nancy dell olio marilyn monroe

CAFONALINO DELL’OLIO - LA BOMBA NANCY È MARILYN NEL ‘PROCESSO ALLA STORIA’ A MILANO: ‘LEI È HA APERTO LA STRADA NEGLI ANNI ’60 ALLA LIBERAZIONE DELLA DONNA. AVEVA UNA POTENZA SESSUALE INCREDIBILE’ - SUL PALCO ANCHE ANNAMARIA BERNARDINI DE PACE, IL PRESIDENTE DEL TRIBUNALE PENALE DI MILANO E LA PM ANNAMARIA FIORILLO, COI TESTIMONI GABRIELE PARPIGLIA E GIORGIO SIMONELLI (VIDEO)

VIDEO - NANCY DELL’OLIO PARLA DI MARILYN: ‘HO CAPITO L’INFELICITÀ E LA GRANDIOSITÀ DI QUESTA DONNA’ (DA ‘GLI STATI GENERALI’)

 

 

Antonella Luppoli per www.formiche.net

 

nancy dell olionancy dell olio

Il processo è con la Storia e la Marilyn in questione è ovviamente lei: la Monroe, la regina della femminilità prêt à porter. Ha calcato il palco del Teatro Carcano – nei panni dell’avvocato londinese Nancy Dell’Olio – dando vita al secondo degli appuntamenti della VI edizione del format Personaggi e Protagonisti: incontri con la Storia: Colpevole o Innocente? a cura di Elisa Greco. Dopo aver dichiarato colpevole Bettino Craxi (lo scorso 24 ottobre 2016), il pubblico milanese si è schierato dalla parte della Monroe, che riesce ancora a far discutere, a 54 anni dalla sua morte. Oggi avrebbe avuto 90 anni e chissà come sarebbe stata…

 

I PROTAGONISTI

 

È andato in scena un vero e proprio processo con tanto di accusa e contraddittorio. A presiedere la Corte, Oscar Magi (Presidente del Tribunale Penale di Milano). Poi, da una parte si sono schierati il Pubblico Ministero Annamaria Fiorillo (sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano) e la giornalista Lucia Pronzato, testimone dell’accusa. A sorpresa sul palco è arrivato anche Claudio Lorenzetti, a sostegno dell’accusa. La difesa invece è affidata all’avvocato Annamaria Bernardini de Pace, che non ha bisogno di presentazioni. Al suo fianco  in veste di testimoni, il giornalista Gabriele Parpiglia e Giorgio Simonelli, docente dell’Università Cattolica di Milano.

 

IL VERDETTO

nancy dell olio marilynnancy dell olio marilyn

 

Dopo uno svolgimento serrato e caratterizzato da argomentazioni e testimonianze ficcanti la giuria rappresentata dal pubblico in sala, ha espresso il suo verdetto: Marilyn Monroe è innocente, con una votazione a stragrande maggioranza: 440 voti contro 70. Il Presidente della Corte Magi nel leggere il verdetto che ha assolto con formula piena Norma Iean Morteson, alias Marilyn Monroe, ha spiegato: “il fatto non sussiste”.

 

nancy dell olio 2nancy dell olio 2

Ha ricordato poi una delle frasi più celebri della Monroe: “La gente ha l’abitudine di guardarmi come se fossi uno specchio invece di una persona. Essi non mi vedono, vedono i propri pensieri indecenti, poi si mascherano di candore per chiamare me un’indecente”, e ha aggiunto: “In questo caso, oltre che assolverla, dovremmo anche chiederle scusa’. Anche l’utrice dello spettacolo, la signora Greco ha detto la sua in merito al verdetto: “Ci dice che Marilyn rappresenta l’icona ammaliante della femminilità, tuttavia la presenza di giudizi di condanna deve far riflettere sull’influenza che l’attrice ha avuto nell’immaginario collettivo”. Ancora: “Dopo Marilyn avremo Oriana Fallaci, Mao Tse Tung e tanti altri”.

 

L’ACCUSA

 

“È stato difficile trovare delle accuse da muovere a Marilyn, tutti l’amiamo per quello che è stata”, ha esordito il pm Fiorillo che ha aggiunto: “I capi d’imputazione erano fondamentalmente due: istigazione al libertinaggio e spionaggio. Dunque, non è l’icona Marilyn a essere messa sotto accusa, ma la donna e l’attrice che ha usato il simbolo di se stessa per altri scopi, rimanendo così vittima del suo personaggio”.

 

marilyn colpevole o innocentemarilyn colpevole o innocente

In sostanza, fare la donna un po’ svampita alla continua ricerca di un uomo ricco da sposare potrebbe essere un invito all’adulterio. Fosse davvero un reato, le carceri femminili italiane sarebbero più affollate di quanto già non siano. “In realtà – ha spiegato ancora la Fiorillo – essere il simbolo della femminilità verace non sarebbe un problema, se solo questa non venisse trasfigurata poi in spiacevoli accadimenti che riempiono le pagine dei giornali.

