usura

DOVE NON ARRIVA LO STATO, C’È LA MAFIA – LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA OFFRE SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE IN CRISI PER LA PANDEMIA: NEL 2020 IL COMITATO DI SOLIDARIETÀ PER LE VITTIME DELL'ESTORSIONE E DELL'USURA HA EROGATO OLTRE 19 MILIONI DI EURO. IN TESTA ALLE REGIONI CHE HANNO AVUTO PIÙ SOSTEGNO CI SONO CAMPANIA, PUGLIA E VENETO – IL PREFETTO ANNAPAOLA PORZIO: “I NOSTRI SENSORI SUL TERRITORIO CI MANDANO NOTIZIE PREOCCUPANTI…”

Da "www.lastampa.it"

 

usuraio 

Ammonta a 19 milioni 462mila euro la cifra finora erogata quest'anno dal Comitato di solidarietà per le vittime del'estorsione e dell'usura attraverso lo specifico Fondo. Lo ha detto il prefetto Annapaola Porzio, a capo dell'ufficio del Commissario straordinario per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, illustrando la Relazione annuale, appuntamento che il caso vuole coincida con il suo ultimo giorno di responsabilità dell'ufficio.

 

UNO DEI LIBRI CONTABILI DELL USURA DEI CASAMONICA

L'ultima erogazione è stata decisa nella riunione di oggi del Comitato di solidarietà per le vittime di estorsione ed usura, che in questo 2020 si è riunito 33 volte, in sostanza con cadenza settimanale e, a partire dal mese di marzo e quindi in periodo di lockdown, in modalità online. Quasi 1600 le posizioni esaminate, cui è seguita la deliberazione di concessione di appunto quasi 19,5 milioni di euro tra elargizioni, predominanti, e mutui. Campania, Puglia e Veneto le regioni che hanno avuto più sostegno.

 

 USURA

Nella relazione annuale è evidenziato che nonostante i notevoli passi in avanti nelle denunce del pizzo e delle intimidazioni, anche in zone calde del Paese per presenza della criminalità organizzata, «ci sono aree del nostro Paese dove questi fenomeni, ben presenti e radicati, non sono riconosciuti come tali dalla popolazione.

 

Su questo occorre fare un lavoro ancora più intenso, in stretta collaborazione anche con gli Enti locali e le Regioni, affinché si sviluppino quei comportamenti responsabili e di militanza della legalità che portano da un lato alla denuncia e, conseguentemente alla istanza al Fondo di solidarietà, dall'altro alla formazione di enti associativi antiracket e antiusura, che sono un presidio fondamentale al fianco dello Stato e delle vittime».

USURA

 

Per Porzio «si tratta di superare definitivamente gli sguardi beffardi di quanti spesso sembrano dire "noi siamo ancora qua", dando maggiore impulso alle attività delle prefetture, che sul territorio, con l'ausilio specialistico dei Nuclei di Valutazione, curano le istruttorie finalizzate all'esame per la concessione dei benefici economici da parte del Comitato di solidarietà.

 

L'esperienza insegna che una denuncia, una costituzione di parte civile, la fondazione di un'Associazione antiracket e/o antiusura, l'apertura di uno sportello "di ascolto", di una biblioteca, la costruzione di un parco per i ragazzi, possono riportare alla "normalita” e alla prima uscita di sicurezza dall'asfissiante controllo delle consorterie criminali, in zone dove insistono emarginazione e degrado»

USURA STROZZINO

 

 Comportamenti esemplari «non possono essere ignorati», anzi «rappresentano segnali positivi di speranza per tutti, dando corpo ad una forte e decisa volontà di ribellarsi ai soprusi e all'indifferenza. Non è più tempo solo di memoria celebrativa e commemorativa: ci sono troppi settori della società civile che, non denunciando sono, nei fatti, contigui ed assuefatti ai quotidiani comportamenti di sopraffazione, di corruzione e di intimidazione.

 

In questo contesto, anche la costituzione di parte civile in processi particolarmente significativi per il territorio assume una maggiore pregnanza per il valore della testimonianza e per il significato simbolico di grande efficacia. Con questo intento mi sono costituita parte civile nei processi "Stella Cadente" a Caltanissetta e "Octopus" a Palermo».

 

USURA

La struttura commissariale, con i suoi addetti, unitamente al Comitato di solidarietà, con tutti i suoi componenti, rappresentanti di diversi ministeri, delle categorie produttive, designati dal Cnel, e da esponenti delle Associazioni in difesa delle vittime, iscritte negli Albi prefettizi, «hanno continuato a garantire, anche nei mesi di quest'anno così difficile, la vita di una rete solidale, impegnata attivamente in favore di un'economia sana, nell'ambito di una costante, fattiva e leale cooperazione tra cittadini, istituzioni, enti associativi, organismi professionali, forze di polizia, magistratura, secondo principi di sussidiarietà e adeguatezza.

 

USURA STROZZINO

Con questa chiave di comportamento, non negando o sottovalutando la natura e il condizionamento mafioso, ma contrastandolo con impegno, fantasia e intelligenza, oltre che con gli strumenti della solidarietà, possiamo pensare ad un futuro meno fosco. Il "modello solidarietà", offerto dalle Leggi n. 108/1996 e n. 44/1999, può essere uno di questi strumenti e abbiamo il dovere di potenziarlo per renderlo, quindi, sempre più forte e risolutivo».

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...