leonardo del vecchio moglie nicoletta zampillo

DEL VECCHIO E DELLE FEMMINE - LUXOTTICA CROLLA IN BORSA (-8%) DOPO L’ADDIO DI CAVATORTA - DIETRO LE QUINTE LA LOTTA PER LA SUCCESSIONE, IL PROTAGONISMO DELLA TERZA MOGLIE E DEL SUO FIDATO FRANCESCO MILLERI

1. BORSA: LUXOTTICA RIESCE AD APRIRE, -8% DOPO ADDIO AD CAVATORTA

LEONARDO DEL VECCHIO MOGLIE NICOLETTA ZAMPILLOLEONARDO DEL VECCHIO MOGLIE NICOLETTA ZAMPILLO

Radiocor - Luxottica riesce ad aprire e perde l'8% a 37,8 euro dopo le dimissioni dell'a.d .Enrico Cavatorta, che aveva preso le redini del gruppo di occhialeria circa un mese fa, a seguito dell'addio di Andrea Guerra. Il titolo viaggia ai minimi da gennaio in attesa del cda, che nel tardo pomeriggio vedra' la proposta da parte del presidente Leonardo Del Vecchio di cooptare Massimo Vian, attualmente Coo, con il ruolo di co-Ceo affidandogli le deleghe per l'area Operations e Prodotto e, ad interim, le deleghe per le funzioni Corporate e Mercati.

 

Allo stesso tempo, nelle ultime ore, il nuovo terremoto al vertice di Luxottica ha spinto diversi broker a rivedere le proprie raccomandazioni. Secondo Equita, l'uscita di Cavatorta, 'manager molto stimato e che doveva garantire una transizione piu' fluida verso la nuova struttura di governance e manageriale', e' negativa. 'Nonostante un andamento molto solido del business - spiegano gli analisti - temiamo che l'incertezza nella struttura del top management e l'uscita di due figure importanti possa portare a qualche defocalizzazione del gruppo nei prossimi mesi'.

DEL VECCHIO DEL VECCHIO

 

Di qui il taglio del giudizio a hold con target price ridotto da 45 a 40 euro. Anche Citigroup ha tagliato la raccomandazione a neutral con prezzo obiettivo a 38,5 euro. Di diverso avviso Banca Imi, che mantiene il giudizio hold con target price 39,17 euro, giudicando come positiva la riorganizzazione di Delfin, la cassaforte di famiglia con cui i Del VEcchio controllano Luxottica.

 

 

2. LUXOTTICA, IL RUOLO DELLA MOGLIE DI DEL VECCHIO NELLA VICENDA

Da “Il Sole 24 Ore

 

LEONARDO MARIA DEL VECCHIOLEONARDO MARIA DEL VECCHIO

Dopo 15 anni insieme a Del Vecchio, anche Enrico Cavatorta (da un mesetto ad di Luxottica al posto di Guerra) lascia l’azienda. Il titolo oggi cade in Borsa. E ci si interroga sulle cause del marasma finanziario e mediatico che sta colpendo una “multinazionale padronale” che vale 20 miliardi e ne fattura 7 l’anno. Secondo i primi gossip, a far traboccare l’acqua dal vaso potrebbe essere stata Nicoletta Zampillo (seconda delle tre mogli di Del Vecchio). Zampillo, con cui Del Vecchio si è poi risposato, ha chiesto di entrare in Delfin, la cassaforte che detiene il 61% di Luxottica.

 

Andrea Guerra Andrea Guerra

Potrebbe essere stato questo a provocare ieri pomeriggio l’uscita lampo di Cavatorta dopo un incontro di quattro ore con il patron Del Vecchio. Va anche detto che la Zampillo è considerata vicina a Francesco Milleri, possibile nuovo consigliere. La nomina potrebbe arrivare proprio oggi. E questo chiuderebbe il cerchio.

 

Cavatorta e Milleri sono infatti compatibili come cane e gatto. Del Vecchio non sarebbe quindi riuscito ieri ad evitare l’addio di Cavatorta, nel tentativo di smussare le tensioni all’interno di una famiglia numerosa, composta da 6 figli, che sul futuro dell'azienda non hanno la stessa visione.

