coronavirus negozi di abbigliamento

RIAPRIRE SÌ, MA COME? – COME SARÀ POSSIBILE FARE SHOPPING CON IL CORONAVIRUS? È IMPOSSIBILE SANIFICARE UN CAPO DOPO OGNI PROVA (IL VESTITO NON SAREBBE PIÙ NUOVO) – E QUINDI? DOPO OGNI MISURAZIONE IL NEGOZIANTE DOVREBBE ARIEGGIARE PER 8 ORE IL CAPO IN QUESTIONE, COSÌ DA PERMETTERE A EVENTUALI TRACCE DEL VIRUS DI ANDARSENE – LE IPOTESI AL VAGLIO

 

 

 

Rosario Dimito per “il Messaggero”

 

coronavirus bar di hong kong

Negozi di abbigliamento, bar, ristoranti. Per risollevare il pil, il governo punta sulla ripresa graduale e in sicurezza di questi consumi. Tra il 18 maggio e l'1 giugno dovrebbe toccare ai 115 mila punti vendita di abiti e vestiti per donne e uomini, qualche settimana dopo, ai 300 mila esercizi della ristorazione, questi ultimi in una situazione di allarme rosso perché a giugno, stimano di registrare 34 miliardi di perdite su un giro di affari di 90 miliardi, mettendo a rischio 300 mila addetti su 1,2 milioni a seguito della chiusura di 50 mila attività.

VITTORIO COLAO

 

Per questo c'è un gran fermento tra task force di Colao, Comitato tecnico scientifico e Inail, per confezionare percorsi di sicurezza per aggirare i pericoli di contagio da blindare in specifici protocolli. Qualche protocollo è pronto, qualcun altro in cantiere, le discussioni a vari livelli si stanno intensificando e anche ieri negli organi tecnici di scienziati e dell'istituto nazionale contro gli infortuni si sarebbero esaminate molte opzioni.

 

Oggi pomeriggio torna a riunirsi il gruppo di esperti di Colao per dare esecuzione alle indicazioni del premier Giuseppe Conte che, oltre a riavviare da lunedì 4 edilizia, manifatture e commercio all'ingrosso, ha anticipato le prossime mosse. Questi esperti da parte loro faranno le valutazioni operative mentre gli altri gruppi più legate alla sicurezza.

flusso aria condizionata ristorante coronavirus cina

 

PRENOTAZIONI CON UNA APP

«Il personale, prima dell'accesso al luogo di lavoro si sottoporrà al controllo della temperatura corporea. Ciò al fine di evitare preventivamente il diffondersi del virus nell'ambiente di lavoro, e, nel caso in cui venga riscontrato un contagio, per riuscire a tracciare i contatti avuti dalla persona infetta e poter efficacemente predisporre le misure di prevenzione. Se tale temperatura risulterà superiore ai 37,5°, non sarà consentito l'accesso ai luoghi di lavoro», si legge nella bozza di protocollo confezionata dalla Fipe e Confcommercio, con l'ausilio di un virologo dello Spallanzani collegato ed anche da Fiepet Confesercenti, a nome dell'universo delle imprese dei pubblici esercizi italiani. «Auspichiamo che il governo ripensi alla data di apertura, anticipandola al 18 maggio», dichiara Roberto Calugi, dg della Fipe.

fare i rider durante l'emergenza coronavirus 7

 

Per questi esercizi la bozza di protocollo sul tavolo prevede tra l'altro, ove possibile, una separazione degli accessi di entrata e di uscita; sistemi di prenotazione telefonica e digitale; all'ingresso dispenser con gel igienizzanti per la pulizia delle mani dei clienti; indisponibilità dell'uso del guardaroba; bagni dei clienti dotati di prodotti igienizzanti, evitando assembramenti nell'accesso.

uffici fase 2

 

Inoltre si consiglia l'adozione di menu digitali su dispositivi dei clienti o, in alternativa, si igienizzano i menu dopo ogni uso; mascherine e distanziamenti dei camerieri e tra tavoli, con separazioni (plexiglass) tra commensali su richiesta volontaria, piatti, bicchieri, posate e simili sono lavati in lavastoviglie a temperatura adeguata, in modo che possano essere disinfettati, tovaglie, tovaglioli e altri tessuti per la tavola devono essere messi in specifici sacchi per la lavanderia e il lavaggio deve assicurare la rimozione di agenti patogeni. Per i bar contingentamento degli ingressi; separazione degli accessi; dispenser con gel igienizzanti; no ad appendiabiti comuni; nel servizio al banco distanziamento di un metro; mascherine in dotazione al personale, barriere in plexiglas nelle zone dove vi è una maggiore interazione con il pubblico (es. in prossimità delle casse).

negozio di bambini a roma

 

Rispetto alla riapertura dei negozi di abbigliamento prevista per il 14 maggio, si consideri che dal 14 aprile sono aperte le boutique per bambini le cui accortezze sono la sanificazione degli ambienti con prodotti al 70% di etananolo, distanziamenti di una persona in 40 metri quadri, mascherina, dispenser ed è possibile misurare i capi ai bimbi mentre è affidata alla discrezionalità del negoziante la cura e la messa in sicurezza del vestito secondo le buone prassi.

 

fare i rider durante l'emergenza coronavirus 4

Tra queste prassi, gli organi scientifici e tecnici, allo scopo di aumentare la prevenzione, specie per la misurazione di abiti e vestiti di uomini e donne, stanno valutando di integrare il protocollo del 24 aprile, firmato dalle associazioni non food. Siccome non è possibile la sanificazione dei capi dopo ogni prova fatta da un cliente perché non è stato individuato un prodotto ad hoc e perché comunque la purificazione dal virus farebbe sì che il vestito non sarebbe più nuovo, sarebbe spuntata una ipotesi. Secondo gli scienziati il virus smette di essere attivo dopo 8 ore di permanenza su un corpo inanimato come un abito: si potrebbe consigliare il negoziante di far arieggiare il capo subito dopo la misurazione da parte di un cliente e prima che lo possa indossare un altro. Ma è solo una ipotesi che piace poco ai diretti interessati.

negozio di bambini riapre a roma

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO