I GIORNALISTI DEL “CORRIERE” SCARICANO SU SCOTT JOVANE LO SCANDALO DEI CLIC TAROCCATI DEL SITO: “UN CONTO È INTERCETTARE CONTATTI EFFETTIVI, UN ALTRO GONFIARE FRAUDOLENTEMENTE IL TRAFFICO”

Comunicato sindacale del comitato di redazione del “Corriere della Sera”

I CLIC TAROCCATI DI CORRIERE.ITI CLIC TAROCCATI DI CORRIERE.IT

Care lettrici e cari lettori, ieri la rivista specializzata Wired ha pubblicato un articolo, che suscita sconcerto e indignazione, in cui si sostiene che la nostra azienda avrebbe gonfiato i contatti di Corriere.it . Nel servizio online viene addirittura mostrato un video che documenterebbe l’acquisizione fraudolenta di contatti.

Oltre alla ricostruzione giornalistica preoccupano soprattutto le dichiarazioni attribuite a Rcs Mediagroup. In particolare la nostra azienda ha dichiarato che «quanto accaduto è una pratica molto poco pertinente ed estranea alla nostra cultura». Nel merito, però, il non meglio precisato interlocutore di Rcs ha aggiunto che «non c’è stato nulla di fraudolento da parte nostra. Abbiamo comprato traffico in modo trasparente per far conoscere il prodotto. Il fornitore Tradedoubler ha deciso a nostra insaputa di accelerare l’erogazione nei giorni di Pasqua. Quando ci siamo resi conto che non si trattava di quel che avevamo concordato abbiamo interrotto la fornitura».

I CLIC TAROCCATI DI CORRIERE.ITI CLIC TAROCCATI DI CORRIERE.IT

Rcs aggiunge inoltre che «la quantità di impression (cioè di volumi aggiuntivi di traffico generati da pubblicità su altri siti ndr ) è stata comunque minima, inferiore al 3 per cento del totale. Numerosi altri editori», si precisa infine, «si affidano a questi strumenti». L’amministratore delegato di Rcs Mediagroup, Pietro Scott Jovane, da parte sua ha precisato: «Trattandosi di un tema di marketing non ero a conoscenza dell’accaduto». 

Il Cdr è pienamente consapevole delle dinamiche e delle logiche, spesso poco note ai non addetti ai lavori, che governano il traffico dati sui siti web di tutto il mondo. È noto che pratiche di cosiddetto «web marketing», cioè di promozione e acquisizione di volumi aggiuntivi di traffico, siano correnti anche in Italia.

Ma un conto è intercettare contatti aggiuntivi ed effettivi, un conto è gonfiare fraudolentemente i volumi di traffico. Il Cdr chiede dunque all’azienda un chiarimento formale individuando eventuali responsabilità e si riserva di assumere ulteriori iniziative di protesta.

Corriere.itCorriere.it

Al di là delle spiegazioni tecniche, c’è un punto che è assolutamente vitale: il buon nome, la reputazione, il lavoro, lo spirito di sacrificio dei giornalisti del Corriere della Sera non possono essere assolutamente associati o anche solo sfiorati dal sospetto di frode. Né il Corriere può diventare, come purtroppo sta avvenendo in queste ore, il bersaglio del web e dei Social Network. Se i vertici aziendali non avvertono l’importanza di questo principio non hanno capito fino in fondo dove si trovano. 

Del resto stupiscono i continui errori di comunicazione dell’amministratore delegato Pietro Scott Jovane. In una recente intervista ha sostenuto, sempre per restare in tema di online e dintorni, che Repubblica.it sarebbe il «benchmark», cioè il modello di riferimento del Corriere . Come può l’amministratore delegato di una delle più grandi aziende editoriali europee coltivare questa sudditanza culturale nei confronti del proprio diretto concorrente? 

