inchiesta su mazzette per appalti - asl bari corruzione tangenti

UN CLASSICO INTRAMONTABILE: MAZZETTE NELLA SANITÀ – A BARI LA FINANZA HA ARRESTATO 10 PERSONE, TRA DIRIGENTI DELL’ASL E IMPRENDITORI, IN UN'INCHIESTA SU BANDI PER LA MANUTENZIONE NEGLI OSPEDALI IN CAMBIO DI SOLDI, BORSE GRIFFATE, GIOIELLI E RISTRUTTURAZIONI – UNA DELLE INDAGATE SI LAMENTAVA PERCHÉ NON RIUSCIVA A SPENDERE TUTTO IL CONTANTE RICEVUTO: “SONO TUTTA DECORATA CARTIER, VUITTON, HERMES. SE MI GIRANO I COGLIONI COMINCIO A SPENDERE TUTTO, DOMANI MI COMPRO L'ORECCHINO...” – IL PROCURATORE DI BARI: “UN SISTEMA DI CORRUZIONE ENDEMICA E RADICATA…” – VIDEO

 

TANGENTI PER APPALTI NELLA SANITÀ, 10 ARRESTI A BARI

 

INCHIESTA SU MAZZETTE PER APPALTI - ASL BARI

(ANSA) - Bari, 12 NOV - La guardia di finanza di Bari ha arrestato 10 persone (in carcere e ai domiciliari) per i reati di associazione a delinquere, corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio e turbata libertà degli incanti. L'inchiesta riguarda alcune tangenti per appalti nella sanità, tra gli arrestati ci sono imprenditori e dirigenti Asl. In corso anche numerose perquisizioni.

 

L'inchiesta sulla presunta corruzione all'Asl di Bari ha portato alla luce "l'esistenza di un mercimonio della funzione pubblica negli uffici strategici della Asl di Bari, con particolare riferimento alla Uoc di 'IngegneriaClinica', dell'Uos 'Edilizia Sanitaria' e dell'Uos 'Edilizia Sanitaria', nell'ambito delle quali tre pubblici ufficiali avrebbero operato nella gestione degli appalti pubblici ricompresi nel loro settore di competenza perseguendo gli interessi di una cerchia ristretta di imprenditori, a loro legati da uno spregiudicato  sistema corruttivo, tuttora in corso".

 

INCHIESTA SU MAZZETTE PER APPALTI - ASL BARI

Un'intercettazione mostra le dinamiche delle dazioni, in cui uno degli indagati afferma: "e poi mi ha detto - ma la' mi hanno detto che la perizia al San Paolo, dovete dargli avete incassato la perizia dovete dare gli altri soldi- ed io gli ho detto - Giova' noi e' stata approvata la perizia, e gli abbiamo dato i primi trenta (ndr 30.000 euro) adesso facci prendere almeno il primo SAL della perizia, e gli porteremo gli altri e trenta (ndr. 30.000 euro) - - ah ok - perche' questi".

 

Dall'inchiesta emerge "il conseguimento da parte dei predetti pubblici ufficiali., in virtu' di un vero e proprio rapporto sinallagmatico, di svariate utilita' in violazione dei principi di imparzialita', trasparenza e conflitto di interessi". Come emerge da un'intercettazione, uno degli indagati si lamenta: "si', ma qui non si capisce come mai il flusso e' solo verso l'esterno"! "il flusso e' sempre verso l'esterno... ma non c'e' nessun rientro" e "questo ci ha preso a noi per la gallina dalle uova d'oro, cioe' questo si sta frecando nu sacc d t'rnis (soldi) di contanti da noi ()".

 

INCHIESTA SU MAZZETTE PER APPALTI - ASL BARI

Tra i metodi per "occultare" le illecite dazioni, uno era quello di commissionare l'acquisto di oggetti di valore, come gioielli e pelletteria di marca. Ad esempio, uno degli indagati, trovando online l'articolo desiderato, forniva a un imprenditore il codice di riferimento, dichiarando: "() allora il sito e' Chanel e questo e' il coso... e il codice e' questo qui... poi bisogna andare qua... boh! Come si fa? () che avete deciso per il mio orecchino? gli hai dato il codice? Hai preso qualche decisione? O niente? amore".

 

Il flusso di denaro generato dalle tangenti era cosi' elevato da risultare problematico da spendere. In una conversazione intercettata, un indagato si lamenta: "Aumentiamo! invece di diminuire aumentiamo! Il problema e' che come ti dicevo non riesci a... ormai e' diventato difficile anche... capito? Veramente e' diventato difficile utilizzarli! io ce la metto tutta, ma... quest'anno e' stato tosto!" oppure afferma: "Se mi girano i coglioni comincio a spendere tutto, eh! domani guarda mi compro l'orecchino! E cominciamo con l'orecchino!".

