sabrina ferilli

LE CONFESSIONI (ANCHE POLITICHE) DI SABRINA FERILLI: “NON MI SONO SENTITA DI FARE FIGLI, HO TENTATO DI ADOTTARNE UNO, MA NON C'È STATA FORTUNA. LE COSE SONO ANDATE COME DOVEVANO E NON NE HO FATTO UNA MALATTIA. I PARAGONI CON GLI ALTRI NON MI INTERESSANO - ROMA LA VEDO MOLTO PIÙ PULITA DI PRIMA, IL PROBLEMA DELL'IMMONDIZIA L'HANNO AVUTO ANCHE ALTRI SINDACI..."

Fulvia Caprara per “la Stampa”

 

sabrina ferilli (2)

Non solo poche attrici, ma anche poche persone potrebbero sostenere, nella vita reale, il lungo e muto faccia a faccia che in The Place , vede impegnati Sabrina Ferilli e Valerio Mastandrea: «I silenzi sono difficili, per renderli pieni ce ne vuole». Ma non è tutto. Se Ferilli ci riesce con tanta, coinvolgente, naturalezza è anche perché dal vocabolario della sua esistenza mancano parole come rimorso e rimpianto: «Dobbiamo essere felici di quello che abbiamo. Penso che nella vita si scelga dove si vuole andare, io volevo essere autonoma, avere poca gente intorno, ma di grande qualità. Mi sono impegnata, con grinta e determinazione, e quello che non ho avuto è perchè non l'ho voluto».

 

Quante volte ha detto no nel suo lavoro?

SABRINA FERILLI

«Tante, ho risposto più volte no che sì. La mia è una carriera larga, ho fatto tutto, cinema, tv, commedia, musical. Per accettare un ruolo devo sentire che sta nelle mie corde, se non riesco a capirlo non lo faccio. Si possono fare anche quelli leggeri, ma solo se senti il personaggio. Direi che le mie scelte sono più civiche che artistiche».

 

Nessun rammarico, nemmeno nel privato?

SABRINA FERILLI

«Ho sempre ragionato su quello che desideravo, compiendo scelte, anche azzardate, ma sempre rispondenti a ciò che volevo. Non mi sono sentita di fare figli, ho tentato di adottarne uno, ma non c' è stata fortuna, alla fine le cose sono andate come dovevano andare e non ne ho fatto una malattia. I paragoni con i percorsi degli altri non mi hanno mai interessata».

 

SABRINA FERILLI

Eppure nel suo mestiere, come in tanti altri, se ne fanno parecchi.

«Quando sento gli attori che stanno lì a contare le scene e le battute da interpretare in un film mi viene da ridere. Questo è un mestiere straordinario, paurosamente inaffidabile, con un che di misterioso.

 

SABRINA FERILLI E FLAVIO CATTANEO

E, anche se io sono una organizzata e con i piedi per terra, il motivo per cui lo amo è proprio questo. Niente è matematico, progettare è impossibile, e non ci si può aspettare di venire promossi perché ci si sente più bravi di altri. È chiaro, ci si appoggia sempre sulle proprie qualità, ma alla fine è la cinepresa che decide».

SABRINA FERILLI FESTEGGIA LO SCUDETTO DELLA ROMA

 

Quelle di Paolo Sorrentino e di Paolo Genovese le hanno tirato fuori una malinconia che, per anni, non era mai venuta a galla. Quanto le appartiene?

«È una cifra mia, quando Sorrentino mi affidò il ruolo di Ramona rimasi spiazzata, non era tra i tipi di personaggi che mi avevano reso famosa. E invece quell'aspetto mi appartiene, quell' amarezza, quella sorta di "inconsolazione". Chi sa ridere sa anche patire. E poi è giusto che certe parti mi siano state offerte nella maturità, da giovane certe cose non le avvertivo nemmeno io. Anche Genovese mi ha usata per questo, per quel tono di sospensione, di attesa di qualcosa».

sabrina ferilli

 

A proposito di attese e aspettative, questo, per la sua città, è stato un anno difficile. Colpa della sindaca Raggi?