SCOTT JOVANE A BAGNAIA SCOTT JOVANE A BAGNAIA

Ultimi Dagoreport

osnato fazzolari savona banco bpm

FLASH! – NONOSTANTE SIA FINITO NEL MIRINO DI FAZZOLARI (TRAMITE IL BRACCIO ARMATO, MARCO OSNATO), IL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, NON È UN TIPINO FACILE DA “PIEGARE”, VISTA ANCHE LA SUA “SARDITUDINE”: SA CHE SE DOVESSE PARTIRE DA PALAZZO CHIGI L’ORDINE DI RASSEGNARE LE SUE DIMISSIONI, SI REGISTREREBBE UN PESANTISSIMO CONTRACCOLPO SULLA BORSA DI MILANO – COSE MAI VISTE NELLA GUERRA IN CORSO TRA LA FINANZA MILANESE E IL GOVERNO DI ROMA: IERI E' APPARSA UNA PAGINA DI PUBBLICITÀ SUL “GIORNALE” DI ANGELUCCI, CON CUI BANCO BPM, CARO ALLA LEGA DEL MINISTRO GIORGETTI, SPARA UN GIGANTESCO "NO" ALL’OPS DI UNICREDIT...

simone inzaghi arabia saudita massimiliano allegri antonio conte vincenzo italiano

DAGOREPORT - QUEL DEMONE DI SIMONE INZAGHI, ALLA VIGILIA DELLE DUE PARTITE PIÙ IMPORTANTI DELLA STAGIONE CON IL COMO IN CAMPIONATO E CON IL PSG IN CHAMPIONS, SAREBBE FORTEMENTE TENTATO DALL’OFFERTA DA 20 MILIONI DI PETRO-DOLLARI ANNUI DELL’AL HILAL - L'INTER, CON LA REGIA DI MAROTTA, STAREBBE GIÀ CERCANDO DI BLOCCARE IL CONTE MAX ALLEGRI, CHE AVREBBE RICEVUTO UN’OFFERTA DA 6 MILIONI DI EURO DAL NAPOLI DI AURELIONE DE LAURENTIIS CHE SI STA CAUTELANDO DAL PROBABILE ADDIO DI ANTONIO CONTE, CORTEGGIATO DALLA JUVENTUS – E IL MILAN, SFUMATO VINCENZO ITALIANO, CHE RESTA A BOLOGNA, STAREBBE VIRANDO SU…

rai giampaolo rossi giancarlo giorgetti silvia calandrelli antonio marano felice ventura

DAGOREPORT – COME MAI LA LEGA HA DATO L’OK A FELICE VENTURA, IN QUOTA FDI, E GIA' CAPO DEL PERSONALE RAI, AL DOPPIO INCARICO CON LA PRESIDENZA DI RAI PUBBLICITÀ? - DOPO LO SHAMPOO DI GIORGETTI ALL'AD ROSSI CHE VOLEVA LA DEM CALANDRELLI (IL MEF E' L'AZIONISTA AL 99,56% DELLA RAI), È ANDATA IN SCENA LA PIÙ CLASSICA DELLE SPARTIZIONI DI POTERE, SOTTO L'ABILE REGIA DI MARANO, PRESIDENTE PRO-TEMPORE DI VIALE MAZZINI, IN QUOTA LEGA: IL CARROCCIO, IN CAMBIO DELL’OK A VENTURA, OTTIENE DUE VICEDIREZIONI A RAISPORT (CON BULBARELLI E DE LUCA) - UN COLPO IMPORTANTE PER LA LEGA IN VISTA DELLE "SUE" OLIMPIADI INVERNALI MILANO-CORTINA (RAISPORT HA UNA SEDE A MILANO)...

il patriarca kirill con vladimir putin alla veglia pasquale

FLASH – QUANDO IL MINISTRO DEGLI ESTERI RUSSO, SERGEI LAVROV, CHIUDE LA PORTA ALNEGOZIATO IN VATICANO SOSTENENDO CHE NON SIA “ELEGANTE CHE PAESI ORTODOSSI (RUSSIA E UCRAINA) DISCUTANO IN UNA SEDE CATTOLICA” DELLA PACE, UTILIZZA UN ARGOMENTO PRETESTUOSO. INNANZITUTTO PERCHÉ L’UNITÀ ORTODOSSA SI È ROTTA CON L’INVASIONE DELL’UCRAINA DEL 2022 (LA CHIESA DI KIEV HA PRESO LE DISTANZE DA QUELLA DI MOSCA). E POI PERCHÉ RIVOLGERSI AL PAPA FAREBBE OMBRA AL PATRIARCA DI MOSCA, KIRILL, CHE HA BENEDETTO PUTIN E LA SUA “OPERAZIONE SPECIALE” PARLANDO DI “GUERRA SANTA…”