 

Marilyn è stata antesignana di veline e olgettine. Il modello quindi di donna piacente che cerca di incastrare l’uomo spesso si ripercuote sulle creature femminili. Si dovrebbe capire, una volta per tutte, che l’eros non genera attaccamento negli uomini e che il sesso non deve essere un mezzo per creare di pendenza amorosa”. Consequenziale alla prima, l’accusa di spionaggio. “Ha avuto una storia con JFK e una con il fratello Bob Kennedy, all’epoca gli uomini più potenti del mondo, avrà ascoltato e respirato l’aria del potere. Tant’è che si pensa che la sua morte possa essere legata ai segreti contenuti nel suo taccuino”. Perché Marilyn era tutto questo? “Era una bambina abbandonata, cercava quello che non aveva avuto nel corso dell’infanzia”.

magi e fiorillomagi e fiorillo

 

La Monroe quindi è sì un’icona, ma allo stesso tempo uno stereotipo. “Per me è stata un’icona ed è diventata uno stereotipa, nella peggiore delle declinazioni. In ogni caso se all’epoca avessi potuto scegliere un’icona, avrei preferito Brigitte Bardot: una donna libera e davvero trasgressiva” ha concluso il pubblico ministero. Dissente l’avvocato Bernardini de Pace che ha sostenuto: “E’ stata un mito, un’icona. Nessuno stereotipo. La verità è che tutte noi donne vorremmo essere un po’ come lei. E tutti gli uomini vorrebbero un Marilyn per qualche minuto della loro giornata”.

 

LA DIFESA

 

Sempre l’avvocato ha poi raccontato: “I capi d’imputazione erano di per sé un ossimoro: con l’istigazione al libertinaggio Marilyn viene dipinta come un’oca, con quella di spionaggio come una mente furbissima. O è scema o è intelligente, tutte e due le cose non può essere”. Non solo, Marilyn non avrebbe mai espresso la sua verità ma quella del personaggio che interpretava.

 

“Era una diva, si allineava al mondo del cinema del tempo” ha spiegato ancora l’avvocato. A suffragio della difesa arriva anche eventi storici rilevanti come lo sbarco nella Baia dei Porci o ancora il piano Zapata. “Quest’ultimo era stato organizzato da Eisenhower con la Cia tre mesi prima dell’elezione di Kennedy. Il neo presidente non ha poi voluto portare avanti quella strategia, ma Marilyn non la conosceva ancora”.

 

 E ha ricordato ancora: “La Monroe era dislessica, incapace di leggere, come faceva a carpire i segreti militari degli Usa per rivenderli al nemico?”. L’assoluzione però è stata una vittoria di squadra. “I testimoni sono stati bravissimi: Parpiglia è stato fantastico, ha interpretato un Arthur Miller ironico e convinto, Simonelli nei panni di Kennedy ha detto ‘Ma vi pare che avendo Marilyn sotto le lenzuola per 10 minuti, mi preoccupavo di parlarle di strategia militare?’.

il cast sul palcoil cast sul palco

 

 Effettivamente. Ha sottolineato a questo punto Gabriele Parpiglia: “L’avvocato è riuscita a mettere in luce l’umanità della Monroe. Che idea mi sono fatto? Marilyn era una donna culturalmente impreparata, se le avessero detto la parola politica, avrebbe risposto ‘Champage, prego”. Sipario, grazie.

 

annamaria bernardini de paceannamaria bernardini de paceelisa grecoelisa greco

 

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?

pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)

putin trump

DAGOREPORT - IL FATTO CHE PUTIN SIA RITORNATO A MOSCA CON L’ALLORO DEL VINCITORE, LA DICE LUNGA DI COME SIA ANDATO L’INCONTRO CON TRUMP. DEL RESTO, COME PUOI CONFRONTARTI CON GLI ESPERTI DIPLOMATICI RUSSI (SERGEI LAVROV E YURI USHAKOV), AFFIANCATO DA UN SEGRETARIO DI STATO COME MARCO RUBIO, NOTORIAMENTE A DIGIUNO DI GEOPOLITICA, E DA UN VENDITORE DI APPARTAMENTI COME STEVE WITKOFF? – PUTIN, SORNIONE, HA CERCATO DI CONVINCERE TRUMP DI TAGLIARE I LACCI E LACCIUOLI CON I LEADER EUROPEI - MISSIONE NON OSTICA VISTO I “VAFFA” ALLA UE, ULTIMO DEI QUALI LA GUERRA DEI DAZI - TRA VARI MOTIVI CHE MANTENGONO ACCESO UN INTERESSE DI TRUMP CON L’EUROPA, FA CAPOLINO L’EGO-SMANIA DI ESSERE INCORONATO, COME OBAMA, CON IL NOBEL DELLA PACE. ONORIFICENZA CHE VIENE PRESA A OSLO E NON A MAR-A-LAGO - E ADESSO COSA POTRÀ SUCCEDERE LUNEDÌ PROSSIMO NELLA SALA OVALE DOVE È ATTESO L’INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY? LA PAURA CHE IL LEADER UCRAINO SI PRENDA UN’ALTRA DOSE DI SCHIAFFI E SBERLEFFI DAL TROMBONE A STELLE E STRISCE INCOLPANDOLO DI ESSERE IL RESPONSABILE DEL FALLIMENTO DELLA SUA TRATTATIVA CON MOSCA, HA SPINTO MACRON A CONVOCARE I ''VOLENTEROSI'' -OBIETTIVO: PREPARARE ZELENSKY AL SECONDO ROUND CON IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…