 

INCHIESTA SU MAZZETTE PER APPALTI - ASL BARI

Un altro elemento e' "l'alterazione e la falsificazione degli atti amministrativi dei numerosi procedimenti d'appalto", con strategie mirate a massimizzare i profitti, in danno della collettivita'. Un indagato confessa: "Ritardo di ott... sette mesi! Sette mesi di ritardo! allora io, perche'... per non perdere i soldi ho dovuto dichiarare il falso... ho dovuto dichiarare che i lavori sono finiti il 30 dicembre!".

 

Gli inquirenti riportano inoltre "il ricorso a subappalti illeciti" con lavori eseguiti senza alcuna preventiva autorizzazione, poi regolarizzati tramite un'impresa connivente indicata dal primo appaltatore. La documentazione tecnica sulle varianti veniva persino redatta dall'impresa appaltatrice, sebbene fosse una funzione riservata al direttore dei lavori: "eeeh...una cosa Ignazio, senti, io ho bisogno ...io il SAL BIS ho visto... vabbe', va benissimo...eeehm diciamo l'excell va bene, l'unica cosa che ho bisogno che venga riportato sul SAL perche' io, ti dico la verita', non lo so fare".

 

INCHIESTA SU MAZZETTE PER APPALTI - ASL BARI

Tra i pubblici ufficiali e gli imprenditori si riscontra "un legame di fiducia reciproca", al punto che alcuni imprenditori svolgevano la funzione di "cassaforte" per il denaro illecito accumulato. "() si pero' quell'operazione bisogna farla ... portare via tutto, ...questo" [] "Eh... l'alternativa sarebbe la cassaforte a Bari, ma... che cambia?".

 

Questo sistema di corruzione avrebbe portato anche a "una forte lievitazione dei costi", con gravi danni per le finanze pubbliche. Gli imprenditori gonfiavano i costi nei computi metrici con il consenso dei pp.uu., come confermato da un'intercettazione: "Io ho stimato che di quei lavori forse 5 mila euro stanno () Come li giustifichiamo gli altri 120 mila euro?" e ancora: "ti ho spiegato che, quale era il problema? Che i prezzi gonfiati quando gli feci vedere il conto (incompr.) erano i prezzi al doppio, al triplo! senza.... disc - non so da dove cazzo (incompr.) questo e' un computo fasullo".

 

Il sistema di corruzione era esteso ad altre imprese e figure coinvolte in appalti pubblici. Uno degli indagati chiede: "() tu fammi solo capire una cosa, abbiamo delle... ancora delle... degli sponsor o andiamo di tasca nostra? (...)". Gli indagati, per evitare intercettazioni, utilizzavano diverse precauzioni, come lasciare i telefoni cellulari negli uffici o comunicare tramite bigliettini, detti "pizzini", per trasmettere informazioni riservate.

 

INCHIESTA SU MAZZETTE PER APPALTI - ASL BARI

Inoltre, avevano pronte giustificazioni per il denaro in contante, come affermato da uno degli indagati: "[] se vengo a fare una perquisizione a casa tua e ti trovo 20 mila euro in contanti, tu puoi dire: 'Io quei 20 mila euro li ho avuti da mio padre che mi ha dato' () 'mi ha dato l'eredita', ce li aveva', oppure: 'Io percepisco il fitto a nero, quelli sono tutti i fitti che io ho percepito e che ho tenuto che ho tenuto da parte'.

 

Tu lo puoi dimostrare che e' una tangente? No. Allora il cristiano lo puoi arrestare, pero' poi al processo, o comunque lo puoi indagare, ma al processo se ne uscira' pulito perche' quello l'avvocato dimostrera' che quei soldi dove sta scritto che e' la tangente? Mica sta scritto sopra alla banconota

 Tangente'. Quindi tu () per poter arrestare e fare il mazzo, devi fare devi avere la flagranza di reato, che e' una cosa quasi impossibile da fare"

 

ARRESTI APPALTI ASL BARI, 'CORRUZIONE ENDEMICA E RADICATA'

Roberto Rossi - procuratore di bari

(ANSA) - Un sistema di "corruzione endemica e molto radicata", che rappresenta "un segnale molto negativo" per la collettività. Così il procuratore di Bari, Roberto Rossi, spiegando i dettagli dell'inchiesta che ha portato oggi a 10 arresti a Bari per associazione a delinquere, corruzione, falso, turbata libertà degli incanti e subappalti illeciti. L'indagine, ha proseguito, nasce da altre inchieste fatte dai pm baresi sulla Protezione civile regionale, per le quali è già stato condannato l'ex dirigente Mario Lerario.

 

"Uno degli imprenditori coinvolti in queste inchieste - ha precisato Rossi - faceva riferimento ad altri appalti, e per questo abbiamo aperto un nuovo filone di intercettazioni, soprattutto ambientali". "La corruzione incide sulla qualità dei lavori, e quindi dei servizi di cui si servono i cittadini. In alcuni casi - ha aggiunto - gli stessi che approvavano i lavori si rendevano conto che il livello era talmente basso che non bisognava esagerare".

