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BOMBE A NEW YORK, FERMATE 5 PERSONE - CACCIA A UN GIOVANE AFGANO NATURALIZZATO AMERICANO. IL GOVERNATORE CUOMO: "POSSIBILE PISTA INTERNAZIONALE" -DA PARTE DEGLI INVESTIGATORI ARRIVA UNA CONFERMA: C'È UN COLLEGAMENTO FRA L’ATTENTATO A NEW YORK E LE BOMBE IN NEW JERSEY

Da “repubblica.it”

 

BOMBE NEW YORK RICERCATOBOMBE NEW YORK RICERCATO

C'è un ricercato per l'esplosione nel quartiere di Chelsea a Manhattan, che ha provocato 29 feriti. La polizia ha diffuso ai media americani la foto di un 28enne afgano naturalizzato americano: Ahmad Khan Rahami, "è armato e pericoloso" ha detto il sindaco di New York, Bill de Blasio.

 

AHMAD KHAN RAHAMIAHMAD KHAN RAHAMI

Secondo fonti citate dalla Nbc, è l'uomo che è stato visto nel video sul sito dell'esplosione nel quartiere di Chelsea, a New York. Le autorità hanno anche fornito un numero di telefono alla popolazione perchè chiunque abbia informazioni possa telefonare. E da parte degli investigatori della sicurezza nazionale arriva una conferma: c'è un collegamento fra le bombe di New York e quelle in New Jersey.

Anche l'Fbi ha diffuso il 'bulletin' per la ricerca di Ahmad Khan Rahami, lanciando così una caccia all'uomo a livello nazionale. "L'Fbi sta chiedendo aiuto nel localizzare Rahami, ricercato per essere interrogato in relazione all'esplosione del 17 settembre a New York", si legge nell'avviso pubblicato anche sui social media dal Federal Bureau in cui si pubblica la foto dell'uomo ed una dettagliata descrizione fisica. Chiunque sia in possesso di informazioni riguardo a Rahami viene esortato a contattare l'Fbi, la polizia locale e "l'ambasciata o consolato americano più vicino".

 

new york attentatonew york attentato

Stamane cinque persone sospette sono state fermate durante la notte ad un posto di blocco nei pressi del ponte di Verrazano che unisce Brooklyn a Staten Island, sono residenti ad Elizabeth, la cittadina nello Stato del New Jersey dove ieri é stato trovato lo zaino con cinque ordigni esplosivi: lo ha detto l'Fbi confermando che gli arresti sono legati alle indagini sull'esplosione di Chelsea e sul ritrovamento della seconda bomba. A bordo del suv dei fermati ci sarebbero state delle armi.

 

attentato new york 9attentato new york 9

Aumentano i timori da parte degli investigatori che una cellula terroristica attiva composta da più persone possa essere al lavoro nell'area di New York e New Jersey. Il sindaco di New York, Bill De Blasio, intervenuto alla Abc, ha detto che le indagini portano verso la conclusione che si sia trattato di un "atto terroristico", dopo aver inizialmente evitato di definirlo in questo modo.

 

L'annuncio da parte delle autorità newyorkesi dell'identificazione del sospetto è arrivato poco dopo la notizia che l'Fbi ha condotto un raid in un edificio di Elizabeth vicino a dove la notte scorsa sono stati trovati cinque ordigni esplosivi, nei pressi della stazione della cittadina del New Jersey. Secondo quanto riporta il New York Post, agenti del Bureau of Alcohol, Tobacco, Firearms and Explosives hanno partecipato all'operazione ma non è ancora stato reso noto se siano stati individuati dei sospetti.

 

new york attentato 3new york attentato 3

Secondo quanto riportato dal Washington Post la famiglia Rahami vive e lavora in quell'edificio. E' stato il portavoce della polizia di New York, Peter Donald, ad annunciare su Twitter la svolta nelle indagini che arriva dopo che le autorità hanno fermato diverse persone in relazione all'attentato. Ora gli inquirenti stanno cercando di determinare, scrive ancora il Post, se Rahami sia stato influenzato da gruppi militanti internazionali o del suo Paese di origine.

 

Sempre la stampa sostiene che l'ordigno esploso a Chelsea e quello ritrovato a pochi isolati di distanza, fossero entrambi pentole a pressione, simili a quelle utilizzate nell'attentato contro la maratona di Boston nel 2013 dai due fratelli ceceni Tamerlan e Dzhokhar Tsarnaev. Vicino ai due ordigni, le telecamere di sicurezza hanno inquadrato una stessa persona, che le autorità stanno cercando di rintracciare.

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Il governatore di New York, Andrew Cuomo, alla Cnn ha spiegato che gli inquirenti che stanno indagando sugli ordigni di New York e New Jersey stanno riscontrato "delle similarità tra le bombe, non sono identiche ma vi sono similarità nel modo in cui sono state assemblate", ha detto il governatore sottolinenando che ci potrebbe essere un collegamento tra i diversi attacchi.

 

Cuomo ha poi anche affermato che, stando a quanto raccolto dagli inquirenti che stanno interrogando i sospetti fermati, "gli indizi possono suggerire che vi sia una pista internazionale". "Già ieri ho detto che chiaramente si tratta di un atto di terrorismo - ha concluso - la domanda è se abbia collegamenti internazionali, e credo che la risposta a questo potrebbe arrivare già oggi".

 

ordigno attentato new yorkordigno attentato new york

Intanto in una New York blindatissima sono arrivati i primi leader (tra cui Matteo Renzi e Barack Obama) che parteciperanno all'assemblea generale dell'Onu. Ed è una corsa contro il tempo da parte degli investigatori per fare chiarezza sull'esplosione di domenica sera, che a distanza di oltre 24 ore resta ancora un mistero per quel che riguarda gli autori e il movente.

 

Oltre a quello di New York, nel fine settimana negli Stati Uniti ci sono stati altri due attacchi. Uno in un centro commerciale in Minnesota, dove un uomo armato di coltello ha ferito nove persone prima di essere ucciso e un altro a Seaside Park, sempre nel New Jersey, dove un ordigno artigianale collocato in un bidone della spazzatura era esploso senza provocare feriti lungo il percorso di una gara organizzata per i marines.

 

"Gli attacchi di sabato dimostrano che le fallite politiche di Obama e Hillary Clinton non ci terranno al sicuro! Io renderò l'America nuovamente sicura": lo ha twittato Donald Trump commentando le bombe a Ny e in New Jersey e l'accoltellamento in Minnesota. "Sotto la leadership di Obama e Clinton, gli americani hanno sperimentato più attacchi in casa che vittorie all'estero. E' tempo di cambiare strategia", è un altro tweet del tycoon.

 

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