
CARCERI-GROVIERA – UN NUOVO CLAMOROSO CASO DI EVASIONE, IL SECONDO IN DUE GIORNI DOPO QUELLO DI POGGIOREALE: IL BOSS MAFIOSO DELLA SACRA CORONA UNITA, MARINO MASSARI, È RIUSCITO A SCAPPARE DAL CARCERE DI PALMI. HA SCAVALCATO IL MURO DI CINTA ALTO CINQUE METRI, ATTERRANDO SU UN COMULO DI RIFIUTI. DOPO ALCUNE ORE, MASSARI È STATO RIACCIUFFATO – IL SINDACATO DELLA POLIZIA PENITENZIARIA DENUNCIA: “L’ALLARME ANTI-SCAVALCAMENTO NON HA FUNZIONATO” – CHE FIGURACCIA PER IL SOTTOSEGRETARIO MELONIANO, ANDREA DELMASTRO, CHE PROPRIO IN VISITA NELLA STRUTTURA CALABRESE, SOLO POCHI MESI FA, AVEVA DETTO: “SONO FIERO DI VOI E DEL VOSTRO MODELLO SICUREZZA...”
Estratto dell’articolo di Conchita Sannino per www.repubblica.it
il sottosegretario andrea delmastro in visita al carcere di palmi
Non c’è tregua per le carceri italiane. Che accanto al dramma suicidi e alle lesioni delle condizioni minime di rispetto e dignità umana per decine di migliaia di persone, registrano ancora un’altra evasione beffa. È il secondo clamoroso episodio in tre giorni, e – dopo Poggioreale - stavolta riguarda Palmi, in Calabria.
Nel pomeriggio è scattata la caccia all’uomo per Marino Massari, boss mafioso di 35 anni, che è riuscito a lasciarsi l’istituto alle spalle con poche, abilissime mosse.
Stando alle prime ricostruzioni, infatti, all’esponente della cosca Strisciuglio – considerato soggetto pericoloso - è bastato saltare prima la parete perimetrale dei cortili di passeggio; poi, una volta nello spazio intercapedine detto “intercinta”, è riuscito ad atterrare su un cumulo di ferri vecchi e tubi (chissà perché mai rimossi, dopo alcuni lavori) ed è riuscito a scavalcare il muro di cinta, alto 5 metri.
Dettaglio clamoroso: «L’allarme anti-scavalcamento non ha funzionato», denunciano alcuni agenti, di cui si fa portavoce Osapp, tra i maggiori sindacati della penitenziaria, guidato dal segretario Leo Beneduci.
Dopo alcune ore, la sua fuga è finita a ridosso dell’autostrada, grazie alle ricerche estese su tutto il territorio. In ogni caso, da domenica a oggi (a cominciare dalla fuga di Bolzano), sono stati complessivamente cinque i detenuti che sono riusciti ad aggirare tutti i livelli di sicurezza.
Massari ha precedenti per armi e droga, considerato elemento di spicco della cosca e con legami anche con la criminalità organizzata del Salentino, la Sacra Corona Unita. Stava scontando una condanna definitiva a 13 anni.
Si tratta dello stesso carcere di cui il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, di recente, aveva detto: “Fiero di voi e del vostro modello sicurezza” sui detenuti delle cosche. Dopo ore di ricerche, l’uomo è stato poi catturato nella stessa provincia.
[...] Palmi [...] un carcere relativamente piccolo e molto datato, inadeguato strutturalmente, con 175 detenuti di media sicurezza e solo 80 agenti di polizia penitenziaria. In pratica: il 20 per cento in meno rispetto all’organico stabilito.
Il caso vuole che proprio in quella casa circondariale, solo pochi mesi fa, avesse fatto visita il sottosegretario Delmastro definendo (anche via social, con generoso investimento di punti esclamativi) quel carcere “un modello”. “Orgoglioso di voi, orgoglioso del modello di sicurezza nei confronti dei detenuti di alta sicurezza. Siete un modello: nessuna paura e grande fierezza”, aveva scritto.
il sottosegretario andrea delmastro in visita al carcere di palmi
Ma se a Poggioreale l’evasione è avvenuta in piena notte, con il favore del buio e della massima riduzione del perdonale (i due responsabili, un siriano e un algerino vengono riarrestati dopo alcune ore, a centinaia di chilometri), qui in Calabria si riesce ad abbandonare il carcere in pieno giorno, addirittura dall’area del passeggio.
[…] L’allarme, anche stavolta, è trasmesso immediatamente al Ministero della Giustizia, dove c’è non poco imbarazzo per il secondo caso di carcere-gruviera, anche perché a essersi volatilizzato è un mafioso. Strutture fatiscenti e poco vigilate, dove a pesare – come nel resto d’Italia – è la carenza allarmante di personale della polizia penitenziaria.
Nello stesso giorno in cui Delmastro aveva postato le immagini della casa circondariale di Palmi, sui social in fatti, non pochi agenti della penitenziaria avevano lanciato l’allarme, come da mesi fanno i sindacati. “Siamo al collasso, abbiamo bisogno di personale e mezzi”. [...]