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C’È UN ALTRO FUNERALE CHE IMBARAZZA IL VATICANO PIÙ DI QUELLO DI VITTORIO CASAMONICA: È QUELLO AL VESCOVO PEDOFILO JOSEF WESOLOWSKI - NESSUNA OMELIA PER IL PRELATO MA OTTO MINUTI DI SILENZIO - L’EX NUNZIO È STATO SEPOLTO CON L'ABITO E L'ANELLO DA PRETE

Andrea Giambartolomei per “il Fatto Quotidiano”

Jozef Wesolowski Jozef Wesolowski

 

Dopo quello dei Casamonica un altro funerale imbarazza la Chiesa. È quello a Josef Wesolowski, chiuso nella bara con l' abito talare e l' anello da vescovo. Tutto questo nonostante l' arcivescovo ed ex nunzio apostolico a Santo Domingo fosse stato ridotto allo stato laicale: come spiegano dal Vaticano, sebbene la sentenza fosse definitiva, non è mai stata pubblicata per non influenzare il processo penale in Vaticano contro un altro prelato accusato di pedofilia, detenzione di materiale pedo pornografico e altri reati.

 

Ecco perché il prete, morto venerdì a 67 anni per cause naturali e accusato di uno dei più grossi scandali di pedofilia degli ultimi anni, verrà sepolto nella sua Polonia come un prete comune, nonostante l' intenzione più volte ribadita da papa Francesco di fare pulizia nella Chiesa.

Jozef Wesolowski  Jozef Wesolowski

 

Il funerale è stato celebrato ieri alle 17 nella chiesa di Santa Maria Regina della Famiglia, dietro il palazzo del Governatorato in Vaticano da un suo connazionale, Konrad Krajewski, elemosiniere di papa Bergoglio, insieme ad altri 25 preti, tra cui il cardinale americano James Michael Harvey, di fronte a molti religiosi e pochi laici.

 

Nessuna omelia per Wesolowski ma otto minuti di silenzio. Certo, alcune parole della liturgia per il "fratello Giuseppe" erano evocative, come la benedizione che "cancelli i peccati commessi per la fragilità della vita umana". Al termine della messa è una preghiera polacca, recitata all' esterno da religiosi suoi connazionali, che accompagna la bara del monsignore verso il carro funebre. Oggi la salma sarà portata a Craco via.

 

Konrad KrajewskiKonrad Krajewski

Negli ultimi anni la sua vita era finita nel mirino dei magistrati della Repubblica domenicana, della Polonia e del Vaticano. Tutto è nato sull' isola centroamericana, dove Wesolowski è stato nunzio dal gennaio 2008 all' agosto 2013, quando è stato richiamato tra le mura leonine perché accusato di pedofilia: secondo gli investigatori adescava ragazzini sulle spiagge con il suo ex diacono Francisco Occi Reyes.

 

Avvisato nel luglio 2013 dall' arcivescovo di Santo Domingo Nicolas de Jesus Lopez Rodriguez, il Papa aveva richiamato il nunzio togliendogli l' incarico. Qui la Congregazione per la dottrina e della fede aveva cominciato un' indagine ottenendo dalle autorità dominicane gli atti, inviati anche alla Procura di Varsavia che avrebbe voluto estradare Wesolowski, protetto però dal suo status di diplomatico. A giugno 2014, dopo un processo canonico, la Congregazione lo aveva ridotto allo stato lai cale, decisione diventata definitiva dopo il rigetto del ricorso. Persolo status diplomatico, il 23 settembre 2014 Wesolowski è stato posto agli arresti domiciliari, iniziativa "assunta dagli organi giudiziari dello Stato" e conseguenza della "volontà espressa del Papa".

 

PRETI PEDOFILIPRETI PEDOFILI

TORNATO IN LIBERTÀ alla fine del2014, a metà giugno era stato rinviato a giudizio: oltre alla detenzione di materiale pedo pornografico (sul suo pc erano stati trovati 100 mila file e altri 45mila erano stati cancellati) e agli abusi sessuali su minori (almeno tre lo hanno denunciato), era accusato di ricettazione (per aver acquistato o ri cevuto il materiale pedopornografico), lesioni gravi (per il perturbamento provocato agli adolescenti) e di condotta che offende la religione e la morale cristiana (per l' accesso ai siti pornografici).

Preti PedofiliPreti Pedofili

 

La prima udienza del' 11 luglio è stata rinviata perché Wesolowski, colpito da un malore, era stato ricoverato. "Per lui la presunzione di innocenza non è mai valsa, c' è sempre stata la presunzione di colpevolezza", ha detto al termine del funerale il suo avvocato, il professore Antonello Blasi. Ma il processo penale contro di lui ora è finito, come le speranze per le vittime di ottenere giustizia.

RIVELATI I FILE SUI PRETI PEDOFILIRIVELATI I FILE SUI PRETI PEDOFILI

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