L'ULTIMA FUGA DI RONNIE BIGGS, UN MITO DELLA CRIMINALITA’ BRITANNICA, PROTAGONISTA DELLA "GRANDE RAPINA AL TRENO" DEL 1963

Enrico Franceschini per "la Repubblica"

Era un maestro dell'attimo fuggente, sempre capace di svignarsela al momento giusto. E Ronnie Biggs, artefice della "Great Train Robbery" ("Grande rapina al treno"), come viene ancora ricordata in Gran Bretagna, quasi fosse un'impresa militare o sportiva, ha colto l'attimo anche per la sua fuga definitiva: se n'è andato ieri, a 84 anni, non solo nell'anno del cinquantesimo anniversario della sua rapina ma proprio nel giorno in cui la
Bbc mandava in onda un film rievocativo.

C'è quasi da immaginarselo nell'aldilà, che strizza l'occhio e alza due dita in segno di vittoria - come fece nel marzo scorso, sua ultima apparizione pubblica, ai funerali di uno dei suoi complici, Bruce Reynolds. Era in sedia a rotelle, parlava per segni e scrivendo su un foglietto, ma aveva ancora l'aria della "simpatica canaglia", l'etichetta che cinema, libri e media gli hanno appiccicato addosso per mezzo secolo.

Sembrava davvero un rapinatore da film, quando giornali e tivù lo andavano a intervistare in Brasile, sulla spiaggia di Copacabana: abbronzato, irriverente, autoironico. A limitare la simpatia nei suoi confronti ci ha pensato il sindacato ferrovieri, ricordando che l'autista del treno, colpito in testa con una sbarra di ferro dalla banda, non recuperò mai dalle contusioni riportate, smise di lavorare e morì sette anni più tardi.

«A lui e alla sua famiglia vanno il mio pensiero e il mio rincrescimento, vorrei poter riportare indietro il tempo ed evitare il male che gli abbiamo fatto, ma purtroppo non è possibile», ripeteva Biggs a ogni occasione. Ma era, sottolineava subito dopo, il suo «unico rammarico».

Della rapina andava orgoglioso: un colpo audace, quasi incruento rispetto alla criminalità odierna, per derubare il treno postale Glasgow-Londra di 2 milioni e 600mila sterline. Era l'8 agosto 1963. Al valore attuale sarebbero state 40 milioni di sterline - circa 50 milioni di euro. Una bella sommetta.

Ronnie sosteneva di essere riuscito a intascarne solo una piccola parte, meno di 150mila sterline (pur sempre 3 milioni di euro in soldi di oggi): «In tre anni li avevo completamente sperperati», ricordava nella sua autobiografia, e sembrava orgoglioso anche dello sperpero. Fu catturato e chiuso in prigione, a Londra, nello stesso carcere di Oscar Wilde (e, in epoca più recente, di Julian Assange).

Cogliendo il proverbiale attimo fuggente, evase dalla tetra galera. In Brasile diede un'intervista al Daily Express, non sospettando che il giornalista si sarebbe portato dietro gli agenti di Scotland Yard, che lo riarrestarono: ma il governo brasiliano non concesse l'estradizione, perché Biggs aveva avuto un figlio da una giovane brasiliana e poteva quindi pretendere di restare vicino alla sua nuova famiglia. Si rifece i lineamenti con la chirurgia estetica.

Finiti i proventi della rapina al treno, visse del proprio nome, dando interviste, scrivendo le sue memorie (Odd Man Out), collaborando con i film e telefilm sulla "Great Train Robbery". Poi nel 2001, vecchio e malato, rientrò volontariamente in patria per farsi curare. Lo curarono, ma in carcere, a dispetto dell'età. Il ministro della Giustizia (all'epoca il laburista Jack Straw) gli rifiutò più volte il rilascio per ragioni di salute e d'età, affermando che poteva ancora "intraprendere attività criminali".

È uscito di prigione solo nel 2009, malato di polmonite, in sedia a rotelle, incapacitato a parlare. Ma non a sorridere a divertirsi, ancora un poco, andando allo stadio a vedere Scozia-Brasile e pubblicando una versione aggiornata della sua autobiografia. Ha fatto in tempo a presenziare alle celebrazioni, come altro definirle, per il cinquantesimo anniversario della rapina: un diluvio di interviste, libri, documentari, fino al film televisivo in due puntate che la Bbc ha appunto cominciato a mandare in onda ieri sera.

Per Natale si può perfino comprare un gioco di società a quiz in cui i concorrenti si sfidano a rispondere a tutte le domande possibili sulla "grande rapina al treno", da quale famoso calciatore cenò con Biggs a Rio de Janeiro (Bobby Moore, il capitano dell'Inghilterra che vinse i Mondiali nel 1966) a dove si rifece il viso (una clinica di Parigi).

Viveva in un ospizio, ma di lusso, con figli, parenti e amici sempre vicini. In fondo aveva pagato i frutti della "rapina del secolo" con solo qualche anno di prigione, restando latitante a fare la bella vita in Brasile per tre decenni. Era un rapinatore, ma apparteneva a un mondo criminale che non c'è più. Quello che esiste adesso fa molta più paura. Anche per questo verrà sempre ricordato come una "simpatica canaglia".

 

article A FD x article A C F x article A C x article ED E E x article EA x article A D E x article A C B x article A C x article A C x

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO