
SALVATECI DALLA MALASANITÀ - UN RADIOLOGO È ACCUSATO DI NON AVER DIAGNOSTICATO UN TUMORE AL SENO A UNA 40ENNE, CHE NEL 2022 FU COSTRETTA A UN INTERVENTO DI MASTECTOMIA, SEGUITO DA UN PERIODO DI CHEMIO E RADIOTERAPIA - LA DONNA POTEVA ESSERE SOTTOPOSTA A UN INTERVENTO PER RIMUOVERE LA MASSA OTTO MESI PRIMA, MA IL DOTTORE NEL SUO REFERTO FACEVA RIFERIMENTO A NODULI BENIGNI - ORA IL RADIOLOGO DOVRÀ AFFRONTARE UN PROCESSO…
(ANSA) - La Procura di Bologna ha chiuso le indagini su un medico radiologo, accusato di lesioni colpose per non aver correttamente diagnosticato un tumore al seno di una paziente, una donna di 40 anni. Le conseguenze, per lei, furono un intervento di mastectomia, seguito da un periodo di chemio e radioterapia.
La consulenza tecnica disposta dalla Procura, affidata al medico legale Matteo Tudini e all'oncologo Giorgio Cruciani, ha concluso individuando criticità nella lettura della mammografia eseguita all'istituto Ramazzini da parte del medico, il 15 settembre 2022, e segnalando che la massa poteva essere asportata otto mesi prima.
In pratica, per il pm titolare del fascicolo, Luca Venturi, l'indagato non rilevò la necessità di intervenire immediatamente, quando la neoplasia era evidente, ma nel referto fece riferimento a noduli benigni e indicò un controllo dopo un anno: così facendo agì con negligenza e imprudenza.
Il medico, difeso dall'avvocato Alessio Malipiero, ha ricevuto un avviso di fine indagine, atto che di solito prelude alla richiesta di rinvio a giudizio. La donna, che presentò la denuncia, è assistita dall'avvocato Chiara Rinaldi.