1. 600 MILIONI DI BUDGET, UN RELITTO PREZIOSO E MALEDETTO, 2 CADAVERI ANCORA DISPERSI: NON È L’ULTIMA AMERICANATA DI HOLLYWOOD MA IL RADDRIZZAMENTO DELLA CONCORDIA 2. LUNEDÌ ANDRÀ IN SCENA LA PIÙ INCREDIBILE OPERAZIONE DI INGEGNERIA NAVALE MAI VISTA AL MONDO, QUANDO LA NAVE SARÀ SOLLEVATA DALLO SCOGLIO E MESSA IN VERTICALE 3. IL RISCHIO CHE LO SCAFO SI ROMPA NON è ESCLUSO, E QUANDO LA CONCORDIA RUOTERÀ SU SE STESSA, MATERIALI LIQUIDI E SOLIDI FINIRANNO NELLE ACQUE DEL GIGLIO 4. IL TUTTO DURERÀ FINO A 24 ORE, E UN MINUTO DOPO L’ITALIA, DA TERRA DI PRODIGI TECNICI, TORNERÀ IL PAESE DEGLI SCHETTINO: GIÀ INFURIA LA POLEMICA SULLO SMANTELLAMENTO 5. MARINELLO, PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE AMBIENTE: “NON VORREMMO CHE LE ESIGENZE POLITICHE DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE TOSCANA ROSSI (PD) PORTINO IL RELITTO A PIOMBINO, PORTO INADEGUATO. MEGLIO IL SUD, PER CREARE POSTI DI LAVORO”

1. VIA AL RECUPERO DELLA CONCORDIA
Grazia Longo per La Stampa


Lo skyline dell'isola del Giglio manterrà il profilo della Costa Concordia fino alla prossima primavera, ma non più inclinata com'è oggi. Lunedì mattina, salvo complicazioni meteo, la nave arenata il 13 gennaio 2012 dopo lo scontro contro lo scoglio delle Scole - per la folle manovra dell'inchino del comandante Francesco Schettino costata la vita a 32 persone - sarà rimessa in posizione verticale.

Attraverso una complessa e costosa operazione di «parbuckling», termine che deriva dai sistemi usati nell'Ottocento per far rotolare i barili attraverso una doppia corda, la nave verrà ribaltata e appoggiata su un finto fondale appositamente costruito. Il progetto, costato 600 milioni di euro tutti a carico della Compagnia di navigazione e delle assicurazioni, prevede il coinvolgimento di 500 tecnici, 22 mezzi navali, 8 chiatte e l'utilizzo di 30 mila tonnellate d'acciaio (4 volte il peso della Torre Eiffel).

«Un'impresa mai tentata prima» afferma il Capo della Protezione civile, Franco Gabrielli . E per capire che parla sul serio, basti pensare che per un valido precedente, seppur di diverse dimensioni, si debba risalire al recupero della nave militare Uss Oklahoma, riportata in assetto verticale nel 1943 dopo il bombardamento nel porto di Pearl Harbour.

Il raddrizzamento della nave dovrebbe durare tra le 12 e le 24 ore, ma non è escluso che si protragga per alcuni giorni ad opera dal Consorzio italoamericano Titan Salvage e Micoperi (imprese scelte da Costa Crociere). La rotazione avverrà mediante martinetti idraulici (strand jacks) che metteranno in tensione cavi di acciaio fissati alla sommità dei 9 cassoni centrali ed alle piattaforme sulle quali andrà ad appoggiare il relitto.

Bisognerà creare un materasso di malta cementizia (1.180 sacchi per un totale di 16 mila tonnellate, 7 volte e mezzo il peso della Statua della Libertà) perchè la nave si possa appoggiare nel momento del tiraggio. Il Prefetto Gabrielli ricorda che «nel corso del raddrizzamento del relitto il rischio maggiore è la tenuta delle strutture, ovvero il comportamento che la struttura della nave avrà quando sottoposta alle sollecitazioni della rotazione», ma ritiene «remoto il rischio che la nave possa aprirsi». Sottolinea che «su questa operazione c'è un aggettivo superiore a tutti: "cautelativo"».

Tra le varie cautele anche quelle per l'impatto ecologico: dalla zona delle lavanderie e delle cambuse sono già stati aspirati 4 mila metri cubi d'acqua. «Ma anche quando la nave ruoterà ci saranno inevitabili sversamenti di materiali liquidi e solidi - osserva Maria Sargentini, presidente dell'Osservatorio per il monitoraggio della rimozione della Concordia - per aggirare l'ostacolo, la zona sarà circondata da panni assorbenti».


