1. TRE DONNE, TRE DISGRAZIE! AL GRIDO: "TUTTE NOI ABBIAMO PENSATO DI UCCIDERE IL NOSTRO COMPAGNO”, SBUCANO CLAUDIA GERINI, CRISTIANA CAPOTONDI, SABRINA IMPACCIATORE 2. AGGIUNGERE AL CAST LA REGISTA-SCENEGGIATRICE GIORGIA FARINA E LA PRODUTTRICE RAFFAELLA LEONE, AMBEDUE AL LORO ESORDIO, ED ECCO “AMICHE DA MORIRE” 3. IL CINEMA DEI GIUSTI: ''MARITI TONNATI E FIMMINE ASSASSINE! MA GUARDA CHI SI RIVEDE? LA COMMEDIA NERA COL MORTO TUTTA AL FEMMINILE. "CI CHIAMANO IL BELLO E LA BESTIA”, DICE UNO DEI RIBALDI, “SOLO CHE IL BELLO SONO IO E LA BESTIA CE L’HA LUI” 4. HUMOR NERO DELLA “MIGNOTTA” GERINI: “HO NOTATO CHE SPARARE MI SECCA LA PELLE”

Video di Veronica Del Soldà per Dagospia

LE AMICHE KILLER DELLA GERIN

 

 

Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

1. TRE DONNE, TRE DISGRAZIE
Massimiliano Lazzari per "Il Messaggero"

Sono state le donne le protagoniste della serata di ieri a piazza della Repubblica, un elegante tappeto rosso calcato da bellissime attrici come, le tre regine del film «Amiche da morire». Ma non poteva mancare almeno un uomo e così l'ambito ruolo maschile è toccato all'ex «freddo» della serie televisiva di ‘'Romanzo Criminale'' Vinicio Marchioni, già due volte papà.

La Gerini è giunta con il compagno, il cantautore e regista Federico Zampaglione, indossava un abito lungo e nero, elegante ma sobrio: «L'amicizia tra donne? Esiste ed è un bellissimo sentimento, se si ha la fortuna di avere delle amiche vere è per tutta la vita. Io? Sono sicuramente fortunata».

Ecco anche Cristiana Capotondi, giunta da sola, fasciata da un abito nero con un accenno di pizzo, elegantissima anche lei, ha solo un leggero filo di trucco: «Non mi piace truccarmi, anzi se mi truccassi e mi vedessi allo specchio mi chiederei: chi è questa?». I flash dei tanti fotografi la immortalano, manca da un po' da Roma, ultimamente è sempre più spesso a Milano.

Arriva poi pure Sabrina Impacciatore, anche lei per questa anteprima romana ha scelto un abito nero lungo, un classico, nessuna di loro ha voluto osare. Elegantissimo anche Vinicio Marchioni: giacca grigia e cravatta sottile, uno stile molto fashion. Un altro volto noto del cinema ha sfilato con lo straordinario pacchetto di mischia femminile del film, era l'affascinante regista di questa pellicola Giorgia Farina.

Tra gli invitati dei produttori Raffaella e Andrea Leone e Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema, c'erano anche Tiziana Rocca e Giulio Base, il regista Carlo Vanzina, Carlotta Natoli, Valentina Corti, Guido Lombardo, Alma Manera, tutti accolti dai press agent Benedetta Lucherini, Gianluca Pignatelli e Christian Giovannetti.

Dopo aver salutato e visto il film nella sala principale del cinema di piazza Barberini, la produttrice Raffaella Leone ha radunato le attrici della pellicola e le ha invitate a cena in un mondanissimo ristorante di piazza del Popolo: «La consideriamo una nostra personale anticipazione della Festa della Donna, che ci sarà tra una settimana. Dopotutto non è questo il film dell'amicizia tra donne?».

2. IL CINEMA DEI GIUSTI
Marco Giusti per Dagospia

Amiche da morire di Giorgia Farina. In sala dall'8 marzo.

