eitan nonno

FATE PRESTO, STANNO PLAGIANDO EITAN - NUOVE ACCUSE AL NONNO CHE HA SEQUESTRATO IL PICCOLO SOPRAVVISSUTO ALLA TRAGEDIA DEL MOTTARONE: SECONDO LO ZIO PATERNO CHE L’HA VISTO A TEL AVIV, SI NOTANO “CHIARI SEGNI DI ISTIGAZIONE E DI LAVAGGIO DEL CERVELLO” - IL NONNO SHMUEL PELEG, CHE L’HA SEQUESTRATO IN ITALIA, È UN EX 007 DEL MOSSAD ED È RIUSCITO A RAPIRLO GRAZIE A UN’AZIONE MILITARE CON APPOGGI NEL NOSTRO PAESE...

Cristiana Mangani per “Il Messaggero

 

SHMUEL PELEG EITAN

Da una parte il nonno paterno e la sua famiglia, dall'altra i parenti della mamma. Una guerra familiare che difficilmente troverà una soluzione pacifica. La storia del piccolo Eitan Biran, unico sopravvissuto della tragedia del Mottarone, sembra complicarsi ogni giorno di più.

 

Il bambino che ha sei anni e fatica ancora a muoversi per i postumi dell'incidente, ieri ha incontrato lo zio paterno, Hagai Biran. «Anche se Eitan appare in condizioni fisiche buone, è preoccupante notare nel piccolo chiari segni di istigazione e di lavaggio del cervello - è l'allarme lanciato dal parente che lo ha visitato nella casa del nonno Shmuel Peleg a Petah Tikva, a pochi chilometri da Tel Aviv -. Lo stanno plagiando, il suo ritorno in Italia appare più urgente che mai», ha affermato.

 

Shmuel Peleg, nonno di Eitan Biran,

Per gli zii, Eitan ha parlato usando frasi fuori dal contesto e messaggi che - a loro dire - gli sono stati inculcati perché istigato. «Si tratta di un danno vero e proprio», hanno spiegato gli avvocati della famiglia Biran in Israele, Shmuel Moran e Avi Chini -. Contrariamente alla famiglia dei rapitori che riferiscono in tempo reale della vita del minore come se partecipasse a un reality, noi e la famiglia Biran pensiamo che in questo momento la cosa più opportuna e necessaria sia di proteggere la privacy e l'intimità di Eitan».

 

nonno eitan

LA STRATEGIA

L'intervento dei legali e della famiglia Biran è seguito a una nota che era stata diffusa da Gadi Solomon, portavoce della famiglia Peleg in Israele, nella quale si dava notizia della visita.

 

«Questa mattina - ha detto Solomon - Hagai e sua moglie hanno visitato il piccolo nella casa di Shmuel Peleg. I due sono stati con Eitan in privato e hanno giocato con lui un po' più di un'ora. Durante la visita è stato proposto loro di telefonare ad Aya in Italia o ai genitori di Amit (che vivono in Israele, ndr) ma loro hanno preferito non gravare oltre Eitan».

 

SHMUEL PELEG NONNO EITAN

Il nonno materno, dunque, non sembra proprio voler mollare. E mostra una strategia molto accurata: ha aperto la porta della sua casa a chiunque - della famiglia e dell'ambasciata italiana -, volesse vedere il piccolo. E poi, ha fatto dare dal portavoce un puntuale resoconto delle visite alla stampa, con la precisa volontà di mostrare quanto il nipote stia bene e quanto sia contento di rimanere con i parenti della mamma.

 

Chiunque lo ha visto, infatti, ammette che Eitan non ha la percezione di essere stato sequestrato. Nonostante abbia espresso il desiderio di rivedere la zia Aya, alla quale i giudici italiani hanno affidato la tutela, non sembra mostrare sofferenza.

 

SHMUEL E TAL PELEG

Una carta questa che il nonno Shmuel giocherà certamente davanti al tribunale israeliano già il 29 settembre, data fissata per la prima udienza. Quando saranno presenti anche gli zii paterni, Aya Biran e Or Nirko, in partenza per Tel Aviv.

 

EX 007 DEL MOSSAD

Del resto, chi sia Shmuel Peleg si è capito sin dal giorno del rapimento, quando per portare via il nipote dall'Italia ha messo in atto una vera e propria operazione militare. Ex generale del Mossad, il servizio segreto israeliano, ha pianificato nel dettaglio il sequestro del bambino, grazie anche a una rete di complici sui quali stanno indagando la procura di Pavia e la Polizia.

 

eitan

Gli inquirenti stanno ricostruendo la rete di appoggi su cui il nonno ha potuto contare. La Polo sulla quale hanno viaggiato è stata parcheggiata in una strada laterale quando Peleg è sceso per andare a prendere il nipote.