«Io Roma la vedo molto più pulita di prima, vedo acqua e vedo sapone. Magari continuerà a essere sporca in certe situazioni, ma il problema dell' immondizia l' hanno avuto anche altri sindaci, più o meno bravi della Raggi. Secondo me 'sta ragazza paga certi tweet sciocchi mandati quando c' era Marino. Una mania che può esporre alle polemiche, mettendo in luce contraddizioni. Secondo me, soprattutto quando si fa un mestiere pubblico, con un incarico amministrativo, bisognerebbe parlare di meno e lavorare di più».

buy ferilli fabio lovino 540x700

 

I social non sono la sua passione, giusto?

«Non ho niente, né Twitter, né Instagram, solo una pagina Facebook non gestita da me. Faccio l'attrice, chi mi vuole vedere viene al cinema o a teatro, oppure legge cosa penso nelle interviste come questa. Perché dovrei andare sui social?».

 

Il parere sulla Raggi riguarda anche gli altri pentastellati?

«Il mio voto non glielò darò, ma i Cinquestelle sono stati un antidoto alla vecchia politica, hanno dato battaglia e, come cani di San Bernardo, hanno riportato dentro il gregge, contenendo la politica e mettendola sotto osservazione. Che uno faccia il parlamentare per un anno e poi prenda per sempre la pensione è una cosa assurda, Insomma, certi esempi contano di più delle parole».

 

maurizio costanzo ferilli

E di Di Maio cosa pensa?

«Sono ragazzi perbene, non mi sento di incolparli, hanno trascinato anche gli altri su un livello di correttezza e di legalità. Non ho motivo per essere scettica nei loro confronti. Li considero con simpatia».

 

A chi andrà il suo voto?

«Vedrò, mancano mesi, ma guardo con affetto e partecipazione "Liberi e uguali". Su certi passaggi i Cinquestelle sono rimasti ambigui, sui diritti civili non si sono esposti, non si riesce a capire fino in fondo che cosa abbiano in mente».

 

E di Pietro Grasso che opinione ha?

«Mi piace, è una persona perbene, competente. Non bisogna per forza governare, si può stare all' opposizione, quella che abbiamo avuto ultimamente non è stata vigile. Se si ricostituisse una forma più attenta di partecipazione, sarei soddisfatta. Il governo passato si è dedicato molto ai diritti civili, poco a quelli sociali».

 

DI MAIO RAGGI LOMBARDI

E di D' Alema che dice, non l' ha mai delusa?

«No, è un grande politico, perchè dovrebbe deludermi?».

 

Il 2017 è stato l' anno dello scandalo molestie. Il suo parere?

«Chi è molestata vada a denunciare e avrà tutto il mio plauso e il mio sostegno».

 

Nei prossimi mesi uscirà «Ricchi di fantasia», in cui recita con Sergio Castellitto.

«Sì, per la prima volta, e spero non l'ultima. È tra le poche persone a cui ho sentito di potermi completamente affidare, ha ogni volta il consiglio giusto, il suggerimento utile. Ho sempre voluto lavorare con persone che ne sanno più di me. Eppure trovare gente che mi stupisse è stato difficile»

PIERO GRASSO ALL ASSEMBLEA DI LIBERI E UGUALI

 

C'è qualcosa che non ha ancora fatto e le piacerebbe fare?

«Ritornare a teatro, con un personaggio diverso dai miei, con molte sfaccettature».

 

E in tv?

«Ad aprile sarò in tv, nel ruolo di un magistrato, ma ne parliamo più in là».

 

Qual è il suo augurio per il 2018?

«Salute, e poi buon senso e correttezza, soprattutto da parte di chi riveste cariche pubbliche. Per un Paese meno becero e aggressivo, ci vuole gente che esprima una responsabilità lucida e vigile».

DALEMAprodi dalemaSELFIE CON MASSIMO DALEMA

Ultimi Dagoreport

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….