videogame: design play disrupt-1

L’ARTE DEI VIDEOGIOCHI – MA QUALE TRASTULLO PER SVALVOLATI: DIETRO ALLA LORO VESTE GRAFICA SI NASCONDE UNA WAGNERIANA OPERA TOTALE: DESIGN, MUSICA, TECNICA, ARTE E LETTERATURA CHE A VOLTE NEPPURE I MUSEI DEDICATI RIESCONO A FAR COGLIERE AL PUBBLICO. NON È IL CASO DEL VICTORIA AND ALBERT MUSEUM DI LONDRA - DI PIU': IL GIOCATORE INTERAGISCE (VIDEO)

 

Francesco Malfetano per "il Messaggero"

 

videogame: design play disrupt 8

Arte e tecnologia: i videogiochi sono una combinazione unica e spesso disordinata di questi due elementi. Dietro alla veste grafica si nascondono design, musica, tecnica e letteratura che a volte neppure i musei dedicati riescono a far cogliere al pubblico.

 

Non è il caso del Victoria and Albert Museum di Londra che - tra gli oltre 3.000 pezzi esposti - l' 8 settembre ha inaugurato VideoGame: Design/Play/Disrupt, una mostra sui videogiochi poco convenzionale che resterà nella capitale inglese fino al 24 febbraio 2019. L' esposizione organizzata dal museo londinese delinea un modo differente di intendere i videogame e, in generale, le mostre di videogiochi.

 

videogame: design play disrupt 7

Non più una cronistoria di come si è passati dalle astronavi di Spacewar! primo videogioco distribuito su larga scala nel 1961 - a Detroit: Become Human, ultimo titolo ideato da David Cage, in cui lo sceneggiatore francese si è messo a giocare con emozioni e aspettative dei gamer. Piuttosto si tratta di un percorso in cui - tra teche e pareti multimediali - viene snocciolata l' anima più nascosta dei videogiochi.

videogame: design play disrupt 9

 

«Vogliamo soprattutto puntare i riflettori dietro le quinte, perché anche chi gioca regolarmente non sa come vengono creati i videogame e quanto lavoro, talento e dedizione ci voglia per realizzarli - spiega Marie Foulston, direttrice della mostra - Vogliamo sfidare i preconcetti e i pregiudizi per raccontare la realtà del complesso mondo dei videogames».

 

videogame: design play disrupt 5

DESIGN Per la sezione Design, sono stati selezionati 8 giochi che, per cura e bellezza, hanno segnato l' ultimo quindicennio. Tra questi non poteva mancare Journey, un titolo per PlayStation 3 che ha emozionato tanto fin dal 2012.

 

Nel gioco - famoso per la sua atmosfera sognante - un viaggiatore incappucciato si ritrova a dover attraversare un vasto deserto per raggiungere una montagna visibile in lontananza. Nulla di più agli occhi dei gamer, almeno fino ad ora: il V&A Museum svela l' anima del viaggio non solo con immagini e filmati che hanno ispirato i produttori ma anche con i quaderni, le mappe, gli schizzi, le stringhe di codice e gli algoritmi che sono serviti a realizzarlo.

videogame: design play disrupt 4

 

E così anche per Bloodborne, Splatoon o The Last of Us, ma soprattutto per un capolavoro indipendente come Kentucky Route Zero in cui i curatori hanno trovato riferimenti a un dipinto di Magritte, a un romanzo di Faulkner e ad alcune scene di una rappresentazione teatrale di Morte di un commesso viaggiatore di Miller.

 

Sulla stessa linea trovano spazio le semplici quanto intense elaborazioni grafiche dietro The Graveyard, un titolo che chiede al giocatore di impersonare un' anziana donna all' interno di un cimitero. La protagonista, in visita ai suoi cari, vaga tra stradine e lapidi alla ricerca di una panchina su cui sedersi.

videogame: design play disrupt 3

 

DISGREGAZIONE Un' intera sala è invece ai videogiochi come disrupting object e cioè come prodotti capaci di aprire un varco nella quotidianità, spingendo alla riflessione su temi difficili.

 

Trovano quindi spazio giochi come A series of gunshots capace di una riflessione profonda sull' eccessivo utilizzo di armi da fuoco oppure come Phone Story che ricostruisce abusi e forzature commesse dalle aziende per produrre smartphone.

videogame: design play disrupt 2

 

Un titolo che, a testimonianza del suo valore, vanta l' essere stato bandito dall' app store di Apple. Nell' enorme stanza campeggia anche un maxi-schermo dove scorrono le interviste realizzate ad alcuni degli ideatori di questi progetti, e c' è un passaggio tutto italiano.

 

Town of Light è un videogame creato dallo studio nostrano Lka nel 2016 che si è impegnato a raccontare un tema difficile: la tragica storia di una giovane ragazza rinchiusa nell' ospedale psichiatrico di Volterra durante il periodo fascista.

videogame: design play disrupt 13

 

Un titolo che riporta alla luce le condizioni disumane in cui sia lei che gli altri pazienti venivano tenuti all' interno del manicomio. Viene quindi ridimensionata la concezione dei videogiochi come fenomeni violenti e mirati esclusivamente a un pubblico giovane e maschile, oltre che bianco e occidentale.

 

I FILMATI In una piccola arena invece, alcuni filmati analizzano le diverse sfumature aggregative dei videogame online.

 

videogame: design play disrupt 6

Dei brevi cortometraggi ritraggono gli sforzi dei giocatori di Minecraft, che si uniscono per ricreare luoghi fantasy - come nel caso dell' universo di Game of Thrones - e impersonare all' interno del gioco le storie a loro legate;ma anche i 7500 giocatori di Eve Online che hanno partecipato alla più grande battaglia multiplayer nella storia dei giochi connessi;oppure il filmato della squadra che ha vinto il titolo mondiale 2017 di League of Legends, sfidandosi davanti a 90.000 spettatori dal vivo nello stadio di Pechino (e milioni in più in streaming).

videogame: design play disrupt 12

 

Superato il maxi schermo, i curatori hanno previsto un piccolo salto nel passato offline con una sala giochi dedicata ad alcune stramberie in stile vintage. Il modo giusto per chiudere il percorso di Design/Play/Disrupt; perché sì, i videogame hanno spesso un' importanza diversa da quella che gli viene riconosciuta, ma è anche vero che restano, soprattutto, dei giochi.

 

videogame: design play disrupt 11videogame: design play disrupt 10

 

Ultimi Dagoreport

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...