guzzanti

CAFONALINO GUZZANTI - ALLA PRESENTAZIONE DI “DOV’È MARIO?”, LA NUOVA SERIE TV DI CORRADO GUZZANTI PER SKY, ACCORRE LA ROMANELLA RADICAL-CACHEMIRE: MICHELE SANTORO, CURZIO MALTESE, FIORELLA MANNOIA, SORRENTINO, VELTRONI, FRANCESCO PICCOLO, MARIA LATELLA, TRAVAGLIO E LO ‘SPIN’ RENZIANO FILIPPO SENSI

Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

 

Andrea Francesco Berni per http://www.badtv.it

 

corrado guzzanti con michele santorocorrado guzzanti con michele santoro

Presentati oggi al Teatro Ambra Jovinelli di Roma i primi due episodi della serie tv Dov’è Mario? (leggi la recensione) in onda dal 25 maggio su Sky Atlantic HD, produzione Wildside. Al termine della proiezione si è svolta la conferenza stampa alla presenza del protagonista e cosceneggiatore dello show Corrado Guzzanti, Edoardo Gabriellini (regista), Lorenzo Mieli (Wildside), Mattia Torre (cosceneggiatore), Nils Hartmann (Direttore delle produzioni originali Sky), Antonio Visca (Direttore Sky Atlantic) e Andrea Scrosati (Executive Vice President Programming Sky Italia). Ecco il resoconto della conferenza stampa moderata dal giornalista di Sky Tg 24 Alessio Viola.

corrado guzzanti saluta michele santorocorrado guzzanti saluta michele santoro

 

Nils Hartmann: Dopo Gomorra… un’altra serie drammatica. Ovviamente scherzo. Quello che Corrado ci porta, noi lo facciamo. Il nostro rapporto risale ormai a sette anni fa. Per noi è la prima serie comedy. Apre una strada visto che ne abbiamo in sviluppo altre. Siamo molto contenti di iniziare con Dov’è Mario e con Corrado. Si è trattato di una produzione che è andata molto liscia. Ringrazio Antonio Visca di Sky Atlantic per aver creato anche Sky Mario HD dove si potranno vedere delle chicche anche del passato di Corrado.

corrado guzzanti e lillocorrado guzzanti e lillo

 

Andrea Scrosati: Quando Corrado è venuto tre anni fa con questa idea, abbiamo detto di sì subito. Personalmente ritenevo fosse bellissimo fare ironia e satira su quel mondo radical chic che la satira ha risparmiato. Ringraziamo Feltrinelli per aver addirittura creato il finto libro di Mario Bambea. Sul mondo di Bizio Capoccetti… la satira italiana ha detto qualunque cosa risparmiando un altro mondo che merita più attenzione.

cinzia monteverdicinzia monteverdi

 

Lorenzo Mieli: Questo è un progetto portato avanti con Corrado e Mattia negli ultimi anni. Corrado partecipò già a Boris (serie tv prodotta da Mieli ai tempi della casa di produzione Wilder, N.d.R.), poi abbiamo fatto un film (Ogni maledetto Natale) e infine si è aggiunto questo progetto dove si è inserito anche Edoardo Gabriellini. Abbiamo fatto un lavoro direi sperimentale che ci ha portato via un anno e mezzo di lavoro. Dov’è Mario? è una commedia ma la ritengo comunque un prototipi visto che non è una commedia classica. C’è dentro anche il thriller.

 

carlo freccerocarlo freccero

Corrado Guzzanti: Sono quasi commosso di vedere questa cosa finita. Ha avuto un iter gratificante ma complicato. Sono partito dall’idea di fare una serie tv. Sarebbe bello se anche altri colleghi si divertissero a sperimentare. Si tratta di un lavoro originale. Vedere questi personaggi dentro una storia e inseriti in una drammaturgia efficace e funzionante… per me è stato molto gratificante. In Italia questo discorso latita, anche se c’è stato Boris in chiave clandestina qualche anno fa.

 

carlo freccero e curzio maltesecarlo freccero e curzio maltese

Fondamentalmente se lo scaricavano tutti e nessuno se lo vedeva in televisione. Adesso con Romanzo criminale e Gomorra, abbiamo recuperato un orgoglio nazionale che potrebbe far sviluppare il genere comedy abbandonando binari antichi. Abbiamo voluto inserire un tocco un po’ da horror coatto alla Dottor Jekyll e Mister Hyde. Il mio ringraziamento per primo va ad Edoardo Gabriellini, il quale è riuscito a eliminare un sacco di parole e verbosità inutile, mantenendo compatto questo racconto.

 

andrea salerno e francesco piccoloandrea salerno e francesco piccolo

Mattia Torre: Bizio Capoccetti era una creatura a cui Corrado già pensava da tempo. Avevamo lavorato insieme e l’idea di scrivere con lui era già un grande privilegio per me. Abbiamo cercato di sviluppare un racconto morale sul confine tra la nostra integrità personale e le mille tentazioni del presente. Corrado è stato un vulcano.

 

Corrado Guzzanti: Abbiamo eliminato un sacco di roba. Abbiamo materiale per la seconda stagione.

 

corrado guzzanticorrado guzzanti

Edoardo Gabriellini: Sono arrivato a bordo allo scadere del secondo ano di lavoro. L’esperienza è stata divertente, intensa e complessa. Stare dietro alla musica di Corrado non è stato facile. Volevamo ottenere atmosfere da horror psichedelico. Il fraseggio e il ritmo del racconto è il suo. Anche il carrello dov’era posizionata la macchina, in un certo senso, doveva muoversi al suo ritmo. Credo e mi auguro che si sia ottenuta l’armonia giusta.

