
UN CONSIGLIO AI TURISTI: OCCHIO AI RISTORATORI PARACULI! - A PONZA SCOPPIA LA POLEMICA PER UNO SCONTRINO DA 923 EURO RELATIVO A UN PRANZO CONSUMATO DA QUATTRO PERSONE NEL RISTORANTE DELL'ISOLA "IL RIFUGIO DEI NAVIGANTI" (225 EURO A TESTA) - IL GRUPPETTO HA MANGIATO UN ANTIPASTO E QUATTRO PIATTI DI PASTA CON L'ARAGOSTA E SI È SCOLATO DUE BOTTIGLIE DI VINO - IL PROPRIETARIO DEL LOCALE DICE CHE "IL PREZZO È NORMALE", MA LE RECENSIONI ONLINE DEL LOCALE SONO DURISSIME....
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Estratto dell'articolo di Clemente Pistilli per www.repubblica.it
Un antipasto, quattro primi, acqua e vino al prezzo di 225 euro a persona. Tanto è costato pranzare vista mare, sabato scorso a Ponza, a quattro persone. Per un totale di 923 euro.
Lo scontrino del ristorante “Il Rifugio dei naviganti”, nella zona di Sant’Antonio, ieri è rimbalzato di chat in chat sull’isola lunata. A pesare gli scialatielli all’aragosta, costati 759 euro, e due bottiglie di biancolella della locale Cantine Migliaccio, pagate 120 euro.
«Erano turisti, hanno chiesto l’intervento della Guardia di Finanza», sostengono a Ponza. Ma al comando delle Fiamme gialle di Latina al momento non risulta alcuna denuncia. Nessuna segnalazione anche al Comune, come conferma il sindaco Franco Ambrosino.[...]
Dal “Rifugio dei naviganti” sostengono però che in quel conto non c’è nulla di strano e che il prezzo è corretto. «I prezzi sono questi — afferma Mario Coppa, che gestisce sia il locale a Sant’Antonio che altri locali sull’isola — l’aragosta costa 230 euro chilo. Noi la portiamo viva al tavolo e la mostriamo ai clienti, che in questo caso hanno scelto aragoste da 825 grammi a persona. Quando le facciamo vedere c’è l’etichetta con il peso. Alcuni per farli scegliere li portiamo anche vicino all’acquario, anche se portare aragoste vive in mano ha un impatto».
Qualcosa però sabato non sembra aver funzionato. «Credo di aver capito di quale tavolo parliamo e mi dispiace per queste polemiche — dichiara il ristoratore — sono clienti di Latina. Mi ero dovuto allontanare e quando il personale mi ha detto che si stavano lamentando gli ho fatto fare lo sconto. Abbiamo pure piatti da 15-20 euro, ma l’aragosta tutto il mondo sa che costa».
Nulla di strano dunque, secondo il gestore del “Rifugio dei naviganti”, nello spendere più di 900 euro per pranzare all’inizio di luglio a Ponza in quattro persone. «Noi siamo famosi per la nostra aragosta e se era troppo avremmo preso un’aragosta più piccola. Tante volte ci sono difficoltà perché dei clienti vengono, fanno i signori e poi si lamentano del prezzo. Sono cose che mi rammaricano.
Io sono uno che investe anche per il pubblico. Dove abbiamo il ristorante ho rifatto tutta la piazzetta, è un posto bellissimo». «Se potessi — conclude Coppa — a agosto chiuderei. C’è gente con i soldi umilissima e chi non li ha che è il contrario. Cerchiamo anche di individuare le persone che possono permettersi l’aragosta, che molti confondono con l’astice, ma non sempre ci riusciamo».