Mariti tonnati e fimmine assassine! Ma guarda chi si rivede? La commedia nera col morto tutta al femminile. Era dai tempi di "Cadavere per signora" del buon Mario Mattoli, anno 1964, che non ci trovavamo di fronte a un recupero simile. Anche lì un gruppo di amiche si unisce di fronte a un cadavere scomodo, uscito un po' per caso, e a un malloppo. Al posto delle Sylva Koscina, Scilla Gabel e Elsa Vazzoler del tempo abbiamo oggi Claudia Gerini, Cristiana Capotondi e Sabrina Impacciatore e il film è "Amiche da morire" della ventottenne Giorgia Farina, alla sua opera prima, prodotto dai figli di Sergio Leone e Rai Cinema.

Il genere, va detto, funzionava poco allora e funziona poco ora, con la differenza che Mattoli aveva una mano da maestro nella commedia mentre la giovane Farina, gli studi alla Columbia University, una serie di corti e una ricca produzione, che le ha permesso un co-sceneggiatore di successo, Fabio Bonifaci ("Il principe abusivo"), un direttore della fotografia come Maurizio Calvesi ("Viva la libertà") è al suo esordio.

E poco si capisce perché l'abbia voluta tentare, a parte la simpatica dichiarazione che ha fatto nella conferenza stampa romana, "Tutte noi abbiamo pensato, un giorno, di uccidere il nostro compagno". Grazie. Magari, più che a Mattoli, pensava a una specie di Germi al femminile o a una di queste più recenti commedie maschili col morto. Ma, proprio nella sua conferenza stampa, ha dichiarato la sua passione per il cinema di genere italiano, e allora la sua scelta si fa più circoscritta.

E dobbiamo pensare davvero di essere di fronte al recupero di una di quelle commedie dei primi anni '60 tra Simonelli e Girolami. In un'isola siciliana ricostruita, grazie all'Apulia Film Commission, tra Monopoli e Polignano a Mare, tre ragazze che poco e niente c'entrano l'una con l'altra, Gilda, la mignotta del posto, una Claudia Gerini che urla troppo, Olivia, moglie stupidina e inconsapevole di un manigoldo, una Cristiana Capotondi che si finge oca e siciliana senza controllo, e Crocetta, la porta sfiga dell'isola che lavora alla tonnara, una Sabrina Impacciatore con mutandoni, treccione e nasone, si ritrovano a formare un corpo unico quando Olivia fa secco con un colpo di postola il marito, Tommaso Ramenghi, che non solo la sta lasciando con un malloppo da 900mila euro, ma che dichiara di averla sposata proprio perché era cretina.

Fatto sparire il corpo del marito dentro le scatolette di tonno Zuccalà, dove lavora Crocetta, le tre decidono di tenersi i soldi e fingere di essere amiche. Portandosi dietro così gli sguardi della polizia, nei panni dell'inetto Malachia, un Vinicio Marchioni del tutto fuori parte, quelli delle donne del posto, capitanate dalla sempre grande Marina Confalone, e infine quelli dei soci del defunto in cerca del malloppo che cercheranno pure di farsele.

"Ci chiamano il Bello e la Bestia", dice uno dei ribaldi, "solo che il Bello sono io e la Bestia ce l'ha lui". L'idea della commedia siciliana al femminile col morto, la storia insomma di "mariti tonnati e fimmine assassine", poteva anche essere buona, ma è come se nessuno, dagli sceneggiatori agli attori, ci punti davvero a questo recupero.

Anche perché non credi troppo alla Puglia camuffata da Sicilia e a attrici romane che fanno le sicule. Peccato perché alcune battute sono buone, "Ho notate che sparare mi secca la pelle" dice Olivia dopo una sparatoria, qualche invenzione c'era e il cast minore è pieno di sorprese. Ma la commedia ha bisogno di tempi precisi, battute a raffica e personaggi descritti con maggior attenzione.

