
DOSSIER E RICATTI: L’FBI DI EDGAR HOOVER HA TENUTO PER LE PALLE IL POTERE NEGLI STATI UNITI - NON C’ERA PECCATO, VIZIO, O SCOPATA CHE HOOVER NON SPIASSE E SAPESSE E CHE NON USASSE PER RICATTARE - BARBARA COSTA: “IL PRESIDENTE TRUMAN NON DOVEVA FORSE LA SUA FORTUNA POLITICA AL SUO PROTETTORE, UN CERTO TOM PENDERGAST, SIGNOROTTO DEM, PAPPA E CICCIA COI MAFIOSI? E ADLAI STEVENSON, PER 2 VOLTE CANDIDATO ALLA CASA BIANCA CONTRO EISENHOWER, NON ERA CONOSCIUTO NEL GIRO DEGLI OMOSESSUALI COME ADELINE? C’È SOLO UN SETTORE DI POTENTI CHE HOOVER NON HA DISTURBATO PIÙ DI TANTO: LA MAFIA. PERCHÉ? PERCHÉ LA MAFIA SAPEVA CHE HOOVER ERA UN OMOSESSUALE, E CHE GLI PIACEVA TRAVESTIRSI DA DONNA, E FARE ORGE CON GLI ESCORT MINORENNI RACCATTATI NEI LOCALI CONTROLLATI DAI MAFIOSI”
Barbara Costa per Dagospia
anthony summers biografia di hoover
Il 2 maggio 1972 è stata festa grande alla Casa Bianca: nella notte era morto J. Edgar Hoover, il temutissimo direttore FBI, e anche detto “rompicaz*o” da Richard Nixon presidente in carica. Appena sa del decesso Nixon ordina immediata perquisizione dell’ufficio di Hoover: vuole assicurarsi il dossier segreto che Hoover teneva, su di lui, e fregarsi pure i dossier di Hoover su senatori e deputati.
Ma Nixon non trova niente. Né in sede FBI, né in casa, di Hoover. I dossier sono già finiti nei trita-carte di Helen Gandy, segretaria fidatissima di Hoover, e sua complice. E altra roba sta al sicuro a casa di Clyde Tolson, il vice di Hoover, e suo amante di una vita.
Fino a che Hoover è stato a capo di una FBI rifondata a suo volere, ha aperto e rimpolpato dossier su ogni politico, e star, e potente e famoso che fosse. Non c’era peccato, vizio, o sc*pata, peggio se non etero, ed extraconiugale, che Hoover non spiasse e sapesse. E che non usasse per ricattare. Il presidente Truman non doveva forse la sua fortuna politica al suo protettore, un certo Tom Pendergast, signorotto dem, pappa e ciccia coi mafiosi?
madeleine brown figlio steven e lyndon johnson
E Adlai Stevenson, per 2 volte candidato alla Casa Bianca contro Eisenhower, non era conosciuto nel giro degli omosessuali come Adeline? E allo stesso Eisenhower, non gli prende il primo infarto quando sa che Hoover monitora ogni incontro di lui con la sua amante Kay Summersby?
C’è solo un settore di potenti che Hoover non ha disturbato più di tanto: la mafia. Perché? Perché la mafia sapeva che Hoover era un omosessuale, e che gli piaceva travestirsi da donna, e fare orge con gli escort minorenni raccattati nei locali controllati dai mafiosi. La mafia sa che Hoover guarda porno. Dove, quando e con chi. Sa che fa servizietti omo. È tutto in foto. Tante foto. Che possono girare.
E indovinate un po’ chi oltre la mafia sapeva della sessualità omo di Hoover? I Kennedy. Hoover ci ha provato, a ricattare Kennedy presidente passando al fratello ministro scampoli dei suoi dossier su papà Joseph Kennedy e i suoi affari clandestini ai tempi del proibizionismo (come se i figli non li sapessero…! Ma non è stato proprio papà Kennedy, quando comandava a Hollywood, a fornire a Hoover attrici che ne fugassero le dicerie omo?).
E sopra gli altri i dossier ultra peccaminosi di John, con le donne, e di Robert, con le donne. La verità sta qui: Hoover, con i Kennedy, è la sola volta che ha paura di perdere il suo potere. John Kennedy è stato l’unico presidente che ha tolto a Hoover concreta autonomia. JFK mette il 65enne Hoover sotto un capo, il 35enne fratello ministro della giustizia. E Robert Kennedy ha sempre trattato Hoover con quella falsa accondiscendenza che si dà a un rincitrullito.
Ai Kennedy gli importava zero dei dossier di Hoover, e dei ricatti di Hoover. Loro avevano tra le mani le prove dei vizietti di Hoover. Tu mi minacci perché oltre mia moglie mi sc*po Marilyn Monroe e tutte quelle che mi pare e che mi vogliono? Guarda un po’ come ti rispondo io, con le foto dove ti fai inchiappettare dai p*ttanelli, in auto, come pure in certi hotel di New York. I Kennedy hanno il loro dossier, su Hoover, con le foto di Hoover in calze di pizzo e tacchi a spillo, e boa di struzzo, e truccato e parruccato, nome "d’arte" Mary.
Non si sa se Hoover c’entri qualcosa con l’assassinio di JFK (e con l’assassinio di RFK). Hoover tra sé avrà gongolato. Per il suo posto a capo FBI ritornato intoccabile. Morto John F. Kennedy, Lyndon Johnson firma lesto l’ordine esecutivo 10682 che fa restare Hoover a capo dell’FBI indisturbato, e a tempo indefinito. Come mai? Che sapeva, Hoover, su Johnson?
Questo: che era arrivato, in politica, grazie a brogli e a bustarelle. Che la sua amante era la stessa da 20 anni, nome Madeleine Brown, texana, con cui c’aveva un figlio, Steven. E Nixon, quando dopo Johnson diventa presidente, che ci fa, con Hoover? Se lo tiene stretto e se lo coccola, e gli concede un bello aumento di stipendio. Hoover sapeva come e quanto Nixon aveva mentito e brigato, quand’era vicepresidente di Eisenhower.
E sapeva che l’amante di Nixon era la cinese Marianna Liu, di Hong Kong, sospetta agente di Pechino, e entrata negli USA per intercessione di Nixon. Questa Liu stava pure al ballo inaugurale. Di Nixon. Con Nixon. Ci sono chiare foto. E meno male che Hoover muore un anno prima che scoppia lo scandalo Watergate.
hoover e charlton heston
j edgar hoover
j edgar hoover (1)
nixon e hoover
hoover time 1975
hoover e i fratelli kennedy alla casa bianca
hoover e il suo amante clyde tolson 1964
hoover assassinio jfk national enquirer
hoover e lyndon johnson
hoover e il suo amante clyde tolson 2
hoover e lyndon johnson 1964
hoover e eisenhower 1955
lyndon johnson studio ovale
autobiografia di madeline brown l amante di johnson
hoover e il suo amante clyde tolson
hoover assassinio jfk national enquirer (1)
hoover e robert kennedy
hoover con le fans
hoover herald tribune 1937
hoover e il suo amante clyde tolson (1)
hoover party (1)
hoover e john kennedy 1962
morte di hoover
hoover life 1971
morte di hoover press telegram
hoover ph life
hoover maschera topolino
jfk hoover rfk casa bianca ph fineartamerica
richard nixon e lyndon johnson
hoover e il suo amante clyde tolson
hoover davanti alla sua casa a washington
helen gandy
hoover party con charlton heston