 

Inoltre, l'ex 007 deve essere stato ospitato da qualcuno mentre organizzava l'operazione: in Italia dal 4 settembre, ha dormito solo un paio di notti in albergo. E ieri, sul profilo Facebook di Ron, zio materno di Eitan, in un messaggio rivolto a una donna che polemizzava con lui, scriveva: «Aspetta di sapere chi ha dato un supporto e un aiuto al sequestro e starai zitta».

 

la famiglia di eitan 4

Il messaggio è stato poi cancellato. Lo zio Ron è marito di Gali, zia materna di Eitan, che vive in Israele, e che già da mesi aveva lanciato appelli per chiedere che il bambino tornasse a vivere lì.

la famiglia di eitan 3la famiglia di eitan 2LA FAMIGLIA DISTRUTTA SULLA FUNIVIAeitan unico sopravvissuto del mottaronei genitori di eitanil piccolo eitanla famiglia di eitan 1LA ZIA DI EITANeitanla famiglia di eitan 5

Ultimi Dagoreport

elly e alessandro onorato, goffredo bettini e dario franceschini, matteo renzi , ernesto maria ruffini schlein giuseppe conte

DAGOREPORT - ‘’AAA CERCASI UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE’’. IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027, ANCHE LA DUCETTA DEL NAZARENO, ELLY SCHLEIN, HA CAPITO CHE NON BASTA UN’ALLEANZA CON CONTE E FRATOIANNI PER RIMANDARE NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO IL GOVERNO MELONI. PER SPERARE DI VINCERE, OCCORRE DAR VITA A UN NUOVO ULIVO PRODIANO CAPACE DI FEDERARE LE VARIE ANIME DEI CENTROSINISTRATI, AL PARI DELLA DESTRA DOVE SI SFANCULANO DA MANE A SERA MA ALLA FINE IL COLLANTE DEL POTERE È PIÙ FORTE DELLA LORO EGOLATRIA – IL PRIMO A METTERSI IN MOTO È STATO MATTEO RENZI CHE, DA ABILISSIMO MANOVRATORE QUAL È, SI È TRASFORMATO IN UN ARIETE MEDIATICO DELL’OPPOSIZIONE – ALLA DISPERATA RICERCA DEL CENTRO PERDUTO, DOPO SALA E RUFFINI, OGGI SCENDE IN CAMPO ALESSANDRO ONORATO, ASSESSORE AL TURISMO DEL CAMPIDOGLIO, CHE MIRA A FEDERARE UNA RETE RIFORMISTA FORMATA DALLE PRINCIPALI REALTÀ CIVICHE DI CENTROSINISTRA PRESENTI IN ITALIA PER TOGLIERE L'ESKIMO A "FALCE E MART-ELLY''...

donald trump benjamin netanyahu iran israele stati uniti khamenei fordow

DAGOREPORT – COME MAI TRUMP HA PERSO LA PAZIENZA, IMPRECANDO IN DIRETTA TV, SULLE "VIOLAZIONI" DELLA TREGUA IN MEDIO ORIENTE DA PARTE DI NETANYAHU? "NON SANNO COSA CAZZO STANNO FACENDO. DOBBIAMO FAR CALMARE ISRAELE, PERCHÉ STAMATTINA SONO ANDATI IN MISSIONE"? - È EVIDENTE IL FATTO CHE IL “CESSATE IL FUOCO” CON L’IRAN NON RIENTRAVA NEI PIANI DI BIBI NETANYAHU. ANZI, IL PREMIER ISRAELIANO PUNTAVA A PORTARE A TERMINE GLI OBIETTIVI DELL’OPERAZIONE “RISING LION” (DOVE SONO FINITI 400 CHILOGRAMMI DI URANIO?), MA È STATO COSTRETTO AD ACCETTARLO DA UN TRUMP IN VENA DI PREMIO NOBEL PER LA PACE. D’ALTRO CANTO, ANCHE A TEHERAN LA TREGUA TRUMPIANA NON È STATA PRESA BENE DALL’ALA OLTRANZISTA DEI PASDARAN… – VIDEO

elly schlein gaetano manfredi giorgio gori stefano bonaccini pina picierno vincenzo de luca matteo ricci

