matteo renzi carlo nordio -

LA GIUSTIZIA PER GLI ITALIANI PUO’ ATTENDERE: LA PRIORITA’ DEL MINISTRO NORDIO E’ INDAGARE SULLE VIOLAZIONI CHE I PM DI FIRENZE AVREBBERO COMPIUTO CONTRO RENZI NELL’INCHIESTA SULLA FONDAZIONE OPEN – TUTTO E’ LEGATO AI VARI SEQUESTRI OPERATI DAI PM NELL’AMBITO DELL’INDAGINE: TRA I DESTINATARI C’ERA ANCHE MARCO CARRAI CHE HA INGAGGIATO UN BRACCIO DI FERRO CON LA PROCURA DI FIRENZE CON TRE RICORSI IN CASSAZIONE – LA SUPREMA CORTE, ALLA FINE, HA DICHIARATO ILLEGITTIMO IL SEQUESTRO SUBITO DA CARRAI ORDINANDO AI PM DI RESTITUIRE IL MATERIALE SENZA TRATTENERNE COPIA. NEL FRATTEMPO ALLA PROCURA DI FIRENZE ERA ARRIVATA RICHIESTA DEL COPASIR, CHE VOLEVA ACQUISIRE GLI ATTI…

CARLO NORDIO

Da https://www.ilfattoquotidiano.it

 

Matteo Renzi chiama, Carlo Nordio risponde. E ordina un’indagine conoscitiva, che “avrà assoluta priorità“, sull’operato dei pm di Firenze titolari dell’inchiesta sulla Open, che vede indagati il leader d’Italia viva ma anche gli ex ministri Luca Lotti e Maria Elena Boschi, l’avvocato Alberto Bianchi (ex presidente della Open) e l’imprenditore Marco Carrai. È un asse annunciato quello tra Renzi e il ministro della Giustizia di Fratelli d’Italia. Un’intesa che trova il suo esordio pubblico in Senato, durante il Question Time.

 

Marco Carrai con Matteo Renzi

Il leader d’Italia viva aveva annunciato l’intenzione di sottoporre al ministro una vicenda relativa all’inchiesta che lo vede imputato, in udienza preliminare, con l’accusa di finanziamento illecito ai partiti. “C’è stata una sentenza della corte di Cassazione che ha annullato senza rinvio un sequestro fatto nei confronti di un cittadino, Marco Carrai, un cittadino è stato indagato, per due volte ha fatto ricorso in Corte di cassazione, che alla terza l’ha annullata senza rinvio, chiedendo che si restituisca materiale sequestrato senza trattenimento di copia degli atti”, ha ricordato il senatore di Rignano.

boschi lotti

 

Il riferimento è a una vicenda legata ai vari sequestri operati dai pm nell’ambito dell’indagine sulla fondazione Open, che ha accompagnato la scalata politica di Renzi, dalla segreteria del Pd a Palazzo Chigi. Tra i destinatari dei sequestri, infatti, c’era anche Carrai che ha ingaggiato un vero e proprio braccio di ferro con la procura di Firenze con ben tre ricorsi in Cassazione.

 

Una vicenda che si era conclusa il 18 febbraio scorso con la terza e ultima decisione della Suprema corte che dichiarava illegittimo il sequestro subito dall’imprenditore amico di Renzi: una sentenza senza rinvio che ordinava ai pm di restituire il materiale sequestrato a Carrai senza trattenerne copia.

carlo nordio

 

Nel frattempo, però, alla procura di Firenze era arrivata richiesta formale del Copasir, che voleva acquisire gli atti. “Il pubblico ministero ha scelto di prendere il materiale e di mandarlo al Copasir“, ha accusato Renzi, rivolgendosi poi a Nordio: “Le chiedo se lei sia a conoscenza dei fatti e che provvedimenti intenda prendere nel caso lo ritenga sbagliato. Per noi o è eversivo, o è anarchico oppure è un atto di cialtronaggine. Quest’ultima la escludo sulle altre due aspetto la sua risposta”.

