CAFONALINO - ALL’ANIENE DI MALAGÒ L’IRREQUIETA FEDERICA PELLEGRINI SI RITROVA DI NUOVO ATTOVAGLIATA CON L’EX LUCA MARIN, SCARICATO PER MAGNINI, ANCHE LUI PRESENTE - OCCHIO ALLO SPONSOR: IL CIO HA PROIBITO DI ASSOCIARE MARCHI NON AUTORIZZATI ALLE OLIMPIADI. QUINDI UFFICIALMENTE I 10 ATLETI MERCEDES BENZ TEAM NON “PARTONO PER LONDRA”, MA PER UNA VACANZA A DOVER…
Foto di Mario Pizzi da Zagarolo
1- MERCEDES-BENZ,10 STELLE DELLO SPORT PER LA MERCEDES
Italpress - Presentato allo Sport Club Aquaniene di Roma, il Mercedes-Benz Team. Dieci atleti italiani che indosseranno i colori Mercedes-Benz in occasione del lancio della nuova Classe A. Flavia Pennetta (tennis), Aldo Montano (scherma), Filippo Magnini (nuoto), Stefano Tempesti e Maurizio Felugo (pallanuoto), Niccolo' Mornati e Lorenzo Carboncini (canottaggio), Mauro Sarmiento (taekwondo), Roberto Cammarelle (boxe) e Simone Collio (atletica leggera): dieci campioni uniti da passione, impegno, spirito di squadra e continua ricerca dell'eccellenza.
2- MERCEDES, RAI E PAVESINI - Ã VIETATO NOMINARE LONDRA...
Fulvio Bianchi per http://www.repubblica.it/rubriche/spycalcio/
Tutto proibito, ai Giochi Olimpici: nel nome del business milionario, il Cio ha messo delle restrizioni in qualche caso anche grottesche. Ad esempio, non si può citare nemmeno la parola Londra. Off limits. Ecco qualche esempio curioso. La Mercedes Benz è pronta a presentare la sua "squadra" di campioni. Ma non può nominare, per regolamento, le Olimpiadi di Londra, i Giochi olimpici, eccetera eccetera. Lo vieta espressamente il Cio.
Dietro front improvviso, quindi, venerdì sera. Un comunicato stampa della Mercedes precisa che nel comunicato precedente era "stata inserita erroneamente la frase "in partenza per Londra"...". Visto che è già arrivata una diffida, per evitare cause legali, con richieste di risarcimento danni, è meglio che "Londra" non venga nominata. Nemmeno la città si può citare, pur senza alcun riferimento olimpico.
Lunedì a Roma, in occasione della presentazione (ore 13, Aquaniene, chez Giovannino Malagò), che ci racconteranno? Che il Mercedes Benz Team, di cui fanno parte fanno parte la Pennetta, Mornati, Cammarelle e Montano (tutti olimpici: noi possiamo scriverlo senza incorrere negli strali del Cio...), non è più "in partenza per Londra" ma questa estate verso fine luglio andrà sì in Inghilterra ma in vacanza sulle bianche scogliere di Dover...
Altro caso, divertente (e assurdo) pure questo: la Fiat è sponsor ufficiale del Coni e avrà le sue auto parcheggiate a Londra davanti a Casa Italia, a due passi dalla Cattedrale Westminster. Attenzione, però, le Fiat potranno accompagnare, ad esempio, Petrucci da Casa Italia sino al Villaggio Olimpico, ma dovranno lasciarlo fuori dai cancelli: dentro possono entrare solo le Hyundai (sponsor del Cio) e le Bmw (sponsor del Logoc, comitato organizzatore britannico). La Pavesini aveva studiato uno spot, con addirittura Federica Pellegrini testimonial, con citazioni del Big Ben e del London Eye (la ruota panoramica di Londra, sul Tamigi).
Niente da fare: non si può, Torre dell'orologio e Ruota sono state cancellate subito. Anche la Rai, nei suoi spot, deve stare molto attenta con le citazioni olimpiche (niente Londra) per evitare guai e lo stesso Armani, che ha appena concluso un grosso accordo con il Coni come main sponsor, sul territorio inglese non può citare nella sua pubblicità la squadra olimpica azzurra (come mai? semplice: il Cio è sponsorizzato dall'Adidas...): ma può fare, se vuole, una pubblicità generica al Marchio Armani, famosissimo ovviamente anche sul suolo inglese.
Attenti, quindi: quelli del Comitato olimpico non scherzano, hanno messo in piedi una specie di Grande Fratello con uno stuolo di avvocati che tengono tutto sotto controllo e sono pronti ad intervenire per chiedere i danni. Business (d'altronde) is business. Non parliamo poi dei social network: il "Ioc" (Cio) "actively encourages and supports athtletes ad other accredited at the Olympic Games to take part in social media and to post blog and tweet their experiences...". In pratica, evviva la modernità . Si incoraggia l'uso dei social network, visto che siamo nel 2012.
Ma è solo una finta, in realtà è tutto, o quasi, è proibito: gli atleti (anche per motivi di scommesse e non solo di business) non potranno parlare delle loro condizioni di salute, tantomeno degli avversari. Nessun riferimento diretto alle gare. Non potranno "postare" foto, se non generiche. Insomma, potranno scrivere su Facebook o Twitter soltanto:" Cara mamma, domani spero proprio di fare una buona gara, ma non ti posso certo dire come sto, tantomeno come stanno i miei compagni o avversari: ti posso dire che però oggi a Londra c'è un bel sole". Sì, loro Londra potranno nominarla...








