amy webb the big tech intelligenza artificale

ROLLING IN THE DEEP (LEARNING) – LE PREVISIONI DELLA FUTUROLOGA AMY WEBB: “TRA QUALCHE DECENNIO POTREMO REGISTRARE DATI DAI NEURONI E SCAMBIARE PENSIERI SENZA PARLARE. LA CINA PUÒ FAR ALLENARE I SUOI SISTEMI DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE SU 1,3 MILIARDI DI PERSONE, MENTRE I COLOSSI USA PENSANO SOLO AL BREVE TERMINE” – “NEL 2050 USCIRÀ UN DISCO DEI ROLLING STONES, MA INCISO DA UN ROBOT”, E IL MONDO SARÀ IN MANO A NOVE COLOSSI TECNOLOGICI…

amy webb 4

Giuliano Aluffi per “la Repubblica”

 

Nel 2050 uscirà un nuovo disco dei Rolling Stones, anche se loro non ci saranno più », è la dichiarazione di Amy Webb, futurologa e docente di predizione strategica alla New York University Stern School of Business. «Succederà perché per allora avremo sviluppato un'intelligenza artificiale capace di fare tutto ciò che fa un umano, e avremo degli algoritmi in grado di replicare anche la creatività degli artisti come Jagger o Richards per comporre ed eseguire, nel loro stile, opere d' arte del tutto nuove».

amy webb 2

 

Amy Webb ha pubblicato The Big Nine (ed. PublicAffairs), saggio in cui immagina il modo in cui i nove colossi tecnologici globali - Google, Ibm, Microsoft, Amazon, Facebook e Apple per gli Usa e Alibaba, Baidu e Tencent per la Cina - cambieranno il mondo nei prossimi 50 anni.

 

amy webb the big nine

Cosa cambierà di più?

«Tra qualche decennio, con il deep learning, potremo registrare dati da ogni singolo neurone e riconoscere i pensieri: questo ci permetterà, probabilmente, di scambiare pensieri con le altre persone senza bisogno di parlare».

 

Chi vincerà nella gara verso l'Ia di tipo umano?

riconoscimento facciale cina3

«Da un lato ci sono i titani della Silicon Valley, con la loro visione commerciale e privata. Dall' altro la Cina, che foraggia la ricerca in questo settore così importante per il futuro con immensi investimenti statali e una pianificazione governativa. Oggi i colossi Usa pensano solo al breve termine: sono assillati dal mostrare i risultati agli investitori. E quindi i software di intelligenza artificiale non sono progettati per essere trasparenti o comprensibili, ma solo per vendere soluzioni, come Siri o Alexa, e non scontentare Wall Street».

 

Potrebbe essere un problema?

amy webb 5

« Questo approccio rende le menti elettroniche opache e imperscrutabili. Se ci aggiungiamo il fatto che oggi gli algoritmi più promettenti sono quelli " evolutivi", che per risolvere un problema producono milioni di soluzioni casuali e selezionano via via quelle migliori, vediamo che ricostruire il modo in cui gli algoritmi decidono è impossibile anche per i migliori esperti umani. Il rischio è la nostra perdita di controllo su qualcosa, le intelligenze artificiali, che controlleranno sempre di più il mondo».

 

facce create dall'intelligenza artificiale 14

Faccia un esempio.

« Ricercatori della Ichan School of Medicine di New York hanno condotto un test con gli algoritmi di deep learning per vedere se si può predire il cancro dai dati dei pazienti. Questo sistema, risultato incomprensibile ai medici, si è rivelato molto efficace nello scoprire molte malattie allo stadio precoce: dai tumori al fegato alla schizofrenia. Ma chi di noi affronterebbe una cura solo perché lo suggerisce un oracolo indecifrabile?».

 

E se invece a vincere la corsa verso "HAL9000" sarà la Cina?

intelligenza artificiale usa cina

«Potendo far allenare i suoi sistemi di intelligenza artificiale sui dati di ben 1,3 miliardi di cittadini, la Cina ha un vantaggio strategico enorme sugli altri Paesi. Se vincerà l' approccio cinese, gli altri Paesi potrebbero voler mettere in secondo piano la privacy dei cittadini pur di competere con la Cina».

 

Vedremo una soluzione ai due problemi che ha esposto?

intelligenza artificiale

«Nei prossimi anni bisognerà formare una coalizione internazionale per fissare degli standard globali di trasparenza sulle intelligenze artificiali. Così che si possa sempre ricostruire la logica delle decisioni prese dagli algoritmi, e che tutte le persone sul nostro pianeta possano mantenere il controllo sui loro dati sensibili».

 

Quando vedremo una vera "superintelligenza"?

amy webb 7

«Il nostro cervello, negli ultimi 50 anni di evoluzione, è salito di 15 punti nella scala del quoziente di intelligenza. Per ottenere di più dovremmo prima comprendere perfettamente come funziona il nostro cervello e poi modificarne l' architettura in un modo ereditabile dalle future generazioni.

 

Pressoché impossibile, ed eticamente spinoso. In 50 anni, invece, i computer possono diventare milioni di volte più intelligenti perché non hanno i nostri limiti biologici. Il sorpasso è inevitabile. Quando ci troveremo di fronte a una superintelligenza, sarà come quando uno scimpanzé incontra un astrofisico ».

intelligenza artificiale 3amy webb 6amy webb 1Riconoscimento facciale1intelligenza artificiale 2riconoscimento facciale ormai tecnologia avanzatissimaintelligenza artificiale 1amy webb 3

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...