 

bianchi bonifazi boschi lotti

Pronta la risposta del guardasigilli: “La conoscenza ufficiale di questi atti è parziale, il 18 febbraio del 2022 la Cassazione ha ordinato il decreto di perquisizine e di sequestro nei confronti di Marco Carrai senza trattenimento di copia degli atti”, ha detto Nordio. Che poi ha aggiunto: !”Gli ulteriori fatti che sono stati enunciati nell’interrogazione saranno oggetto di immediato e rigoroso accettarmento conoscitivo attraverso l’ispettorato generale.

ALBERTO BIANCHI

 

Successivamente questo dicastero procederà a una approfondita valutazione di tutti gli elementi acquisiti al fine di assumere le necessarie iniziative. L’indagine conoscitiva avrà assoluta priorità nell’attività ispettiva e le determinazioni che ne deriveranno saranno adottate con la consequenziale rapidità”.

 

Quindi in via Arenula diventa prioritario indagare sulle violazioni che Renzi sostiene siano state compiute dai pm che indagano su di lui. E infatti il leader di Italia viva ha controreplicato a Nordio per dirsi “molto soddisfatto della risposta del ministro, non dubitavamo della assoluta rilevanza data dal ministro alla vicenda”.

 

RENZI BIN SALMAN MEME

Il leader d’Italia viva, dunque, ha raggiunto il suo obiettivo, rilanciando a Palazzo Madama quella che è l’ultima accusa lanciata nell’ordine alla procura di Firenze. In pratica nell’ottobre del 2021, quando viene chiusa l’indagine su Open, i pm depositano 90mila pagine di atti giudiziari.

 

Tra questi, come rivelato dal Fatto il 6 novembre del 2021, vi è anche un’informativa della Guardia di finanza del 10 giugno 2020 che contiene anche l’estratto del conto di Renzi. I guadagni di Renzi sono tutti leciti e non sono oggetti dell’indagine. L’informativa delle Fiamme gialle, però, rivela i dettagli dell’attività di speaker del senatore toscano. Da quelle carte si evince come sul conto di Renzi, tra il 2018 e il 2020, siano arrivati pagamenti pure dal “Ministry of Finance Arabia Saudita” per un totale di 43.807 euro. Più altri 39.930 euro dal “Saudi commission For Tourism Arabia Saudita”.

 

MATTEO RENZI – INTERVISTA CON BIN SALMAN

Dopo lo scoop del Fatto quotidiano, il Copasir si è interessato alla vicenda e ha chiesto gli atti ai magistrati. Che li hanno inviati nelle settimane successive. E ora subiscono l’ennesimo attacco del leader d’Italia viva. Una contestazione che non è certo nuova quella di Renzi ai pm che lo indagano. Come ha raccontato Il Fatto, infatti, sarebbe stato il renziano Ernesto Magorno a sollevare la vicenda rilanciata oggi dal suo leader.

 

Nell’aprile scorso il senatore d’Italia viva aveva chiesto al Copasir di verificare se quei documenti potessero essere girati al Comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti. Dando ragione a Carrai, infatti, la Superma corte aveva ordinato alla procura la restituzione del materiale sequestrato senza trattenerne copia. Quindi le carte sequestrate all’amico di Renzi non possono essere usate nel processo Open.

MATTEO RENZI E CARLO NORDIO - PRIMA PAGINA DEL FATTO QUOTIDIANO 2 DICEMBRE 2022

 

Ma i pm quando le hanno mandate al Copasir? Prima o dopo la sentenza della Cassazione del 18 febbraio? Secondo Renzi dopo. Ma se davvero fosse così si pone a questo punto un dilemma: può una procura nascondere al Copasir documenti che ha comunque acquisito e depositato agli atti di una indagine, prima che la Cassazione ordinasse il dissequestro? Toccherà al ministero di Nordio rispondere a questa domanda.

