insegnante alunna pescara lesbo

"ERA UNA MAMMA, NON UN’AMANTE" - UNA STUDENTESSA MINORENNE DI PESCARA RACCONTA DEL SUO RAPPORTO CON LA PROFESSORESSA 55ENNE CON CUI HA AVUTO UN RAPPORTO SESSUALE QUANDO AVEVA 14 ANNI. ORA L'INSEGNANTE E' ACCUSATA DI "ATTI SESSUALI CON LA VITTIMA, SFRUTTANDO IL SUO RUOLO DI POTERE" - "LA VEDEVO COME PUNTO DI RIFERIMENTO. NON ERA MIA INTENZIONE FARE ALTRO. DOPO CHE RACCONTAI DEL NOSTRO RAPPORTO ALLA MIA PSICOLOGA, LA PROF MI CHIESE DI CANCELLARE LE CHAT TRA NOI DUE..."

Estratto dell’articolo di Giovanni Sgardi per www.ilmessaggero.it

 

VIOLENZA SESSUALE SU MINORE

«Una mamma, non un’amante». Questo era, per la studentessa di 14 anni, la prof di fisica con cui ha avuto una relazione. Un rapporto disallineato: la minore in difficoltà di crescita, confusa, affascinata e al tempo stesso intimorita dalla docente. La donna, 55 anni, volitiva, forte della sua autorità, capace di insinuarsi nelle criticità sentimentali della ragazzina.

 

Per questo la Procura di Pescara ha formulato il reato di atti sessuali, sospendendo per un anno l’insegnante, in servizio in un istituto superiore del capoluogo adriatico. Istituto dove la preside non vuol commentare la vicenda: «Aspettiamo che la giustizia faccia il suo corso». Mentre la prof si è avvalsa della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio di garanzia.

 

violenza sessuale

No, non era - e non poteva essere - una liaison alla pari. Lo spiega chiaramente la ragazzina in apertura del verbale agli atti dell’inchiesta: «La professoressa mi piaceva tanto come persona, ma nel senso che la vedevo come punto di riferimento. Nel senso di amicizia, non era mia intenzione fare altro insomma». Ma la professoressa fa pressing, scrive alla minore «raccontandomi pure i fatti suoi».

 

La studentessa capisce che quelli sono “atteggiamenti un po’ particolari”, come chiamarla “piccola”, “amore”, “tesoro”. «Evidentemente - ho pensato - per lei sono come una figlia e ci sta che una mamma ti chiami così». Ma non era senso materno. Infatti, la prof alza il tiro e incalza “sei bona”. «Pensavo che fosse per ridere - si legge ancora nell’atto giudiziario -. E pure io glielo dicevo, anche perché lei è davvero una bella donna».

violenza sessuale

 

Dalle parole della 14enne, sottolinea il magistrato nel provvedimento di sospensione: «Si evincono anche la confusione e le incertezze che tale condotte suscitavano in lei». «Ovviamente - mette a verbale la ragazzina - io manco potevo andarle a chiedere: “ma tu mica ci stai provando con me” perché è veramente imbarazzante come cosa».

 

Tra equivoci, sotterfugi, doppi sensi, avance, nasce un rapporto fatto inizialmente di abbracci, carezze, baci più o meno casti. A San Valentino la docente regala all’allieva un profumo costoso, a Natale un paio di calze morbide. La studentessa ricambia con un paio di braccialetti.

 

Nell’aprile del 2023 le due fanno sesso in casa dell’insegnante. Nella relazione, l’adulta si comporta come adolescente innamorata: «Quanto ti voglio bene - le scrive su whatsapp - quanto sei bella, ti sta bene quella maglietta». […]

 

violenza sessuale su minore 5

Tra liti e scenate di gelosia della donna, la passione lascia ben presto il posto a una gelata sentimentale. La minore racconta di aver iniziato ad andare dalla psicologa (che poi denuncerà la prof) per via dello stress con lo studio, ma anche per quello che le stava capitando. In una seduta accenna al rapporto con l’insegnante che, dopo esserne venuta a conoscenza, le chiede di cancellare tutte le chat in cui si accenna alla loro relazione.  […]

violenza sessuale su minore 4

 

E’ vero, non c’è mai stata violenza da parte della prof. «La studentessa dice - recita il verbale - di non averla sentita come una molestia e ritiene di essere stata consenziente». Ma per il giudice Francesco Marino, che ha firmato l’atto di sospensione, questo ha poca importanza: «Per la configurazione del reato non è necessaria l’adozione di condotte costrittive o induttive, peraltro escluse dalla narrazione della ragazza, essendo sufficiente il mero compimento di atti sessuali con persona infrasedicenne da parte di chi si trovi in una situazione personale caratterizzata da una posizione di “potere” nei confronti del minore». […]

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…