2. CONCORDIA: ESPERTI, LUNEDÌ CONDIZIONI METEO OK PER RIMOZIONE
(ANSA) - ''Nulla-osta'' meteorologico per l'avvio della rimozione del relitto della Costa Concordia. Le previsioni per lunedì prossimo, giorno in cui è previsto l'inizio delle operazioni, indicano che i livelli di venti e mari saranno adatti all'intervento, mentre non ci saranno piogge. A fornire il quadro meteorologico da lunedì sull'isola del Giglio e' il meteorologo Daniele Izzo del Centro Epson Meteo (Meteo.it). ''Lunedì - spiega - avremo venti deboli, mare leggermente mosso la mattina e poco mosso per il resto della giornata. Se non ci saranno ritardi o imprevisti tecnici, si potrà senz'altro procedere alla rimozione''.

Izzo sottolinea che vento e mare saranno quindi ampiamente nei limiti indicati dai tecnici per poter procedere alla rimozione (vento non oltre i 15 nodi e mare con onde non superiori al metro e mezzo). Se l'operazione sarà rinviata, martedì però non sarà il giorno giusto perché, pur non mancando il sole, vento e moto ondoso dovrebbero aumentare oltre i limiti previsti. Mercoledì - secondo il meteorologo - la situazione dovrebbe invece rientrare nella norma e ci dovrebbero di nuovo essere le condizioni per procedere con la rimozione del relitto.


3. GABRIELLI: 'E' UN'IMPRESA MAI TENTATA PRIMA'
ANSA - "Un'impresa mai tentata prima" spiega il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli. Tutte le fasi del progetto, ha sottolineato Gabrielli, "sono state approvate e validate".

"Il relitto della Concordia sarà smaltito a Piombino se il porto sarà in grado di ricevere la nave, altrimenti insieme a Costa valuteremo destinazioni alternative" aggiunge.

Il costo delle operazioni di recupero fino alla rimozione - dice Franco Porcellacchia (Costa Crociere), responsabile del progetto di rimozione - è stimato in 600 milioni di euro con tendenza a crescere.

Il capo della Protezione Civile ha rassicurato i cittadini, ribadendo che anche per questa fase dell'operazione di recupero si cercherà di ridurre al minimo i disagi per la popolazione.

Gabrielli gia' ieri aveva sottolineato che non ci sarà alcuno show: "Qui di passerelle non se ne dovranno vedere. Non ne abbiamo bisogno. Ci sono ancora due cadaveri che devono essere restituiti ai loro cari". Delle 32 vittime di quella notte maledetta, infatti, mancano ancora all'appello la passeggera Maria Grazia Trecarichi e il membro dell'equipaggio Russel Rebelli: si spera che i loro corpi siano rimasti incastrati nella parte non accessibile della nave e che ora possano finalmente essere recuperati.

E non è un caso che sia proprio questo il primo obiettivo che tutti si sono dati. Si comincia dunque lunedì. "Per noi - ha detto Gabrielli - la prima finestra utile per la rotazione della Costa Concordia e' il 16 settembre. Tutte le opere sono state collaudate e l'ultima cosa da completare è la check list e cioè tutta quella serie di attività propedeutiche al parbuckling".


4. CONCORDIA: MARINELLO,NO PIOMBINO PER DESTINAZIONE,MEGLIO SUD
(ANSA) - Il Porto di Piombino e i cantieri sono "inadeguati" ad accogliere il relitto della Costa Concordia per il suo smantellamento. Così il presidente della commissione Ambiente di Palazzo Madama Giuseppe Marinello secondo cui lo "smantellamento non può essere legato a interesse politico", dal momento che la nave potrebbe andare a "Napoli o a Palermo".

"Mentre aspettiamo fiduciosi la fase di rotazione del relitto - osserva Marinello - crescono le preoccupazioni sulle voci secondo cui lo smantellamento della Costa Concordia possa essere affidato contro qualsiasi logica e ragione ai cantieri di Piombino: le inadeguatezze di quel porto e del bacino sono ben note così come la complessità dei lavori necessari per l'eventuale adeguamento. Oggi spiamo perplessi e preoccupati, tra qualche settimana non vorremo dover essere indignati".

"Non è chiaro - prosegue il senatore del Pdl - perché non si prendano in considerazione gli altri impianti Fincantieri presenti nel Mediterraneo". Marinello ricorda poi come "lo smantellamento della nave significherebbe una boccata d'ossigeno all'industria cantieristica navale che in particolare al Sud, che vive uno stato di profonda crisi con oltre 700 cassaintegrati".

Per questo, conclude, "ha ragione il capo della Protezione civile Gabrielli: la questione è ancora aperta. Non vorremmo infatti che le aspettative e le esigenze anche politiche del presidente della Regione Toscana Rossi abbiano una prevalenza rispetto a soluzioni più congrue e adeguate. Siamo convinti che in una situazione così complicata il ministro dello Sviluppo economico Zanonato e quello dell'Ambiente Orlando sapranno dimostrare giudizio, autonomia e autorevolezza in una scelta che non può e non deve essere partitica"

 

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