chef rubio liliana segre

CHEF RUBIO IN PADELLA! – LILIANA SEGRE SI CUCINA IL “CUOCO” (PER MANCANZA DI FORNELLI) DENUNCIANDOLO PER LE MINACCE ONLINE, E LUI FA LA COSA CHE SA FARE MEGLIO. NON CUCINARE O MANGIARE, MA FARE IL BENALTRISTA: “I SILENZI DI PARTE SONO ODIO, NON CHI RESISTE” – GRAMELLINI: “COME SE, IN QUANTO EBREA, SOLTANTO UNA PRESA DI POSIZIONE CONTRO LA POLITICA DI ISRAELE LEGITTIMASSE LA SEGRE A PARLARE IN PUBBLICO DELL'OLOCAUSTO. CON LA STESSA LOGICA, CHEF RUBIO AVREBBE STRONCATO ‘SE QUESTO È UN UOMO’ PERCHÉ..."

1. CHEF BEN ALTRO

Massimo Gramellini per il “Corriere della Sera”

massimo gramellini

 

Appena ha saputo che Liliana Segre lo aveva denunciato per le minacce ricevute online, Chef Rubio è tornato ad attaccarla, imputando alla senatrice a vita di non essersi mai pronunciata sui crimini commessi dall'esercito israeliano ai danni dei palestinesi.

 

Come se, in quanto ebrea, soltanto una presa di posizione contro la politica di Israele la legittimasse a parlare in pubblico dell'Olocausto. Con la stessa logica, Chef Rubio avrebbe stroncato «Se questo è un uomo» perché Primo Levi si era limitato a raccontare i lager, tacendo sulla ricchezza dei Rothschild.

 

chef rubio

Il benaltrismo - quel modo distorto di ragionare che rinfaccia agli altri di non indignarsi per ogni cosa, col bel risultato che non ci si indigna più per niente; quell'artificio dialettico per cui a qualsiasi interrogativo scomodo si risponde con un altro e, rimasti a secco di domande, si esclama «e allora il Pd?»; il benaltrismo, dicevamo, quest' anno ha toccato vette insuperabili.

 

Basti pensare a coloro che, pur di svicolare dalle responsabilità dei russi nella guerra in Ucraina, si chiedevano perché si parlasse così poco di quella nello Yemen. Se «i silenzi di parte» fossero «odio», come dice Rubio, potremmo applicare il benaltrismo anche a lui e chiedergli qual è stata l'ultima volta in cui ha difeso i diritti di qualcuno di cui non condivideva l'ideologia. Ma ce ne guardiamo bene, certe schermaglie fanno parte del gioco. Vorremmo solo proporgli di fissare un limite al benaltrismo, evitand o di applicarlo alle vittime del nazismo.

 

2. LA CUCINA DELL’ODIO

liliana segre

Grazia Longo per “La Stampa”

 

Alla notizia di essere tra i 24 denunciati da Liliana Segre per gli insulti e le minacce subite online, per i messaggi di odio di natura diffamatoria, spesso di carattere antisemita e contenenti auguri di morte, lo chef Rubio risponde in maniera piccata. Il 39enne cuoco di Frascati, ex rugbista, all'anagrafe Gabriele Rubini, preferisce non buttare acqua sul fuoco. Invece di smorzare la polemica, alza i toni e si schiera all'attacco. Tutto rigorosamente, come sua abitudine, attraverso i social media, Twitter in testa.

 

IL TWEET DI CHEF RUBIO CONTRO LILIANA SEGRE SEGNALATO ALLA MAGISTRATURA

Ecco dunque che, ieri, lancia la prima stoccata: «Chiedere a Liliana Segre di denunciare i crimini della colonia d'insediamento israeliana e dell'esercito nazista che da 74 anni porta avanti la pulizia etnica del popolo nativo palestinese (semita) sarebbe incitare all'odio? I silenzi di parte sono odio, non chi resiste».

