guerra ucraina russia donbass

FINE GUERRA MAI – PARLA VALERIJ KURKO, IL COLONNELLO DELLA BRIGATA UCRAINA SCHIERATA LUNGO IL FRONTE CALDO NELL'EST DEL PAESE: “DA QUANDO SIAMO QUI, I RUSSI NON SONO AVANZATI NEPPURE DI UN CHILOMETRO. LA GUERRA RESTA LUNGA. I RUSSI STANNO IMPARANDO DAI LORO ERRORI. CI SERVONO ARMI PIÙ SOFISTICATE” – IL PARLAMENTO EUROPEO DÀ IL VIA LIBERA ALLA RISOLUZIONE CHE CHIEDE DI “PRENDERE IN SERIA CONSIDERAZIONE LA FORNITURA DI AEREI DA COMBATTIMENTO”

1 – VIA LIBERA PE, 'AIUTI A KIEV FINCHÉ SERVE, ANCHE INVIO JET'

bruxelles parlamento europeo

(ANSA) - Via libera dell'Eurocamera alla risoluzione, presentata ad un anno dall'inizio della guerra in Ucraina, in cui si chiede di fornire a Kiev "aiuti militari per tutto il tempo necessario". Nel testo si invita la Commissione a "prendere in seria considerazione la fornitura di aerei da combattimento, elicotteri, sistemi missilistici e un aumento delle munizioni.

 

Il via libera è arrivato con 444 voti favorevoli, 26 no e 37 astensioni. La risoluzione chiede di utilizzare i beni russi congelati dall'Ue per ricostruire l'Ucraina, rafforzare le sanzioni contro Mosca e i suoi alleati e avviare i negoziati di adesione con Kiev quest'anno.

 

JET F16

Gli eurodeputati esortano l'Ue e gli Stati membri e i loro alleati a rendere più efficaci le sanzioni già in vigore e ad adottare misure urgenti per bloccare qualsiasi tentativo di eludere tali misure restrittive. Il testo chiede inoltre un regime legale che consenta la confisca dei beni russi congelati dall'Ue e che questi beni siano utilizzati per ricostruire il l'Ucraina e per risarcire le vittime della guerra.

 

2 – I RUSSI NON SFONDANO A EST «MA SENZA IL VOSTRO AIUTO SI COMBATTE ALL’INFINITO»

Estratto dell'articolo di Lorenzo Cremonesi per il “Corriere della Sera”

 

guerra in ucraina sul fronte est

«Ringrazia che nevica, così l’artiglieria pesante russa non spara», esclama il colonnello 51enne Valerij Kurko accogliendoci al quartier generale della sua unità, la 103esima brigata della difesa territoriale, che da quattro mesi e mezzo è posizionata a nord del Donbass, su di un fronte lungo oltre 30 chilometri tra le città contese di Kreminna e Svatove.

 

[…] «Da quando siamo qui, i russi non sono avanzati neppure di un chilometro. Tutt’altro, ai primi di novembre abbiamo condotto un blitz veloce che ci ha permesso di distruggere una quindicina di loro carri armati e parecchie posizioni d’artiglieria. Da allora sparano, ma non riescono a rilanciare l’offensiva», spiega mostrando le coordinate su di una mappa geografica.

 

guerra in ucraina sul fronte est

[…] E così lui torna a parlare del brutto tempo. «Con le nuvole basse la guerra rallenta, sui due lati del fronte non possiamo fare volare i droni che segnalano le postazioni nemiche in tempo reale. Sparano solo con i tank e a volte i mortai, ma sono proiettili meno precisi dell’artiglieria», spiega quando ci permette di andare in prima linea a visitare tre vetusti T-64 dell’era sovietica, che ha fatto nascondere in una macchia di vegetazione proprio di fronte a un campo di grano abbandonato.

 

guerra in ucraina 2

[…] E comunque lui e i suoi comandanti sono ben lontani dall’esaltazione propagandistica della vittoria. «La guerra resta lunga. I russi stanno imparando dai loro errori iniziali e adesso si battono molto meglio. Hanno studiato le nostre strategie di combattimento: non caricano più come tori infuriati che vanno al massacro, cercano di muovere piccole unità molto più agili e coadiuvate dai droni d’osservazione. Se perdessimo Bakhmut, rischieremmo di doverci ritirare dal Donbass, ecco il motivo per cui siamo pronti a sacrificare tanti dei nostri uomini per difenderla. E noi qui in questo momento siamo trincerati in difesa, soltanto l’arrivo delle armi occidentali potrà aiutarci. Senza il vostro aiuto si combatterà all’infinito», racconta.

 

guerra in ucraina 1

Il tema è delicato: dopo le vittorie ucraine dell’autunno, qui a sud di Kharkiv e a Kherson, lui e i suoi uomini si erano illusi di poter rapidamente liberare la città di Svatove, quindi scendere a valanga verso il Lugansk e accerchiare da est i miliziani della Wagner assieme al meglio dell’esercito russo che stavano concentrando gli sforzi verso Bakhmut, con l’intento di procedere poi su Sloviansk e Kramatorsk.

 

GUERRA IN UCRAINA - LANCIAMISSILI IN DOTAZIONE AGLI UCRAINI

«Era utopico, non disponiamo di armi abbastanza sofisticate e munizioni, così ci siamo fermati», ammette un suo ufficiale. Lo conferma anche Anatoly, 52 anni, colonnello carrista che ci accoglie a 3 chilometri dai russi. […] «Cosa vorrebbe dire all’Italia ora che è previsto a breve l’arrivo a Kiev della premier Meloni?», domandiamo. La risposta è immediata: «Armi, tutte quelle che potete e, per favore, il prima possibile. Ci serve ogni cosa, non abbiamo più tempo».

GUERRA IN UCRAINA - CARRI ARMATI RUSSIPARLAMENTO EUROPEO VOTAZIONE PARLAMENTO EUROPEO VOTAZIONECACCIA RUSSO

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