cinegiornali d' epoca per prendere in giro gli avversari dipinti come reliquie del passato.

 

Nel frattempo Niel sembra essere diventato più saggio, il suo profilo di co-editore di Le Monde lo ha abituato ad atteggiamenti forse meno dirompenti, ma nella sostanza il suo ruolo è sempre lo stesso: cambiare le carte in tavola, distruggere le posizioni acquisite. Cerca di riuscirci adesso anche in Italia, dopo avere sondato invano le possibilità negli Stati Uniti (T-Mobile Us) e nel Regno Unito (Three-O2).

NIEL NIEL

 

Approfittando della volontà di fusione tra 3Italia e Wind, che devono sottoporsi a cura dimagrante per strappare il via libera dell' Autorità della concorrenza, Niel ha investito un miliardo e mezzo di euro per comprare frequenze e antenne che permetteranno a Iliad (magari con il marchio Free) di diventare il quarto operatore italiano.

 

Dal Minitel

A 48 anni il proprietario della decima fortuna di Francia (7,8 milioni di euro) intraprende una nuova importante avventura. Da ragazzo, al liceo, Niel non era particolarmente interessato alle lezioni ma aveva il pallino di trovare usi innovativi per il Minitel, la bizzarra scatola collegata al telefono che è stata la via autarchica francese alla Rete, ben prima di Internet.

xavier niel xavier niel

 

Quando ebbe l' idea - non originalissima ma vincente - di puntare sul sesso, creando servizi erotici telematici da affiancare agli orari dei treni e al meteo, il ragazzo nato nella periferia parigina capì che il Minitel rosa avrebbe fatto la sua fortuna. Nel 2003 ha cominciato a offrire connessioni Adsl a basso prezzo basate sulla «box», un apparecchio unico per tv via cavo, Internet e telefonate.

 

Il marchio Free da allora è temuto dai concorrenti perché punta in ogni settore a offrire servizi migliori, con un maggiore contenuto tecnologico, a prezzi più bassi.

 

Un quarto

xavier nielxavier niel

Dopo mesi di battaglie legali per ottenere la licenza di telefonia mobile, nel 2012 Niel ha finalmente lanciato la sua offerta: telefonate in tutta Europa, sms, mms e Internet illimitati sul telefonino per 19,99 euro al mese. Il concorrente Sfr, l' unico a proporre prestazioni comparabili, offriva più o meno lo stesso servizio per 86 euro al mese.

Quattro volte tanto.

 

In Francia Niel è stato protagonista di una svolta commerciale, tecnologica e di costume paragonabile a quella che travolse il mercato aeronautico con l' avvento delle compagnie low cost .

 

MATTHIEU PIGASSE PIERRE BERGE E XAVIER NIEL MATTHIEU PIGASSE PIERRE BERGE E XAVIER NIEL

«Vogliamo restituire potere d' acquisto ai francesi - disse Niel durante la presentazione a Parigi - e speriamo che anche gli altri operatori facciano come noi». In sostanza Free scatenò una guerra di prezzi che ha cambiato il panorama.

 

Quattro anni dopo, secondo i dati del primo trimestre 2016, il nuovo operatore rappresenta il 17,29% del mercato della telefonia mobile, con più di 12 milioni di abbonati, e ha quindi superato il rivale Bougyues Telecom, quello che più si era battuto per impedirgli di acquisire la licenza. Orange (erede del monopolista di Stato France Télécom) ha perso molto ma resta primo con il 34,96% del mercato e 24 milioni di abbonati. Come fa Free a garantire lo stesso servizio a costi inferiori? Per prima cosa abbattendo i costi del marketing.

 

Qui torna in gioco la personalità di Xavier Niel, che sembra essere riuscito ad applicare in Francia alcuni ingredienti tipici delle storie di successo della Silicon Valley.

xavier niel  xavier niel

Culto del cliente, offerta tecnologica avanzata, base di abbonati che spesso sono fan entusiasti del marchio, felici di fornire consigli e partecipazione.

 

Tecnologie

Gli smanettoni pronti a intervenire nei forum sono per Niel la migliore delle campagne pubblicitarie, quella che costa meno e riesce comunque a dare dei suoi prodotti un' immagine di efficienza e avanguardia tecnologica.

 

Xavier Niel è un imprenditore felice in Francia, condizione rara nel Paese dell' economia bloccata e delle critiche di tanti industriali. Alle lamentele ha sempre preferito l' invenzione, da quando quattordicenne ebbe in regalo da suo padre un Sinclair ZX81, il suo primo computer.

 

Cresciuto fuori Parigi, Niel ha lasciato gli studi dopo il liceo perché sin da ragazzo ha dovuto occuparsi a tempo pieno dei suoi affari da imprenditore: non è laureato, e neppure diplomato all' Ena o alla Hec, le grandi scuole dell' élite francese.

XAVIER NIEL DELPHINE ARNAULTXAVIER NIEL DELPHINE ARNAULT

 

Fedele al suo percorso anomalo nel 2014 ha fondato la scuola «42» (in omaggio a Douglas Adams), che descrive così: «Serve solo una carta di identità ed età compresa tra i 18 e i 28 anni. Nessun curriculum, non vogliamo sapere niente del passato del candidato. Arrivano circa 70 mila domande, facciamo una prima selezione con dei giochi online , poi buttiamo tremila ragazzi nella "piscina", dove per un mese lavoreranno per 450 ore a ritmo molto sostenuto. I migliori mille, in grado di nuotare, saranno finalmente gli allievi della nostra scuola».

 

Essere sempre fuori dagli schemi: ora Niel ci prova anche in Italia.

 

Ultimi Dagoreport

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…