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - meme by edoardo baraldi

DAGOREPORT - IL DIVORZIO TRA SALVINI E MELONI È SOLO QUESTIONE DI TEMPO: DOPO LE REGIONALI IN AUTUNNO, UNA VOLTA VARATA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, LA ZELIG DELLA GARBATELLA POTREBBE SFANCULARE LA LEGA DAL GOVERNO E COALIZZARSI SOLO CON FORZA ITALIA AL VOTO ANTICIPATO NELLA PRIMAVERA DEL 2026 – LIBERA DALLA ZAVORRA DEL CARROCCIO, MELONI SAREBBE FINALMENTE LIBERA DI AVVICINARSI AL PARTITO POPOLARE EUROPEO – DOPO TIRANA, RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA CON I VOLENTEROSI AL TELEFONO CON TRUMP, LA DUCETTA HA CAPITO DI AVER SBAGLIATO E HA CAMBIATO COPIONE - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PERSO PERO' IL VIZIO, PER RITORNARE SULLA RIBALTA INTERNAZIONALE, DI ''STRUMENTALIZZARE'' PERFINO PAPA LEONE XIV CHE FIN DAL PRIMO GIORNO SI E' DETTO PRONTO AD OSPITARE IL NEGOZIATO TRA RUSSIA E UCRAINA (MA FINCHÉ NON PORTERÀ A CASA LA SUA "VITTORIA", PUTIN NON PUÒ FARE ALTRO CHE SABOTARE OGNI TENTATIVO DI PACE...)

giorgia meloni times musk sunak edi rama

COME AL SOLITO, I GIORNALISTI ITALIANI SI FERMANO AI TITOLI: L’ARTICOLONE DEL “TIMES” SUI LEADER INTERNAZIONALI “TUTTI PAZZI PER LA MELONI” NON È PROPRIO UNA CAREZZA SUL FACCINO DELLA SORA GIORGIA, COME CI VOGLIONO FAR CREDERE “CORRIERE”, “LIBERO” E GLI ALTRI MEGAFONI DELLA FIAMMA MAGICA. ANZI, È PIENO DI FRECCIATONE ALLA THATCHER DE’ NOANTRI, TIPO “L’UMILTÀ BEN PREPARATA” DI FRONTE AL PREMIER ALBANESE EDI RAMA. O LA CHIOSA SULL’INCONTRO CON JD VANCE: “IL FLIRT DELLA 48ENNE ERA SOLO NATURALMENTE SIMPATICO O SI È RESA CONTO CHE RIDENDO DELLE BATTUTE DEGLI UOMINI DI POTERE OTTERRÀ L'ACCORDO COMMERCIALE CHE DESIDERA?” – RICORDA I “THREESOME” E IL PACCO DI GIAMBRUNO, SMONTA LE ORIGINI PROLETARIE DELLA DUCETTA E CHIUDE CITANDO BERLUSCONI: “È UNA PERSONA CON CUI NON SI PUÒ ANDARE D'ACCORDO”. VI SEMBRANO COMPLIMENTI?

giampaolo rossi giorgia meloni silvia calandrelli felice ventura matteo salvini gianfranco zinzilli giancarlo giorgetti

C'È UN NUOVO CAPITOLO NELL'ETERNO SCAZZO MELONI-SALVINI E RIGUARDA LA RAI - NEL CDA DI DOMANI FELICE VENTURA, DIRETTORE DELLE RISORSE UMANE, SARÀ NOMINATO PRESIDENTE DI RAI PUBBLICITÀ - SULLA POLTRONA DELLA CASSAFORTE DEL SERVIZIO PUBBLICO SI È CONSUMATO L'ENNESIMO SCAZZO: L'AD, GIAMPAOLO ROSSI, VOLEVA ISSARE SILVIA CALANDRELLI (NONOSTANTE LA VICINANZA AL PD), OSTEGGIATA PERÒ DALLA LEGA CHE VOLEVA GIANFRANCO ZANZILLI - IL MINISTRO GIORGETTI HA CONVOCATO ROSSI AL MEF (AZIONISTA DELLA RAI) PER IMPORRE IL NOME, MA QUELLO, DI FRONTE AL DIKTAT, HA OPPOSTO UN "ME NE FREGO". E ALLA FINE È STATO TIRATO FUORI DAL CILINDRO IL NOME DI VENTURA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - LE MANOVRE DA "DOTTOR STRANAMORE" DI ELLY SCHLEIN: SFANGARLA AI REFERENDUM, VINCERE IN AUTUNNO IN TUTTE E 6 LE REGIONI CHE ANDRANNO AL VOTO, QUINDI ANDARE AL CONGRESSO ANTICIPATO DEL PD A GENNAIO 2026 PER POI FARSI INCORONARE LEADER DEL CENTROSINISTRA ALLE POLITICHE DEL 2027 (CONTE PERMETTENDO) – A FAVORE DI ELLY GIOCA IL FATTO CHE LA MINORANZA DEM E' FRANTUMATA CON BONACCINI E LO RUSSO TRATTATI DA TRADITORI DELLA CAUSA DEI RIFORMISTI E PICIERNO E GORI GIUDICATI TROPPO EX RENZIANI – NEL CENTRODESTRA GIRA GIÀ LA BATTUTA: “LUNGA VITA AD ELLY SCHLEIN”, CHE RESTA PER "LA STATISTA DELLA GARBATELLA" LA SUA MIGLIORE POLIZZA PER FARSI ALTRI 5 ANNI A PALAZZO CHIGI...