 

La crisi di queste settimane è dunque di natura diversa dalla precedente, ma più insidiosa, perché crea una commistione tra universi solo apparentemente paralleli. Con l'addio di Guerra, Del Vecchio scelse in base a quello che riteneva essere il bene dell'azienda, mentre oggi, per la prima volta, la scelta è di altro tipo e all'interno dello stesso Cda ci sarebbero dei malumori per l'arrivo di Milleri, ritenuto da alcuni consiglieri valido come consulente, ma non altrettanto esperto sul fronte della gestione aziendale. Da qui l'accelerazione imposta da Del Vecchio, ora che i dissapori sono di dominio pubblico, intenzionato a chiudere al più presto la partita, mentre la Consob segue le mosse a distanza.

 

Andrea Guerra Andrea Guerra

Attraverso Delfin l'industriale controlla il 61,35% della propria creatura e all'interno della holding il patrimonio è suddiviso tra i figli, ognuno dei quali possiede un pacchetto del 16,38 per cento. Per ora il presidente tiene le redini di tutto con la proprietà diretta dell'1,72% della società e l'usufrutto sulle quote assegnate ai figli.

 

L'equilibrio da trovare fra gli eredi però è difficile, dato che la moglie, madre solo di Leonardo Maria Del Vecchio, che in caso di successione avrebbe diritto ad 1/3 del patrimonio del marito, ha chiesto di entrare in Delfin con una quota del 25%, rendendo necessario un passo indietro di tutti i figli (Claudio (l'unico a sedere nel cda della quotata), Marisa e Paola nati dal primo matrimonio, Leonardo Maria, figlio della seconda moglie Nicoletta Zampillo con cui l'imprenditore si è risposato ed è l'attuale moglie, e i figli della terza unione, Luca e Clemente).

 

E così Delfin è oggi controllata dal “patron” Leonardo Del Vecchio titolare dell'1,72% del capitale sociale in piena proprietà e di diritti di usufrutto con diritto di voto sulla restante parte, ma la nuda proprietà è divisa in parti uguali (16,38%) tra i sei figli. Negli ultimi mesi, però, il piano di successione sarebbe finito sul tavolo dell'avvocato Sergio Erede. Erede è storicamente il legale della famiglia, tant'è che nel nuovo statuto di Delfin la scelta è stata quella di far entrare nel consiglio di gestione proprio l'avvocato d'affari milanese che ha un rapporto storico con il gruppo.

Enrico CavatortaEnrico Cavatorta

 

Da qui la scelta di affidare a lui il ruolo di regista del nuovo piano di successione. Erede, interpellato dal Sole 24 Ore, non ha voluto rilasciare alcun commento sul proprio coinvolgimento. Fonti autorevoli riferiscono però che la partita è in pieno svolgimento e la moglie di Leonardo Del Vecchio, Nicoletta, avrebbe fatto precise richieste al marito, ovvero l'ottenimento del 25% della storica holding di famiglia. Il punto è che per arrivare a una quota di tale entità ciascuno dei sei figli dovrebbe rinunciare al 4% circa dell'attuale quota.

 

Letto diversamente: attualmente Luxottica capitalizza 19 miliardi circa, per cui la quota di Delfin, pari al 61,35%, vale circa 11,4 miliardi e quel 4% a cui dovrebbe rinunciare ciascun figlio ben 450 milioni. Il conto totale? Due miliardi e 700 milioni. Naturale che ci sia un confronto serrato in famiglia e che l'accordo definitivo non sia stato ancora raggiunto. Tanto più che il nodo della successione arriva in un momento particolare per il gruppo degli occhiali, alle prese con il cambio al vertice dopo l'uscita dell'ex amministratore delegato Andrea Guerra e in vista del rinnovo del consiglio di amministrazione di Luxottica.

luxotticaluxottica

 

Proprio nel futuro cda che sarà nominato il prossimo anno potrebbero essere annunciate grosse novità. Come riferito dal Sole 24 Ore dello scorso 26 settembre, il fatto più saliente potrebbe essere l'ingresso dei figli della seconda generazione. Nel board del gruppo siede già il primogenito Claudio, 57 anni. All'orizzonte si profila un passaggio di testimone: il candidato è il giovane Leonardo Maria, ventenne quarto figlio di Del Vecchio con Nicoletta Zampillo. Un altro segnale evidente, dunque, della volontà dell'attuale compagna del fondatore di Luxottica di contare sempre più negli attuali equilibri del gruppo.

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