 

curzio maltese  e michele santorocurzio maltese e michele santoro

Antonio Visca: Devo ringraziare Corrado, grazie al quale ci siamo inventati questo piccolo grande canale dove i fan storici troveranno cose storiche di Corrado sia fatte per Sky che non. E’ stato molto piacevole e bello.

 

Nils Hartmann: Corrado è un grande conoscitore di serie internazionali.

 

Antonio Visca: Ci sarà Aniene che farà il commento a Trono di Spade.

 

daniela d antonio  corrado guzzantidaniela d antonio corrado guzzanti

Corrado Guzzanti: tornando a Dov’è Mario?… volevo realizzare una serie veloce come si fa in Inghilterra. Pochi episodi perché così non perdi l’entusiasmo e non vai in onda tra anni dopo le riprese. Una serie corta. Ora mi piacerebbe fare cose più articolate perché ormai sono “anzianotto”. Ai nostri tempi in Rai cercavamo di fare una comicità televisiva sul modello Monty Python e Saturday Night Live e quindi c’era forte il concetto della messa in scena. Quegli sketch avevano anche un piacere drammaturgico.

 

Oggi in tv sta prevalendo il modello dello stand up comedian. Mi piace molto scrivere cose più articolate anche al di fuori della televisione. Ho scritto per altri ed è stata una piccola vacanza dal mio autismo. Non penso che Dov’è Mario? sia un requiem per gli intellettuali italiani. Non sono così lugubre. Ci sembrava carino raccontare un momento di crisi degli intellettuali prima che, come in The Walking Dead, possano tornare in un futuro a dettare legge.

emanuela fanelli con federica remottiemanuela fanelli con federica remotti

 

A un certo punto arriva il nuovo dopo Berlusconi e dopo i Girotondi e questo nuovo mette fuori gioco un personaggio autorevole, guida morale del paese. Ho letto cose violentissime contro gli intellettuali negli ultimi anni. Ora li vedo fuorigioco. Sono stati ridotti a personaggi televisivi e sembrano la caricatura di loro stessi. Sembra come quando passi dentro uno zoo e li osservi mentre ognuno fa il suo numero. Non è uno scenario per me felice ma è una cosa da osservare. Abbiamo visto che nell’era di Renzi… non c’è più spazio per l’intellettuale.

emanuela fanelliemanuela fanelli

 

Mattia Torre: Attenzione che Bizio è sì un godereccio… ma potrebbe avere un vuoto interiore che verrà fuori nei nuovi episodi. Abbiamo cercato di realizzare un racconto morale ma non moralista.

 

curzio maltesecurzio maltese

Corrado Guzzanti: La somiglianza fisica di Mario Bambea con Sgarbi… è stata un errore. Mario poi ha una erre moscia, quando parla, più da Federico Rampini. Forse gente come Mario prima era così ben amalgamata nel sistema da non stridere abbastanza da poter diventare oggetto di satira. Erano personaggi che svolgevano una funzione etica e morale. Umberto Eco… se ti avesse tamponato la macchina… gli avresti chiesto scusa tu. C’era un atteggiamento anche corretto nei confronti di questi personaggi.

 

filippo sensi (2)filippo sensi (2)filippo sensifilippo sensi

Queste figure sono diventate poi nel tempo molto salottiere e autoreferenziali. Centra anche Fausto Bertinotti in questo processo. Non abbiamo voluto prendercela con i radical chic. Siamo partiti dal personaggio di Bizio e per arrivare a un suo antagonista… siamo giunti a Mario, uno snob professorale che avrebbe avuto una trasformazione. Non si capisce se poi l’incidente lo ha liberato oppure no. Lo scopo non era colpire i radical chic. Sono sempre attratto da microcosmi e mondi riservati. Esistevano canali tv romani che un tempo trasmettevano show cruenti con dei comici volgari perché pieni di arrivismo e arroganza. Costruivano gran parte della loro performance insultando il pubblico. Bizio viene da lì. Il mondo di Mario… l’ho visto meno, devo essere sincero. Forse ho incontrato quel mondo grazie alla generazione di mio padre (Paolo Guzzanti, noto giornalista poi anche politico, N.d.R.) e ho visto personaggi di quell’ambiente apparentemente caldi… in realtà saccenti e snob. Bambea non è un mostro. E’ sempre un essere umano

fiorella mannoia saluta corrado guzzantifiorella mannoia saluta corrado guzzantifiorella mannoiafiorella mannoiafrancesco piccolofrancesco piccologiorgia solari  e fiorella mannoiagiorgia solari e fiorella mannoiagiorgia solari fiorella mannoia e marco travagliogiorgia solari fiorella mannoia e marco travaglioirene ghergoirene ghergolorenzo mielilorenzo mielimarco travagliomarco travaglioluigi contuluigi contumarco damilanomarco damilanonicola lagioianicola lagioiamaria latellamaria latellanicola lagioia (2)nicola lagioia (2)michele santoro con la moglie sanja podgajskimichele santoro con la moglie sanja podgajskipaolo sorrentino lorenzo mieli corrado guzzantipaolo sorrentino lorenzo mieli corrado guzzantimattia feltrimattia feltripaolo sorrentinopaolo sorrentinosabina guzzantisabina guzzantivittorio zincone e gianluca sinibaldivittorio zincone e gianluca sinibaldiwalter veltroniwalter veltroniveltroni saluta santoroveltroni saluta santorofiorella mannoia e corrado guzzantifiorella mannoia e corrado guzzanti

Ultimi Dagoreport

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…