francesco narducci

I MISTERI DEL MOSTRO DI FIRENZE - ALCUNI TESTIMONI RIFERIRONO CHE IL DOTTOR FRANCESCO NARDUCCI, SOSPETTATO DI ESSERE IL MANDANTE DEI DELITTI, CUSTODIVA I “FETICCI” DELLE VITTIME IN UN APPARTAMENTO PRESO IN AFFITTO A FIRENZE - LE ACCUSE NON FURONO MAI DIMOSTRATE MA CHI INDAGAVA PENSAVA CHE IL MEDICO…

Gian Pietro Fiore per “Giallo”

 

FRANCESCO NARDUCCI

“La vita del medico, specie negli ultimi tempi, grosso modo negli ultimi due anni di vita, pur se coronata da notevoli successi, non era esente da ombre, anche pesanti. Il problema vero è che su questa vicenda c’è chi non vuole che si indaghi”. È un passaggio della lunga requisitoria fatta nel 2007 dal giudice Giuliano Mignini, all’epoca pubblico ministero a Perugia. Mignini è il magistrato che per anni ha cercato, attraverso complesse e articolate indagini, di conoscere la verità sulla misteriosa morte del medico Francesco Narducci, il cui nome, come vi stiamo raccontando a puntate su Giallo, potrebbe essere legato ai delitti del Mostro di Firenze.

Francesco Narducci

 

Il sospetto che Narducci fosse coinvolto negli orrendi crimini del più famoso serial killer italiano è confermato da diversi indizi. Nonostante la pista sia stata scandagliata da cima a fondo, però, non è mai stato possibile stabilire con scientifica certezza se dietro agli omicidi delle coppiette ci fosse proprio il medico perugino, la cui morte risale all’ottobre del 1985. Come vi abbiamo riferito su Giallo le scorse settimane, Narducci fu ucciso appena dopo l’ultimo duplice delitto attribuito al Mostro.

 

Dopo la sua morte, infatti, gli omicidi delle coppiette cessarono. Solo un caso? Una delle ipotesi è che Narducci fosse il mandante dei crimini e che sia stato eliminato dai complici perché intenzionato a costituirsi. Ma non è tutto. A distanza di anni si è scoperto che il cadavere riaffiorato nel 1985 dal lago Trasimeno non era di Narducci, come inizialmente si pensava, ma di un altro uomo misterioso. Nella bara, però, fu messo il “vero” Narducci.

 

Francesco Narducci

Perché questo macabro scambio di corpi? Tra i documenti esclusivi che vi mostriamo, ce n’è uno che dimostra come gli inquirenti dell’epoca avessero già individuato in Francesco Narducci uno dei possibili responsabili dei duplici omicidi.

 

Il passaggio chiave è nella risposta degli investigatori a una richiesta datata 29 maggio 1987, con la quale Pierluigi Vigna, procuratore aggiunto di Firenze, e il sostituto Paolo Canessa, chiedevano di redigere «un elenco aggiornato di tutte le persone - che saranno indicate per ordine alfabetico - oggetto di segnalazioni con riferimento ai duplici omicidi accertati il 29 luglio 1984 in agro di Vicchio di Mugello e il 9 settembre 1985 in agro di San Casciano».

 

Francesco Narducci

In pratica, i titolari dell’inchiesta sul Mostro di Firenze invitavano la polizia e i carabinieri a valutare l’opportunità di predisporre «una coordinata attività volta alla verifica della posizione di tali persone, o di quelle fra esse che appaiano più rilevanti, per l’ipotesi che abbia a ripetersi un episodio come quelli in passato verificatisi». Alla richiesta rispose la squadra mobile, che trasmise un elenco di tutte le persone segnalate dopo il duplice omicidio del 29 luglio 1984. Nell’elenco figuravano 254 nomi, tra cui, al numero 181, compariva quello di Narducci. Si legge: «Francesco Narducci, nato a Perugia il 4 ottobre 1949, già ivi residente, deceduto per annegamento nel Lago Trasimeno nel 1985».

 

LA BANCA DATI È STATA FORMATTATA

A riguardo, nella requisitoria del 2007, il giudice Mignini disse: «Quello che più colpisce è il fatto che gli inquirenti non si accorsero che Narducci era l’unico soggetto dell’elenco morto dopo l’ultimo duplice delitto del Mostro di Firenze. Sembrerebbe, pertanto, che il Narducci fosse stato segnalato, come persona sospetta, sin dal delitto di Vicchio, avvenuto il 29 luglio 1984. La lista scaturiva da dati inseriti presso la Banca Dati dell’ex SAM, la Squadra Anti Mostro. Questa Banca Dati, però, non si può più consultare a causa dell’intervenuta formattazione e della conseguente perdita e distruzione di tutta la memoria dell’inchiesta».  