DAGOREPORT - MENTRE ASSISTIAMO A UNO SPAVENTOSO SVALVOLAMENTO GLOBALE, IN ITALIA C’È CHI SI CHIEDE: ‘’COME SI FA A MANDARE A CASA LA SPERICOLATA ELLY SCHLEIN?’’ - ANCHE SE HA UN IMPATTO MEDIATICO PIÙ TRISTE DI UN PIATTO DI VERDURE LESSE, LA FANCIULLA COL NASO AD APRISCATOLE HA DIMOSTRATO ALTE CAPACITÀ DI TESSERE STRATEGIE DI POTERE, PRONTA A FAR FUORI IL DISSENSO DELL’ALA CATTO-DEM DEL PD - SE IL CENTRO RIFORMISTA HA LA MAGGIORANZA DEGLI ISCRITTI DEL PD, HA PERMESSO DI AVERE UN RISULTATO IMPORTANTE ALLE EUROPEE E FA VINCERE CON I SUOI CANDIDATI LE PROSSIME REGIONALI, PERCHÉ NON TIRA FUORI UN LEADER ALTERNATIVO AL SINISTRISMO FALCE & MART-ELLY? -  LIQUIDATO BONACCINI, ORMAI APPIATTITO SULLA SCHLEIN, SCARTATO DECARO PRIVO DEL CORAGGIO PER SPICCARE IL VOLO, SULLA RAMPA DI LANCIO CI SONO IL SINDACO DI NAPOLI, GAETANO MANFREDI, MA SOPRATTUTTO GIORGIO GORI. L’EUROPARLAMENTARE ED EX SINDACO DI BERGAMO È IN POSSESSO DEL FISICO DEL RUOLO PER BUCARE LO SCHERMO E IL MELONISMO PAROLAIO. A PARTE LE GELOSIE INTERNE DEI RIFORMISTI, LA BASE, CON LA GRUPPETTARA ELLY AL COMANDO, OGGI È TALMENTE RADICALIZZATA CHE RIUSCIRÀ AD INGOIARE UN EX MANAGER DI MEDIASET SULLA PRIMA POLTRONA DEL NAZARENO?

alessandro giuli

DAGOREPORT - MA COME SCEGLIE I COMPONENTI DELLE COMMISSIONI L’INFOSFERICO MINISTRO DELLA CULTURA, ALESSANDRO GIULI? I DIRETTORI DI CINQUE MUSEI STATALI (MUSEI REALI DI TORINO, GALLERIA DELL’ACCADEMIA E BARGELLO DI FIRENZE, COLOSSEO, MUSEO NAZIONALE ROMANO E MUSEO ARCHEOLOGICO DI NAPOLI) SARANNO SELEZIONATI DA UNA COMMISSIONE FORMATA DALLA STRAGRANDE MAGGIORANZA DA GIURISTI - PEGGIO CI SI SENTE SE SI PENSA CHE I TRE CANDIDATI PER CIASCUN MUSEO SCELTI DA QUESTA COMMISSIONE GIURISPRUDENZIALE SARANNO POI SOTTOPOSTI AL VAGLIO FINALE DEL LAUREANDO MINISTRO…

FLASH! – SE URBANO CAIRO NON CONFERMA MENTANA ALLA DIREZIONE DEL TGLA7 ENTRO IL PROSSIMO 30 GIUGNO, CHICCO ALZA I TACCHI E SE NE VA – IL CONTRATTO SCADE A FINE 2026 MA A LUGLIO C’E’ LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI – PARE CHE QUESTA VOLTA NON CI SIA DI MEZZO IL DIO QUATTRINO, BENSI’ QUESTIONI DI LINEA POLITICA (GIA' NEL 2004 MENTANA FU PRATICAMENTE “CACCIATO” DAL TG5 DOPO UN VIOLENTISSIMO SCAZZO CON SILVIO BERLUSCONI E I SUOI “DESIDERATA”, E FU SOSTITUITO DAL SUO VICE MIMUN…)

meloni macron merz starmer trump iran usa attacco bombardamento

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI STA SCOPRENDO CHE VUOL DIRE ESSERE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI UN PAESE CHE NON HA MAI CONTATO UN TUBO: PRIMA DI PROCEDERE AL BOMBARDAMENTO DEI SITI IRANIANI, TRUMP HA CHIAMATO IL PREMIER BRITANNICO, KEIR STARMER, E POI, AD ATTACCO IN CORSO, HA TELEFONATO AL TEDESCO MERZ. MACRON È ATTIVISSIMO COME MEDIATORE CON I PAESI ARABI: FRANCIA, REGNO UNITO E GERMANIA FANNO ASSE NEL GRUPPO "E3", CHE TIENE IL PALLINO DEI NEGOZIATI CON L'IRAN  – L’AFFONDO DI RENZI: “LA POLITICA ESTERA ITALIANA NON ESISTE, MELONI E TAJANI NON TOCCANO PALLA”. HA RAGIONE, MA VA FATTA UN’INTEGRAZIONE: L’ITALIA È IRRILEVANTE SULLO SCACCHIERE GLOBALE, INDIPENDENTEMENTE DA CHI GOVERNA...