
SIAMO A GIUGNO E GALLIPOLI È GIA’ UNA GIUNGLA: TURISTI ACCERCHIATI E RAPINATI DA BABY GANG ARMATA DI CATENE E BOTTIGLIE - INDIVIDUATI I COMPONENTI DELLA BANDA CHE HA TERRORIZZATO LA LOCALITA' PUGLIESE: TUTTI GIOVANISSIMI E ORIGINARI DELLA TOSCANA. A FINIRE NEL MIRINO DEI RAPINATORI GRUPPETTI DI PERSONE IN VACANZA APPENA USCITI DAI LOCALI. NELL’ULTIMO WEEKEND ALMENO QUATTRO I COLPI. IL SINDACO: “SAREMO INFLESSIBILI, GALLIPOLI DEVE RESTARE UN LUOGO SICURO PER TUTTI”
Francesco Oliva per bari.repubblica.it - Estratti
(...) La zona, maggiormente interessata da fenomeni di microcriminalità, è sempre la stessa: Baia Verde, cuore pulsante della movida estiva a Gallipoli.
Da giorni, tra i locali e le discoteche, viene segnalata una baby gang che avvicina, minaccia e, a volte, rapina gruppi di turisti in uscita dalle discoteche. Notte fonda, poca gente, area franca dove le forze dell’ordine, per ovvi motivi, non possono garantire un presidio fisso. I componenti di questa banda di ragazzi sarebbero a loro volta turisti. Età media molto bassa. Non oltre i 25 anni. Agiscono sicuri di rimanere impuniti come effettivamente sta accadendo. A farne le spese, però, sono i turisti e, ancora una volta, l’immagine della città di Gallipoli. “Non so i fatti, quindi non mi pronuncio” commenta il sindaco Stefano Minerva - vedremo nei prossimi giorni”.
Le tecniche di azione di questi delinquenti sono ormai consolidate. La banda adocchia le comitive. Poi il pretesto: “Hai una sigaretta?” oppure “Mi dici l’orario?”. A quel punto, cinque/sei giovani accerchiano e infine attaccano.
Nella notte di domenica 22 giugno, diversi gruppi di turisti sono stati aggrediti appena usciti dai locali del lungomare. Nel buio e dove è più facile muoversi per la mancanza di forze dell’ordine. Almeno quattro gli episodi avvenuti in rapida successione: in due casi, le vittime sono turisti arrivati a Gallipoli da Palermo e dalla Campania. Gli aggressori erano armati di bottiglie e catene e hanno cercato di rapinare i giovani di cellulari, portafogli e oggetti personali. I componenti della gang sono arrivati tutti da Grosseto, in Toscana.
Le indagini, condotte dagli agenti del commissariato di Gallipoli, sono state tanto veloci quanto risolutive. E grazie alle dichiarazioni delle vittime e alla visione delle telecamere di videosorveglianza, la polizia ha chiuso il cerchio.
“La nostra è una città che vive di turismo e accoglie ogni anno migliaia di persone con il sorriso, la cultura e il rispetto - commenta il sindaco Stefano Minerva - ma il rispetto deve valere in entrambe le direzioni. Non possiamo permettere che qualcuno arrivi e pensi di potersi comportare come vuole, danneggiando la serenità di chi vive e visita Gallipoli. Su questo saremo inflessibili. Nessuno deve sentirsi in pericolo mentre passeggia, esce da una discoteca o si gode il mare. Gallipoli è e deve restare un luogo sicuro per tutti”.