funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

 

DAGOREPORT

FUNERALE DI PAPA FRANCESCO - INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY NELLA BASILICA DI SAN PIETRO

"Dio, dammi un assegno della tua presenza", scherzava Marcello Marchesi. Nell’attesa dell’assegno, un segno però è arrivato: la foto dell’anno resterà quella di Trump e Zelensky in San Pietro, seduti su due sedie, chini uno di fronte all’altro, intenti a sbrogliare il groviglio della guerra russo-ucraina.

 

Un faccia a faccia nella Casa di Pietro, sbocciato lontano dagli abituali staff diplomatici, che in passato non si era mai visto sulla scena politica mondiale. A metterci lo zampino è stato il Protocollo del Vaticano: l’accesso in piazza San Pietro dei leader politici, una volta superata la Porta del Perugino, era stato convogliato dal Prefetto della casa pontificia, Leonardo Sapienza, verso l’ingresso della Porta della Preghiera, che immette direttamente nella basilica. 

 

FUNERALE DI PAPA FRANCESCO - INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY NELLA BASILICA DI SAN PIETRO

E quando il capo del Protocollo della Segreteria di Stato della Santa Sede, il venezuelano Monsignor Javier Domingo Fernandez, adocchia appartati e confabulanti, nella prima cappella a sinistra dove si trova il fonte battesimale, un quartetto composto da Trump, Starmer, Macron e Zelensky, ha la fulminante idea di metterli comodi: e si fionda sul sagrato per prendere quattro sedie destinate al sedere dei cardinali.

 

FUNERALE DI PAPA FRANCESCO - LA STRETTA DI MANO TRA TRUMP E MACRON

Sedie diventate poi due, quando il premier britannico e il presidente francese hanno preferito lasciare soli Trump e Zelensky, il cui ultimo incontro era finito nel più malavitoso dei modi: il pestaggio mediatico del presidente ucraino. Ecco perché, al di là dei risultati che verranno dell’incontro, un primo segno di “miracolo” è avvenuto con il riavvicinamento tra i due contendenti, testimoniato da quella incredibile foto.

 

veduta dall'elicottero della polizia dei funerali di papa francesco foto massimo sestini 32

Immagine straordinaria che ha confermato ancora una volta il destino di Roma, Santa e Dannata, l’unica “Caput mundi e chiavica der monno” (Gioacchino Belli) che unisce per sempre il sacro e il profano, la città del Signore e la città degli uomini, ultima testimonianza critica del mondo in cui viviamo, al di là delle razze, al di là delle religioni, al di là di ogni sorta di ideologie.

 

A questo punto, sorge spontanea la domanda: come è riuscito il funerale di un sovrano cattolico a catturare devoti e atei, laici e laidi, intellettuali e barbari, e tenere prigionieri carta stampata e comunicazione digitale? Semplice: ristabilendo, anziché rovesciando, i suoi protocolli secolari. Qui, è la chiave di tutto.

veduta dall'elicottero della polizia dei funerali di papa francesco foto massimo sestini 30

 

La Segreteria di Stato del Vatican, ha tirato fuori tutte le sue secolari armi per far quadrare tutto dentro lo spazio di una liturgia che ha manifestato al mondo quello che il cattolicesimo possiede come cultura, tradizione, accoglienza, visione della vita e del mondo, universalità dei propri linguaggi e tante altre cose che, ancora oggi, la manifestano come l’unica religione inclusiva, pacifica, universale: “cattolica”, appunto.

 

Il cattolicesimo, che conta un miliardo e 300 milioni di fedeli, è una realtà unica perché è universale. La Santa Sede è l’unico organismo sovranazionale che esiste al mondo che in occasione del Giubileo può riunire in pace 35 milioni di pellegrini. Evento che altrove, è sempre più difficile che accada. In fondo, il simbolo del cristianesimo è ben rappresentato dal maestoso colonnato del Bernini a piazza San Pietro: due braccia aperte che accolgono tutti, compresi Trump e Zelensky, Conte e Draghi, Assange e Meloni, beghine e trans.

laura chimenti

 

Ieri, purtroppo, gli unici a non averlo capito sono stati i capoccioni del TG1 che hanno trasformato la diretta della cerimonia, iniziata alle 8,30 e durata fino al TG delle 13,30, in una grottesca caricatura di “Porta a porta”, protagonisti quattro giornalisti inviati in mezzo alla folla e totalmente incapaci di andare oltre la funzione di reggimicrofono. 

 

veduta dall'elicottero della polizia dei funerali di papa francesco foto massimo sestini 29

Il fatto comunque più imbarazzante è consistito nella assoluta incapacità della conduttrice, Laura Chimenti, di capire che chi stava davanti al televisore in quel momento voleva seguire la Messa, evento a lei del tutto sconosciuto visto che impediva, e cafonescamente quasi sempre interrompeva, il commento liturgico sui canti e i momenti liturgici più importanti per soprapporvi chiacchiere sui personaggi politici presenti sul sagrato e le insulse interviste abborracciate all’istante, ripetitive e senza costrutto, che gli “inviati” ramazzavano tra la folla.

FUNERALE DI PAPA FRANCESCO - DON FILIPPO DI GIACOMO

 

Tutto questo, sin dagli inizi, con i due commentatori della Messa tenuti in piedi all’inizio della diretta per un’ora e un quarto senza essere interpellati e nemmeno ringraziati alla fine della trasmissione, e le due teologhe presenti in studio coinvolte solo per fare "ciao ciao" alle loro famiglie, perché davanti alla cafona ignoranza di conduttrici e responsabile della diretta non c’è cultura che tenga.

