
UNA BARACCOPOLI NEL CUORE DI PARIGI - COMUNITÀ DI ROM DA TUTTA EUROPA HANNO COSTRUITO UN VILLAGGIO CON RIFIUTI E ROTTAMI LUNGO UNA FERROVIA IN DISUSO DELLA CAPITALE FRANCESE - IL PRIMO MINISTRO VALLS: “SONO STRANIERI CHE NON SI POSSONO INTEGRARE”. AMNESTY PROTESTA: “CITTADINI ANCHE LORO”
Comunità Rom provenienti da paesi dell'Unione Europea hanno causato enormi polemiche in Francia per almeno negli ultimi dieci anni. I politici, tra cui il primo ministro francese, Manuel Valls, li hanno bollati come gli stranieri che 'non possono integrare’
Giocattoli e passeggini per bambini sparsi sui tetti telonati di un villaggio di zingari rom costruito con i rifiuti e i rottami di Parigi. Si gioca tra le baracche nella città di messo nata su una linea ferroviaria in disuso vicino a una circonvallazione nel cuore della Ville Lumière. E' la comunità Rom parigina, fatta di persone provenienti da Romania e Bulgaria, che negli ultimi dieci anni ha generato, in Francia, non poche polemiche.
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La politica d'Oltralpe, compreso il primo ministro Valls, li ha definiti come "stranieri che non possono integrarsi con lo stile di vita francese". Valls ha portato avanti la politica avviata da Sarkozy di radere al suolo i campi rom, cercando di espellere il maggior numero possibile degli occupanti. Ma Amnesty protesta: si tratta di cittadini Ue e come tali hanno diritto di vivere e lavorare in Francia. E la baraccopoli resiste.
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