 

Poi, includendo nella rete delle critiche anche i giornalisti, precisa di non aver ancora ricevuto alcun avviso di garanzia: «Volevo informare la mafia sionista che mi perseguita ormai da quasi dieci anni che qui a Frascati ancora non è arrivato nulla, quindi mi fa piacere sapere che tutti i sionisti grazie alla loro rete capillare siano arrivati a saperlo prima ancora del sottoscritto».

CHEF RUBIO

 

Già ad aprile il conduttore delle trasmissioni Unti e Bisunti e Camionisti in trattoria - che sui social ha centinaia di migliaia di follower - aveva attaccato Segre, accusando la senatrice di restare in «silenzio sistematico» «nei confronti della pulizia etnica che il popolo palestinese sta subendo». Fra i 24 denunciati da Liliana Segre, 92 anni, sopravvissuta all'Olocausto, vi sono anche No Vax, simpatizzanti filorussi, antisemiti.

TWEET ANTISEMITA DI CHEF RUBIO

 

Più volte bersaglio di messaggi di odio online, lo scorso 9 novembre Segre aveva annunciato la propria intenzione di rivolgersi alla magistratura. Durante il forum nazionale delle donne ebree d'Italia a Milano aveva detto: «La vita mi ha insegnato a essere libera e senza paura, nonostante io sia la più vecchia d'Europa obbligata alla scorta per tutti gli insulti e gli improperi e le minacce di morte che mi vengono fatte anche perché sono vaccinata, e non sono una No Vax. Non più tardi di ieri mi è arrivata una maledizione così forte firmata, per cui una volta tanto farò causa a questa persona».

 

Qualche giorno più tardi, Segre, al memoriale della Shoah, a Milano, aveva avuto parole amare per la sua condizione di donna costretta a vivere sotto protezione: «Sono la più vecchia in Europa, a 92 anni, ad avere la scorta: per via dell'odio antisemita ho ancora bisogno di essere protetta. Questa credo sia una grande vergogna del mondo che mi circonda».

 

liliana segre 1

Ma evidentemente Chef Rubio segue altri pensieri. La sua principale preoccupazione è difendere la propria posizione. «Che poi mi chiedo - scrive su Twitter - come mai solo 24 denunciati e di questi denunciati 23 sono fake account che augurano la morte di #LilianaSegre e l'unico reale è il mio che ha avuto la sfrontatezza imperdonabile di chiederle del perché dei suoi sistemici silenzi sulla Palestina. Singolare».

 

Poi ancora una bordata ai cronisti: «Vorrei ricordare a giornaliste/i in busta paga della mafia sionista o che obbediscono al "Parla sempre bene di Israele mentre i palestinesi se proprio devi menzionarli, sono terroristi", che i vostri silenzi stanno tutelando i nazisti e costando la vita a tanti esseri umani». E ancora: «Secondo i sionisti difendere il diritto ad autodeterminarsi dei palestinesi (semiti) che da 74 anni è massacrato dai nazisti della colonia illegale d'insediamento israeliana che chiamate "Israele" è istigazione all'odio».

 

CHEF RUBIO

Inoltre, nella descrizione del suo profilo Twitter si legge: «Sionismo = Mafia, Genocidio, Pulizia Etnica, Occupazione, Colonialismo, Apartheid, Razzismo, Fascismo, Suprematismo». In generale, i tweet di Chef Rubio sono pieni di critiche allo Stato di Israele. Sono sempre di ieri, invece, i «cinguettii» per cui «il genocidio dei palestinesi continua inesorabile nonostante le denunce di Liliana Segre. Palestina libera». In un altro, accusa la Treccani di essere «schifosamente sionista».

il braccio di liliana segre con il numero tatuato dai nazisti ad auschwitzliliana segre alberto belli paci liliana segre con il figlio alberto belli paci ragazzinoLILIANA SEGRE PRESIEDE IL SENATO

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - "LA STAMPA"  DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI...

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?