friedrich merz donald trump starmer macron meloni von der leyen jd vance

DAGOREPORT - L’INCONTRO DI GIORGIA MELONI CON VANCE E VON DER LEYEN È STATO SOLO ''ACCIDENTALE'': È STATO POSSIBILE IN VIRTU' DELL’INSEDIAMENTO DI PAPA LEONE XIV (NON È STATA LA DUCETTA A CONVOCARE I LEADER, BENSI' SANTA ROMANA CHIESA) – LA "COMPASSIONE" DI TRUMP, CHE HA COINVOLTO LAST MINUTE "COSETTA" MELONI NELLA CHIAMATA CON MACRON, STARMER E MERZ – LE FAKE NEWS DI PALAZZO CHIGI PROPALATE DALLA STAMPA E MEDIA DI DESTRA COL SUPPORTO DEL “CORRIERE DELLA SERA”:  ALL’ORIZZONTE NON C’È MAI STATO ALCUN INVIO DI TRUPPE EUROPEE AL FIANCO DI KIEV CONTRO MOSCA. SOLO DOPO LA FIRMA DI UNA TREGUA, GRAN BRETAGNA E FRANCIA SONO A FAVORE DI UN INVIO DI TRUPPE, MA UNICAMENTE AL FINE DELLA SALVAGUARDIA DEI CONFINI UCRAINI, E COL FONDAMENTALE SUPPORTO INTELLIGENCE DELLA CIA - ALTRA MINCHIATA DELLA PROPAGANDA ALLA FIAMMA: NON E' MAI ESISTITA LA VOLONTÀ DI ESCLUDERE L’ITALIA DAL GRUPPO DEI ''VOLENTEROSI''. È LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" STESSA A ESSERSI CHIAMATA FUORI, IN PREDA ALL'AMBIZIONE SBAGLIATA DI DIVENTARE LA "PONTIERA'' TRA STATI UNITI ED EUROPA, E PER EVITARE GUAI IN CASA CON IL SUO NEMICO PIU' INTIMO, MATTEO SALVINI...

giuliano amato

AMOR CH’A NULLO AMATO – IL RITRATTONE BY PIROSO DEL DOTTOR SOTTILE: “UN TIPO COERENTE E TUTTO D’UN PEZZO, UN HOMBRE VERTICAL? O UN SUPER-VISSUTO ALLA VASCO ROSSI, ABILE A PASSARE INDENNE TRA LE TURBOLENZE DELLA PRIMA REPUBBLICA, UOMO-OMBRA DI CRAXI, MA ANCHE DELLA SECONDA?” – ALCUNI PASSAGGI STORICI DA PRECISARE: AMATO NON SI CANDIDÒ NEL 2001 A CAUSA DI ALCUNI SONDAGGI-PATACCA SVENTOLATIGLI DA VELTRONI, CHE DAVANO RUTELLI IN VANTAGGIO SU BERLUSCONI – A FERMARE LA CORSA AL QUIRINALE DEL 1999 FU MASSIMO D’ALEMA, CHE LO SCARICÒ PER IL “NEUTRO” CIAMPI  - IL MANCATO VIAGGIO AD HAMMAMET E IL RAPPORTO CON GIANNI DE GENNARO...