 

GUARDIA DI FINANZA BARI

Le indagini che hanno portato agli arresti di oggi sono iniziate a ottobre 2023. Gli inquirenti, nel comunicato con cui è stata annunciata l'operazione, sottolineano anche come le condotte illecite degli indagati (in totale sono 17, sette a piede libero) siano da inquadrare in un "'sistema' standardizzato di condotte delittuose attuato" condividendo "informazioni riservate tra i pubblici ufficiali e gli imprenditori riguardanti i lavori da realizzare" nelle strutture della Asl di Bari, "concretizzando, in taluni casi, il turbamento del procedimento amministrativo finalizzato a condizionare le modalità di scelta del contraente".

 

Per provare ad aggirare eventuali indagini, il gruppo attuava delle cautele: negli uffici non avveniva lo scambio di denaro (che si trovava nascosto in buste o cartelline); gli indagati parlavano solo dopo aver lasciato il cellulare in stanze diverse; i contanti venivano lasciati nelle giacche, o in borse che si trovavano in macchina, e poi altri venivano a recuperarli.

 

ARRESTI ASL BARI, 'SONO TUTTA DECORATA CARTIER, VUITTON, HERMES'

INCHIESTA SU MAZZETTE PER APPALTI - ASL BARI

(ANSA) - Paola Andriani e suo marito, il dirigente della Asl Bari Nicola Iacobellis, arrestati questa mattina per un giro di tangenti legati ad appalti dell'Azienda sanitaria locale, avevano la predilezione per gli oggetti di lusso che acquistavano rigorosamente con danaro contante, che loro chiamano "i ducati", custoditi presumibilmente nella loro villetta della Selva di Fasano (Brindisi). E' quanto emerge dalle 655 pagine del provvedimento cautelare notificato ai 10 arrestati accusati, a vario titolo, per associazione a delinquere, corruzione, falso, turbata libertà degli incanti e subappalti illeciti.

 

E' il primo maggio del 2024 quando Andriani dice al marito (e una microspia registra la conversazione) che vuole realizzare delle tende a marchio Hermes per la loro casa. La donna ostenta le proprie ricchezze e, rivolgendosi al coniuge, dice con tono scherzoso, indicando la borsa e i gioielli che indossa: "Sono tutta decorata Cartier, Vuitton, Hermes".

 

INCHIESTA SU MAZZETTE PER APPALTI - ASL BARI

La coppia parla anche del danaro contante che non riesce a spendere, della dipendente del loro dentista che "storce il naso" quando loro le propongono di pagare in contanti 6.000 euro di spese mediche. Ma gran parte delle preoccupazioni della donna sono per il danaro che hanno accumulato che è " diventato difficile utilizzare".

 

Dice Andriani in uno sfogo col marito: "Se mi girano i c... comincio a spendere tutto, domani mi compro l'orecchino! E cominciamo con l'orecchino". (...). "Questo - prosegue la donna - è un ottimo sistema". E ancora: "Aumentiamo invece di diminuire, aumentiamo! Il problema è che come ti dicevo non riesci a... ormai è diventato difficile anche... capito? Veramente è diventato difficile utilizzarli! Io ce la metto tutta... ma quest'anno è stato tosto".

mazzette

Ultimi Dagoreport

giulio berruti maria elena boschi

L’INIZIO DELLA STORIA TRA L’ONOREVOLE MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI, DENTISTA-ATTORE, È STATO FELICE, ALLIETATO DI SGUARDI ADORANTI SOTTO I FLASH DI “CHI”. L’INTRECCIO È CONTINUATO PER CINQUE ANNI TRA QUADRETTI FAMILIARI LIALESCHI PIENI DI BUONA VOLONTÀ MA SEMPRE PIÙ CARICHI DI TENSIONI. SAPPIAMO CHE NON C'È PIÙ GRANDE DOLORE, A PARTE I CALCOLI RENALI, DI UN AMORE FALLITO. QUINDI, ANNUNCIAMO COL DOVUTO RISPETTO, CHE È SCESO DEFINITIVAMENTE IL SIPARIO SULLA COPPIA BOSCHI E BERRUTI. BUONA FORTUNA A TUTTI...

conte appendino taverna bettini fassino roberto fico lorusso

INVECE DI COMPORTARSI DA "LADY MACBETH DEI MURAZZI", QUALCHE ANIMA PIA RICORDI A CHIARA APPENDINO CHE DIVENTÒ SINDACA DI TORINO GRAZIE NON SOLO AI GRILLONZI MA SOPRATTUTTO ANCHE AI TANTI VOTI DEL CENTRODESTRA CHE, DETESTANDO FASSINO, VOTARONO LA SPILUNGONA - QUELLA MIRACOLATA DELLA APPENDINO SI DEVE SCIACQUARE LA BOCCA PRIMA DI PARLARE DI GOFFREDO BETTINI COME “IL MALE DEL M5S” PERCHÉ, COME DICE CONTE, MERITEREBBE “UN MONUMENTO”– LO SCAZZO CON LA TAVERNA CHE LE HA RICORDATO COME SE FOSSERO STATE IN VIGORE LE REGOLE DI GRILLO “LEI NON AVREBBE AVUTO CARICHE…”

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...