Francesco Narducci

 

Ma la notizia senz’altro più suggestiva legata all’ambigua figura del medico Francesco Narducci, la cui morte è ancora avvolta nel mistero, è un’informativa datata 27 luglio 2004 con la quale gli investigatori della squadra mobile di Firenze mettevano a conoscenza l’autorità giudiziaria che in un faldone del vecchio archivio della Squadra Anti Mostro era  stato rinvenuto un documento alquanto interessante.

francesco narducci

 

Sul faldone c’era scritto: “Carteggio vario (a matita, ndr) - Anno 1985 - Auto transitate, provincia di Firenze (a pennarello di colore rosso, ndr)”. In cima al faldone c’era un foglio, tipo modulo del Ministero dell’Interno, ingiallito dal tempo, sul cui retro, scritto a mano con penna a biro di colore blu, vi era annotato: “dottore Narducci Francesco - medico - Perugia, via Savonarola 31 - proprietario di un appartamento a Firenze ove avrebbero trovato dei bisturi e feticci - si sarebbe suicidato buttandosi nel Trasimeno”.

 

Si tratta di un documento clamoroso. Anche se di quel sequestro non vi è alcun verbale, nel carteggio relativo agli atti del Mostro si parla di un presunto ritrovamento fatto in una casa che Narducci avrebbe affittato a Firenze. Sembra infatti che il medico, in gran segreto, usasse questo appartamento di tanto in tanto. Ma nessuno dei suoi famigliari ne era al corrente.

 

il pm paolo canessa indaga sul mostro di firenze

La moglie, la signora Francesca Spagnoli, fu sentita a verbale e riferì queste inquietanti parole: «Confermo il fatto che mio marito, di tanto in tanto, sentiva il bisogno di andarsene senza dirmi dove e tornava a casa la sera tardi. Ciò è accaduto tre o quattro volte, a quanto mi ricordo, ed era collegato a dei litigi che potevano scoppiare per vari motivi. Qualche volta ebbi la sensazione che Francesco cercasse la lite proprio per potersene andare... Nell’ultimo periodo, Francesco si estraniava. Alla luce di tutta la mia esperienza posso dire che Francesco è stato per me un grande enigma».

i delitti del mostro di firenze

 

UN ISPETTORE INTUÌ TUTTO IN ANTICIPO?

Tra le assenze più “sospette” da casa, vi è certamente quella che si verificò poco prima della sua morte. A parlarne agli inquirenti fu Gianni Spagnoli, il suocero di Narducci. Disse l’uomo: «A quanto ricordo il periodo a cui mi riferisco fu un fine settimana della fine di luglio 1984. Ciò avvenne perché prendevamo normalmente le ferie ad agosto e qualche volta poteva capitare che dovevamo anticipare le ferie. Ricordo che Francesca era preoccupata perché non riusciva a rintracciarlo né a casa né in ospedale. Mi pare che Francesco ci raggiunse il lunedì o il martedì».

 

i delitti del mostro di firenze

Si tratta di un particolare tutt’altro che irrilevante, come confermato dal giudice Giuliano Mignini, il quale scrisse: «La testimonianza del suocero è importante se si tiene conto che domenica 29 luglio 1984 furono uccisi a Vicchio Pia Rontini e Claudio Stefanacci e che il Narducci era stato segnalato agli inquirenti proprio per tale delitto e per quello degli Scopeti».

 

Concludiamo questa terza puntata del Mostro di Firenze con l’informativa finale a firma di Michele Giuttari, il super-poliziotto che per anni ha dato la caccia al Mostro e che oggi collabora con Giallo. Scrisse Giuttari: «È certo che, subito dopo la notizia delle vittime del “Mostro” agli Scopeti, e anche nei giorni successivi, la squadra mobile di Perugia svolse indagini sul “Mostro di Firenze”.

i delitti del mostro di firenze

 

E che in realtà proprio il Narducci fosse l’oggetto dell’indagine veniva comprovato dal fatto che l’8 ottobre (giorno della scomparsa) l’ispettore Luigi Napoleoni si era recato nuovamente a Foligno per indagini relative al duplice omicidio.

