cadavere trieste impiccato guardrail

C’È UN REGOLAMENTO DI CONTI DIETRO AL CADAVERE APPESO SUL BORDO DEL GUARDRAIL DELLA SUPERSTRADA DI TRIESTE? – NON È STATA ANCORA IDENTIFICATA LA VITTIMA, TROVATA CON UNA CORDA AL COLLO, GLI OCCHI BENDATI, MANI E PIEDI LEGATI. DOVREBBE ESSERE UN SENZATETTO DI ORIGINE IRANIANA, TRA I 50 E I 60 ANNI –  IN TESTA AVEVA DEI TAGLI E UN SEGNO CIRCOLARE, UNA TUMEFAZIONE O UNA BRUCIATURA. È STATO PESTATO BRUTALMENTE? – UN INVESTIGATORE: “LO DEVONO AVER PRESO A BASTONATE IN TESTA, POI LO HANNO APPESO COSÌ” – LA PROCURA: “DOBBIAMO CAPIRE PERCHÉ GLI ASSASSINI HANNO VOLUTO ESIBIRE IL CORPO”

IL MISTERO DI TRIESTE TROVATO UN CADAVERE APPESO AL GUARD-RAIL

Estratto dell'articolo di Gianpaolo Sarti per “La Stampa”

 

cadavere trovato appeso al guardrail a trieste

Ieri sera, dopo un'intera giornata di indagini, niente era ancora sicuro. Ma l'inchiesta sul cadavere trovato impiccato sul bordo del guardrail della Grande viabilità, poco dopo la galleria di Servola in direzione di Muggia, di fronte alla Ferriera, era riuscita a fare un passo avanti almeno sulla possibile identità di quel corpo: un senzatetto tra i 50 e i 60 anni, di origine iraniana.

 

Il resto è ciò che hanno visto sul posto gli investigatori fin dal primo mattino: un corpo con una corda al collo legata sulla ringhiera di ferro che costeggia il guardrail, penzoloni sulla scarpata. Gli occhi bendati, mani e piedi legati. La corda al collo era assicurata all'inferriata con altre cinghie.

 

cadavere trovato appeso al guardrail a trieste 6

Il cadavere è stato trovato verso le otto da una squadra di operai dell'Anas che doveva fare alcuni lavori di manutenzione. Ma c'è un altro particolare: quello della testa. Sulla calotta cranica erano visibili dei tagli, come da trauma, e un altro segno circolare, come fosse una tumefazione o una bruciatura. L'uomo è stato barbaramente picchiato alla testa? E l'altro segno è un'ustione, magari provocata da un oggetto rovente? Che cosa è successo a questa persona dall'identità ancora sconosciuta? […]

 

Ma l'ipotesi dell'omicidio con pestaggio, avvalorata in un primo momento da quelle ferite e dal particolare delle mani e dei piedi legati, è tutt'altro che certa. Perché gli stessi elementi, stando alle ricostruzioni degli inquirenti, potrebbero anche compatibili con un suicidio.

 

cadavere trovato appeso al guardrail a trieste 5

«Tutte le piste sono aperte», afferma il procuratore Antonio De Nicolo. «Al momento non è possibile dire se si tratta di un omicidio oppure se questa persona si è tolta la vita da sola. Dobbiamo mettere insieme i pezzi del puzzle per capire cosa è accaduto. Se si scoprirà che è un omicidio, dovremo interrogarci sul motivo per il quale i presunti assassini hanno voluto esibire il corpo».

 

In questa prospettiva, far trovare il cadavere in quelle condizioni potrebbe essere interpretato come un avvertimento ad altri. L'uomo indossava scarpe nere, pantaloni e camicia cachi, con sotto una maglietta nera con scritto in bianco «Live to ride». In tasca aveva alcuni fogli scritti in italiano e in quella che appare come una lingua mediorientale.

 

cadavere trovato appeso al guardrail a trieste 8

Ieri era sul posto la pm di turno Maddalena Chergia, che ha coordinato l'attività investigativa dei carabinieri. Il comando provinciale dell'Arma ha diffuso un comunicato escludendo che l'uomo possa essere stato torturato. Scrivono i carabinieri: «Il cadavere appartiene a un soggetto di sesso maschile di mezza età, presentava mani e piedi legati e una benda che copriva buona parte del volto. I primi accertamenti del medico legale, alla presenza del pm, non hanno al momento fatto emergere elementi che indirizzino le indagini in un'unica direzione, lasciando aperte tutte le ipotesi. Si smentisce la presenza di evidenti segni di tortura».