 

Ci sarebbero i 4 milioni e 576 mila di telespettatori che magari speravano, come dimostrano gli ascolti (share 43.44%), di essere guidati e aiutati a comprendere i segni, i canti e le parole della Messa. Ma di loro e delle loro esigenze, cosa gliene frega ai quaquaraquà della tivvù di stato?

veduta dall'elicottero della polizia dei funerali di papa francesco foto massimo sestini 23veduta dall'elicottero della polizia dei funerali di papa francesco foto massimo sestini 22funerale di papa francesco i reali di svezia carl xvi gustav e la regina silviafunerale di papa francesco felipe di spagna e il baciamano a melania trumpDONALD TRUMP AL FUNERALE DI PAPA FRANCESCO FUNERALE DI PAPA FRANCESCO - I POLITICI ITALIANI SCHIERATIFUNERALE DI PAPA FRANCESCO - ELLY SCHLEIN E CHIARA BRAGAFUNERALE DI PAPA FRANCESCO - MARIO DRAGHIFUNERALE DI PAPA FRANCESCO - SERGIO MATTARELLA E LA FIGLIA LAURAveduta dall'elicottero della polizia dei funerali di papa francesco foto massimo sestini 26veduta dall'elicottero della polizia dei funerali di papa francesco foto massimo sestini 24funerale di papa francesco abbraccio tra re hussein di giordania e macronveduta dall'elicottero della polizia dei funerali di papa francesco foto massimo sestini 27FUNERALE DI PAPA FRANCESCO - L'AFFETTO DI RIFUGIATI POLITICI TRANSESSUALI DETENUTI SENZATETTO E MIGRANTI PER BERGOGLIOveduta dall'elicottero della polizia dei funerali di papa francesco foto massimo sestini 16funerale di papa francesco mathilde di belgiofunerale di papa francesco william d inghilterraveduta dall'elicottero della polizia dei funerali di papa francesco foto massimo sestini 25

Ultimi Dagoreport

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...

malago meloni abodi fazzolari carraro

DAGOREPORT - CHE LA CULTURA POLITICA DEI FRATELLINI D’ITALIA SIA RIMASTA AL SALTO NEL “CERCHIO DI FUOCO” DEL SABATO FASCISTA, È STATO LAMPANTE NELLA VICENDA DEL CONI - QUANDO, ALLA VIGILIA DELL’ELEZIONE DEL SUO CANDIDATO LUCIANO BUONFIGLIO ALLA PRESIDENZA DEL CONI, QUEL DEMOCRISTIANO IN MODALITÀ GIANNI LETTA DI GIOVANNINO MALAGÒ SI È FATTO INTERVISTARE DA “LA STAMPA” ANNUNCIANDO DI ESSERE UN “PATRIOTA” CHE “FA IL TIFO PER IL GOVERNO MELONI”, HA INVIATO AI MUSCOLARI CAMERATI DISDEGNOSI DELLE REGOLE DELLA POLITICA (DIALOGO, TRATTATIVA, COMPROMESSO) IL SEGUENTE MESSAGGIO: ORMAI È TARDI PER FAZZOLARI DI INCAZZARSI CON ABODI; DA TEMPO VI HO DETTO CHE AVETE SBAGLIATO CAVALLO QUANDO AVEVATE A DISPOSIZIONE UNO CHE È “PATRIOTA” E “TIFA MELONI”, CHE HA ALLE SPALLE IL SANTO PATRONO DEGLI INTRIGHI E COMBINE, ALIAS GIANNI LETTA, E DOPO DODICI ANNI ALLA GUIDA DEL CONI CONOSCE LA ROMANELLA POLITICA COME LA SUA FERRARI…(SALUTAME 'A SORETA!)

giorgia meloni matteo salvini difesa riarmo europeo

DAGOREPORT - SALVATE IL SOLDATO SALVINI! DA QUI ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, SARANNO GIORNI DA INCUBO PER IL PIÙ TRUMPUTINIANO DEL BELPAESE - I DELIRI DEL “BIMBOMINKIA” (COPYRIGHT FAZZOLARI) SU UE, NATO, UCRAINA SONO UN OSTACOLO PER IL RIPOSIZIONAMENTO DELLA DUCETTA VERSO L'EURO-CENTRISMO VON DER LEYEN-MERZ, DESTINAZIONE PPE – AL VERTICE DELL’AJA, LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” HA INIZIATO INTANTO A SPUTTANARLO AGLI OCCHI DI TRUMP: SALVINI È COSÌ TRUMPIANO CHE È CONTRARIO AL RIARMO E PROFONDAMENTE OSTILE AI DAZI... - MA SE DA AJA E BRUXELLES, SI SCENDE POI A ROMA, LA MUSICA CAMBIA. CON UNA LEGA SPACCATA TRA GOVERNATORI E VANNACCI, SALVINI E' UN'ANATRA ZOPPA. MA UN ANIMALE FERITO È UN ANIMALE PERICOLOSO, CAPACE DI GETTARE ALLE ORTICHE IL SUO GOVERNATORE ZAIA E TENERE STRETTO A SE' PER ALTRI DUE ANNI IL POTERE IN LOMBARDIA - IL BIG BANG TRA I DUELLANTI È RINVIATO ALL’ESITO DELLE REGIONALI (E CALENDA SI SCALDA PER SALIRE SUL CARRO DELLA FIAMMA...)