IL VIVAIO DEI BARI - TUTTI I PROTAGONISTI DEL CALCIOSCOMMESSE GIOCANO O HANNO GIOCATO NEL BARI: CHI GESTIVA LE SCOMMESSE HA “INSEGNATO” AI GIOCATORI COME TRUCCARE LE PARTITE E HA MANTENUTO I CONTATTI CON LORO QUANDO SONO ANDATI NELLE ALTRE SQUADRE PER SFRUTTARLI COME GANCI - “QUESTO TIPO DI ATTIVITÀ È STATA INVENTATA DALLA MAFIA SLAVA PER RICICLARE IL DENARO SPORCO”: NON A CASO, ANCHE LA MAFIA BARESE S’È COMPRATA UN BOOKMAKERS DI LONDRA…
Giuliano Foschini e Marco Mensurati per "la Repubblica"
Gervasoni e Carobbio. Micolucci e Bressan. Bellavista e Andrea Masiello. C´è un filo conduttore nell´intera inchiesta del calcioscommesse, quella grande indagine che attraversa l´Italia (unendo le procure di Cremona e Bari) trafiggendo così la bontà del sogno collettivo. Il filo è il Bari calcio: quasi tutti i protagonisti di questa storia hanno un passato con la maglia biancorossa. Secondo gli investigatori non si tratta di una coincidenza.
Così come non si tratterebbe di una coincidenza che molti degli stessi protagonisti hanno un passato nelle stesse annate della Roma primavera (Paoloni, Zamperini, Corvia eccetera). Lo spogliatoio biancorosso, per via delle persone che gli giravano attorno, potrebbe essere stato nel corso degli anni una sorta di palestra per il calcioscommesse italiano: la gente che gli girava attorno ha "insegnato" ai giocatori come si truccano le partite e soprattutto ha mantenuto i contatti con loro anche quando sono andati via, sparsi per tutte le squadre italiane.
«Questo tipo di attività - spiega un investigatore barese - è stata importata, come dimostrano una serie di indagini a fine anni â90, dalla mafia slava che storicamente fa delle scommesse sportive una delle attività principali per il riciclaggio del denaro sporco: un´attività semplice, redditizia e soprattutto a bassissimo rischio visto che le legislazioni europee, e in particolare quella italiana, sono molto blande per reati di questo tipo». Non è un caso che la mafia barese abbia comprato un bookmakers (Paradise bet) con sede a Londra.