 

Il dato rigorosamente certo rimane pertanto il fatto che l’ispettore Napoleoni ancor prima della scomparsa del Narducci avesse collegato il medico alle indagini sul Mostro di Firenze. Napoleoni era andato a Firenze per rinvenire i reperti umani asportati alle vittime e custoditi in un appartamento in uso al Narducci, del quale ricordava soltanto l’esistenza di un corridoio lungo e che con tutta probabilità si trovava nella zona vecchia di Firenze».

gian piero vigilanti

 

Come mai del presunto ritrovamento di questi reperti, che avrebbe rappresentato una svolta nell’inchiesta, non vi è traccia ufficiale? Lo abbiamo chiesto proprio a Michele Giuttari, che ci ha risposto: «L’esistenza di questo appartamento in uso a Narducci e della presenza al suo interno di resti umani appartenenti alle vittime del Mostro era frutto di voci. L’appartamento  non fu mai individuato. Lo stesso ispettore Napoleoni, che ora è morto, ci riferì a riguardo notizie confuse». L’ennesimo mistero di uno dei più inquietanti gialli della storia italiana.    

mostro di firenzeMOSTRO DI FIRENZEi delitti del mostro di firenze

Ultimi Dagoreport

tommaso inzaghi

DAGOREPORT - IL TRASFERIMENTO DI SIMONE INZAGHI IN ARABIA? UN AFFARE DI FAMIGLIA. L’ARTEFICE DELL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO L’EX ALLENATORE DELL’INTER ALLA CORTE DELL’AL-HILAL È STATO TOMMASO INZAGHI, IL FIGLIO DI SIMONE E DI ALESSIA MARCUZZI, PROCURATORE CHE FA PARTE DELL'AGENZIA DI FEDERICO PASTORELLO, LA P&P SPORT MANAGEMENT – LE LAUTE COMMISSIONI, LA TRATTATIVA CHE ANDAVA AVANTI DA TEMPO (GIÀ PRIMA DEL RITORNO CON IL BARCELLONA SIMONE INZAGHI AVEVA PROPOSTE DALL’ARABIA), LO STRANO MESSAGGIO SOCIAL DI TOMMASO INZAGHI E LE VOCI SU UNO SPOGLIATOIO IN TENSIONE PRIMA DELLA FINALE DI CHAMPIONS PER...

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…

tajani urso vattani peronaci azzoni antonio adolfo mario marco alessandro

DAGOREPORT - MAI SUCCESSO CHE LA LISTA DEI NUOVI AMBASCIATORI, SCODELLATA DA TAJANI, VENISSE SOSPESA PER L’OPPOSIZIONE DI UN MINISTRO (URSO) IRATO PERCHÉ IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO È FINITO A NAIROBI ANZICHÉ A BUCAREST - DAL CDM SONO USCITI SOLO GLI AMBASCIATORI STRETTAMENTE URGENTI. ALLA NATO SBARCA AZZONI, MENTRE PERONACI VOLA A WASHINGTON. E’ LA PRIMA VOLTA CHE LA PIÙ IMPORTANTE SEDE DIPLOMATICA VIENE OCCUPATA DA UN MINISTRO PLENIPOTENZIARIO ANZICHÉ DA UN AMBASCIATORE DI GRADO (FRA DUE ANNI È GIA’ PRONTO IL FIDO CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI LADY GIORGIA, FABRIZIO SAGGIO) – IL MALDESTRO MARIO VATTANI IN GIAPPONE, ANCHE SE ERA WASHINGTON LA SCELTA IDEALE DELLA FIAMMA MAGICA (MATTARELLA AVREBBE SBARRATO IL PASSO) – LA LISTA DI TUTTI GLI AMBASCIATORI SOSPESI….

giorgia meloni antonio tajani matteo salvini giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - A SINISTRA SI LITIGA MA A DESTRA VOLANO GLI STRACCI! - LA MAGGIORANZA SI SPACCA SU ROTTAMAZIONE E TAGLIO ALL'IRPEF - GIORGIA MELONI DAVANTI AI COMMERCIALISTI PARLA DI SFORBICIATA AL CUNEO E LODA MAURIZIO LEO, "DIMENTICANDOSI" DI GIORGETTI. CHE ALZA I TACCHI E SE NE VA SENZA PARLARE - LA LEGA PRETENDE UN'ALTRA ROTTAMAZIONE, FORZA ITALIA E FDI CHIEDONO PRIMA DI TAGLIARE LE TASSE AL CETO MEDIO - PECCATO CHE I SOLDI PER ENTRAMBI I PROVVEDIMENTI, NON CI SIANO - LA LISTA DEGLI SCAZZI SI ALLUNGA: RISIKO BANCARIO, CITTADINANZA, POLITICA ESTERA, FISCO E TERZO MANDATO - VANNACCI METTE NEL MIRINO I GOVERNATORI LEGHISTI ZAIA E FEDRIGA CON UNA SPARATA, A TREVISO, CONTRO IL TERZO MANDATO: IL GENERALE, NOMINATO VICESEGRETARIO DA SALVINI, È LA MINA CHE PUÒ FAR SALTARE IN ARIA LA FRAGILE TREGUA NEL CARROCCIO (E DUNQUE NEL CENTRODESTRA)