
E’ FINITO UN CICLO - TRE TOP MANAGER INGLESI HANNO DETTO ADDIO ALLE MESTRUAZIONI GRAZIE ALLA TERAPIA ORMONALE - MA IL PREZZO DA PAGARE PER NON PERDERE MAI UN MEETING POTREBBE ESSERE ALTO, CON PROBLEMI CARDIACI, OSTEOPOROSI E PERDITA DELLA FERTILITA'
Jill Foster per http://www.dailymail.co.uk/
Tre top manager inglesi hanno deciso che la loro carriera non poteva essere ostacolata dai sintomi del ciclo mestruale. Alanna Allen ha 29 anni e lavora come colorista presso un’importante ditta di prodotti per capelli, Morgan Spicer, 27 anni, è graphic designer mentre Laura Zito, 29 è manager di un’importante clinica privata di Londra.
Tutte e tre si trovano a lavorare in ambienti maschilisti e altamente competitivi e, sostengono, non possono nemmeno immaginare di bucare una conferenza o un incontro con i clienti a causa di nausea, crampi addominali e conati di vomito legati all’avvento delle mestruazioni.
Un’indagine condotta in Inghilterra, per citare qualche dato, ha rivelato che sono circa 17 milioni i giorni di malattia presi ogni anno dalle donne a causa dei dolori mestruali, e un terzo del campione dice di fermarsi anche per quattro o più giorni consecutivi. Ma anche chi riesce a continuate a lavorare, dice l’analisi, vede la propria produttività visibilmente ridotta.
Per eliminare il problema alla radice ci sono varie forme di terapie ormonali che possono fermare completamente il ciclo mestruale, anche se gli effetti possono cambiare da persona a persona. Queste vanno dalla pillola contraccettiva presa in maniera continuativa, alle iniezioni Depo-Provera di progesterone, al progesterone semplice preso in pillole fino a impianti contraccettivi come la spirale con ormoni. Ma allora perché non lo fa tutto il mondo?
La dottoressa Shazia Malik, ostetricia e ginecologa, afferma che non c’è alcuna ragione per cui il flusso non possa essere fermato definitivamente, come non c’è nessun motivo medico per cui una donna dovrebbe effettuare la settimana di sospensione della pillola, a meno che qualcuna non reagisca poi con perdite improvvise fuori dal ciclo.
“Il rischio riguarda per lo più gli effetti a lungo termine - spiega Malik - e riguarda il rischio di non tornare più fertili, di contrarre il cancro, problemi al cuore o alle ossa come l’osteoporosi”. Ma ciò non basta a fermare l’esercito delle donne in carriera e di chi, come Laura Zito, risponde a questi avvertimenti dicendo che “Per me, il beneficio di non avere il ciclo tutti i mesi sovrasta di gran lunga tutti i possibili svantaggi che ne possono derivare”.
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