 

cadavere trovato appeso al guardrail a trieste 9

 Nessuna spiegazione, al momento, viene data su quei traumi e ferite in testa. Può l'uomo esserseli procurati da solo? E i piedi e le mani legati? E perché bendarsi gli occhi? Qui gli inquirenti per ora fanno soltanto ipotesi. La prima: l'uomo, nell'ottica di un suicidio, potrebbe aver deciso di legarsi i piedi - è stato utilizzato del nastro adesivo - per contrastare l'istinto di autoconservazione che avrebbe potuto portarlo a cercare, dimenandosi, un appiglio per salvarsi.

 

[…] Le mani: erano sì legate, ma non bloccate. Lo spazio di movimento sarebbe stato dunque impedito per cercare appigli, ma sufficiente per infilarsi una corda al collo. Resta il dubbio degli occhi bendati, più associabile a una persona che subisce violenze. Servirà l'autopsia. Stando al medico legale, che ha ispezionato il corpo sul posto con un gazebo allestito dalla Protezione civile, la salma presentava tracce di «saponificazione», dovuta all'umidità e alla pioggia. Il cadavere era lì da due-tre giorni o più. […]

 

2 – TRIESTE, BENDATO CON MANI E PIEDI LEGATI IL GIALLO DEL CADAVERE APPESO AL VIADOTTO

Estratto dell'articolo di Gianpaolo Sarti per “la Repubblica”

 

cadavere trovato appeso al guardrail a trieste 3

Il particolare più inquietante è quel segno circolare in cima alla testa, lungo l’intera calotta cranica, che nessuno sa ancora spiegare. Un’ustione provocata da un oggetto rovente? E poi, a pochi centimetri, un taglio in diagonale, come da trauma. «Lo devono aver preso a bastonate in testa, poi lo hanno appeso così…», commenta un investigatore dopo aver visto il cadavere, prima che lo issino sulla carreggiata per l’ispezione del medico legale.

 

Ci sarà tempo e modo per capire se quell’uomo, uno straniero di mezza età, trovato ieri mattina impiccata sul parapetto di protezione dietro al guardrail della superstrada che collega il centro di Trieste alla periferia, è stato torturato e ucciso. Perché la Procura, in attesa dell’autopsia, per ora «lascia aperte tutte le ipotesi», come si dice in questi casi. Anche quella di un suicidio. Un suicidio con modalità, però, che ricordano più quelle di un uomo ammazzato barbaramente. Le mani e i piedi erano legati. Gli occhi bendati.

 

[…]

cadavere trovato appeso al guardrail a trieste 4

 

La macabra scoperta della salma appesa al guardrail si deve a una squadra dell’Anas incaricata di compiere alcuni lavori di manutenzione. Gli operai, attorno alle otto, sono andati a sistemare la segnaletica e hanno notato alcuni lacci avvolti sull’inferriata. Cinture che servivano ad assicurare sul tubolare la corda che legava il collo dell’uomo. Guardando sotto, gli addetti si sono accorti di un corpo che penzolava sulla scapata, in un punto coperto — ma non del tutto, quindi visibile — da vegetazione e cavi elettrici.

 

[…]

 

Occhi bendati, mani e piedi legati e ferite alla testa, dunque. Cosa raccontano? L’uomo è stato pestato, assassinato e appeso al collo su una superstrada di periferia? Quindi per essere trovato, visto, esibito? Ma da chi e perché? L’idea che possa trattarsi di un regolamento di conti, con un messaggio intimidatorio rivolto a qualcuno, si è fatta largo fin da subito tra gli investigatori.

 

cadavere appeso a guardrail trovato a trieste 6

Ma la Procura ufficialmente resta cauta. «Tutte le piste sono aperte», ribadisce il procuratore Antonio De Nicolo. «Al momento non è possibile dire se si tratta di un omicidio oppure se questa persona si è tolta la vita da sola.

Dobbiamo mettere insieme i pezzi del puzzle per capire cosa è accaduto. Se si scoprirà che è un omicidio, dovremo interrogarci sul motivo per il quale gli assassini hanno voluto esibire il corpo».

 

In questa prospettiva, far trovare il cadavere in quelle condizioni potrebbe essere interpretato come un avvertimento a terzi. Gli abiti che indossava la vittima, tutto sommato in ordine e difficilmente associabili all’idea che generalmente si ha di un clochard, non dicono molto […]

 

cadavere appeso a guardrail trovato a trieste 5

Intanto i Carabinieri hanno smentito «la presenza di evidenti segni di tortura». E gli accertamenti del medico legale «non hanno al momento fatto emergere elementi che indirizzino le indagini in un’unica direzione, lasciando aperte tutte le ipotesi». Trieste, già alle prese con il caso Resinovich, ancora sospeso tra il suicidio e l’omicidio, è scioccata per la vicenda. Ma stavolta, a differenza del giallo di Lilly, ci sono le telecamere installate un po’ dappertutto sulla superstrada.

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