
AUTUNNO CALDO PER LA FAMIGLIA LA RUSSA - FISSATA PER IL PROSSIMO 25 SETTEMBRE L'UDIENZA IN CUI SI DOVRÀ DECIDERE DELLA RICHIESTA DI ARCHIVIAZIONE PER LEONARDO APACHE LA RUSSA E L’AMICO TOMMASO GILARDONI, ACCUSATI DI VIOLENZA SESSUALE - L'OPPOSIZIONE ALLA RICHIESTA È STATA PRESENTATA DALLA PRESUNTA VITTIMA, UN EX COMPAGNA DI LICEO DEL FIGLIO DEL PRESIDENTE DEL SENATO CHE AVEVA SPORTO DENUNCIA – IL GIP DOVRÀ DECIDERE SE ACCOGLIERE LA RICHIESTA DELLA PROCURA DI ARCHIVIARE O DISPORRE L'IMPUTAZIONE COATTA O ORDINARE NUOVE INDAGINI…
(ANSA) - È stata fissata per il prossimo 25 settembre l'udienza per discutere l'opposizione alla richiesta di archiviazione del filone principale dell'inchiesta in cui Leonardo Apache La Russa e l'amico Tommaso Gilardoni rispondono di violenza sessuale.
Opposizione presentata, tramite il suo legale, dalla presunta vittima, un ex compagna di liceo del figlio del presidente del Senato che aveva sporto denuncia. La discussione tra le parti avverrà davanti al Gip Rossana Mongiardo spetterà poi decidere se accogliere la richiesta della procura di archiviare o disporre l'imputazione coatta o anche ordinare nuove indagini. Per i due indagati la procura di Milano ha chiuso le indagini ritenendoli responsabili solo del reato di revenge porn.
L'avvocato Stefano Benvenuto, una decina di giorni fa, ha depositato un atto di una quarantina di pagine con cui ha chiesto alla gip Rossana Mongiardo di non accogliere l'istanza presentata lo scorso 8 aprile dalla pm Rosaria Stagnaro e dall'aggiunta Letizia Mannella, secondo cui i due giovani non sono responsabili di stupro ma solo di revenge porn.
E questo perché, ritiene la Procura, al di là della "profonda superficialità e volgarità" con cui hanno trattato la ragazza, dall'analisi dei filmati "non emerge la prova" che abbiano tentato di sfruttare la "condizione di inferiorità" della loro coetanea, che la sera della presunta violenza aveva assunto droga, alcool e antidepressivi, "per carpirne un consenso".
Leonardo Apache La Russa in Procura a Milano per l interrogatorio
Per il legale della giovane invece non aveva alcuna capacità di decidere e prestare il consenso, in quanto, come hanno raccontato anche alcuni testimoni, parlava in modo "inappropriato e sconnesso" e non "capiva nulla". Insomma il suo "stato di alterazione" era "tale da inficiarne alla radice le possibilità di una valida autodeterminazione". Tra le altre cose, l'avvocato ha anche evidenziato come Apache, "non appena uscita la notizia" dell'inchiesta "sui media nazionali", si sarebbe "immediatamente attivato" avvicinando e contattando alcuni testimoni prima che venissero convocati in Questura in merito alla vicenda.
ignazio la russa con il figlio leonardo apache
leonardo la russa arriva in tribunale per l interrogatorio 2
tommy gilardoni
Leonardo Apache La Russa