 

 

Vinicio Marchioni Valentina Corti Guido Lombardo e Enrico Lucherini Ughetta Ilaria e Barbara Un brindisi per Amiche da morire Tutti col pop corn Space cinema Scarpe di Yves Saint Laurent Staff del Bolognese Scarpe di Louboutin Daffodile Ughetta Ilaria e Barbara

Ultimi Dagoreport

tommaso inzaghi

DAGOREPORT - IL TRASFERIMENTO DI SIMONE INZAGHI IN ARABIA? UN AFFARE DI FAMIGLIA. L’ARTEFICE DELL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO L’EX ALLENATORE DELL’INTER ALLA CORTE DELL’AL-HILAL È STATO TOMMASO INZAGHI, IL FIGLIO DI SIMONE E DI ALESSIA MARCUZZI, PROCURATORE CHE FA PARTE DELL'AGENZIA DI FEDERICO PASTORELLO, LA P&P SPORT MANAGEMENT – LE LAUTE COMMISSIONI, LA TRATTATIVA CHE ANDAVA AVANTI DA TEMPO (GIÀ PRIMA DEL RITORNO CON IL BARCELLONA SIMONE INZAGHI AVEVA PROPOSTE DALL’ARABIA), LO STRANO MESSAGGIO SOCIAL DI TOMMASO INZAGHI E LE VOCI SU UNO SPOGLIATOIO IN TENSIONE PRIMA DELLA FINALE DI CHAMPIONS PER...

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…

tajani urso vattani peronaci azzoni antonio adolfo mario marco alessandro

DAGOREPORT - MAI SUCCESSO CHE LA LISTA DEI NUOVI AMBASCIATORI, SCODELLATA DA TAJANI, VENISSE SOSPESA PER L’OPPOSIZIONE DI UN MINISTRO (URSO) IRATO PERCHÉ IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO È FINITO A NAIROBI ANZICHÉ A BUCAREST - DAL CDM SONO USCITI SOLO GLI AMBASCIATORI STRETTAMENTE URGENTI. ALLA NATO SBARCA AZZONI, MENTRE PERONACI VOLA A WASHINGTON. E’ LA PRIMA VOLTA CHE LA PIÙ IMPORTANTE SEDE DIPLOMATICA VIENE OCCUPATA DA UN MINISTRO PLENIPOTENZIARIO ANZICHÉ DA UN AMBASCIATORE DI GRADO (FRA DUE ANNI È GIA’ PRONTO IL FIDO CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI LADY GIORGIA, FABRIZIO SAGGIO) – IL MALDESTRO MARIO VATTANI IN GIAPPONE, ANCHE SE ERA WASHINGTON LA SCELTA IDEALE DELLA FIAMMA MAGICA (MATTARELLA AVREBBE SBARRATO IL PASSO) – LA LISTA DI TUTTI GLI AMBASCIATORI SOSPESI….

giorgia meloni antonio tajani matteo salvini giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - A SINISTRA SI LITIGA MA A DESTRA VOLANO GLI STRACCI! - LA MAGGIORANZA SI SPACCA SU ROTTAMAZIONE E TAGLIO ALL'IRPEF - GIORGIA MELONI DAVANTI AI COMMERCIALISTI PARLA DI SFORBICIATA AL CUNEO E LODA MAURIZIO LEO, "DIMENTICANDOSI" DI GIORGETTI. CHE ALZA I TACCHI E SE NE VA SENZA PARLARE - LA LEGA PRETENDE UN'ALTRA ROTTAMAZIONE, FORZA ITALIA E FDI CHIEDONO PRIMA DI TAGLIARE LE TASSE AL CETO MEDIO - PECCATO CHE I SOLDI PER ENTRAMBI I PROVVEDIMENTI, NON CI SIANO - LA LISTA DEGLI SCAZZI SI ALLUNGA: RISIKO BANCARIO, CITTADINANZA, POLITICA ESTERA, FISCO E TERZO MANDATO - VANNACCI METTE NEL MIRINO I GOVERNATORI LEGHISTI ZAIA E FEDRIGA CON UNA SPARATA, A TREVISO, CONTRO IL TERZO MANDATO: IL GENERALE, NOMINATO VICESEGRETARIO DA SALVINI, È LA MINA CHE PUÒ FAR SALTARE IN ARIA LA FRAGILE TREGUA NEL CARROCCIO (E DUNQUE NEL CENTRODESTRA)