
IL “PESCATORE” FINITO NELLA RETE DEI PAPABILI! PRENDE QUOTA COME SUCCESSORE DI BERGOGLIO IL NOME DEL CARDINALE SPAGNOLO ANGEL FERNANDEZ ARTIME, ORIGINARIO DELLE ASTURIE E PROVENIENTE DA UNA FAMIGLIA DI PESCATORI - A SOLI 64 ANNI È GIÀ STATO RETTORE DEI SALESIANI E PRO-PREFETTO DEL DICASTERO PER I RELIGIOSI. HA CONOSCIUTO BERGOGLIO IN ARGENTINA - IL CARDINALE SPAGNOLO È UN CONVINTO SOSTENITORE DELL’ATTIVITÀ EDUCATIVA NELLE ZONE POVERE DEL PIANETA, COME L’AFRICA: “LE MAFIE NON POSSANO PIÙ PORTARE PER 5 MILA EURO SU BARCHE ARTIGIANALI PERSONE CHE SONO ATTRATTE DAL PRESUNTO ELDORADO CHE SI CHIAMA EUROPA”
Iacopo Scaramuzzi per la Repubblica - Estratti
Alla messa per i novendiali, ieri pomeriggio in San Pietro, ha citato sia Francesco che Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. E in tempo di Conclave, quando si scandaglia il passato per indovinare il futuro, anche una scelta del genere non è scontata. Il cardinale Angel Fernandez Artime, spagnolo di 64 anni, ha pronunciato l’omelia della messa in suffragio di papa Bergoglio, l’ottava dei novendiali, ma ha allargato lo sguardo all’eredità di tutti e tre gli ultimi Papi.
Nella basilica vaticana erano presenti molte suore e molti religiosi e Artime ha ricordato che Wojtyla ne elogiava la «presenza profetica», Ratzinger li definiva «sentinelle che scorgono e annunciano la vita nuova già presente nella nostra storia», Francesco li ha invitati a «svegliare il mondo». Gioviale, il tratto alla mano del salesiano e una certa fermezza sui temi dottrinali, Artime si presenta come uomo della saldezza e del consenso.
Nato da una famiglia di pescatori a Luanco, un paesino delle Asturie affacciato sul Golfo di Biscaglia, Artime era destinato a diventare a sua volta pescatore. Ma un’intelligenza non comune, e una certa dose di ambizione, lo hanno fatto emergere presto: una turista che frequentava il villaggio dei pescatori convinse i genitori a farlo studiare dai salesiani e così il giovane Angel si trasferì in seminario. Quando stava preparandosi a iscriversi alla facoltà di medicina, arrivò la vocazione.
Nel 1984 ha emesso i voti perpetui con i salesiani a Santiago di Compostela, è stato ordinato sacerdote nel 1987, ha studiato teologia pastorale, filosofia e pedagogia. Da buon salesiano ha lavorato molto con i giovani. Nel 2009 è stato nominato superiore della Ispettoria dell’Argentina, a Buenos Aires, dove ha conosciuto l’allora arcivescovo, il cardinale Jorge Mario Bergoglio, che fin da bambino ha sempre avuto un rapporto stretto con i salesiani.
Nel 2014 è stato eletto rettor maggiore dei salesiani – oggi l’ordine religioso più grande del mondo, presente in 132 paesi – ossia decimo successore di don Bosco. Grazie anche a questo ruolo ha visitato ben 120 paesi, confrontandosi con culture diverse e stringendo rapporti con molti vescovi di tutto il globo.
È un convinto sostenitore dell’attività educativa in tante zone povere del pianeta, come l’Africa: «Dobbiamo fare tutto il possibile» ha dichiarato in un’intervista a Giuseppe Rusconi per il sito Rossoporpora, «perché le mafie non possano più portare per 2, 3, 5 mila euro su barche artigianali persone che sono attratte dal presunto Eldorado che si chiama Europa».
Come superiore dei salesiani Artime ha dovuto anche gestire la disastrosa eredità del cardinale Tarcisio Bertone. Il Segretario di Stato di Benedetto XVI aveva infatti dato il suo benestare a un contenzioso con gli eredi del marchese Alessandro Gerini, il quale aveva lasciato il suo patrimonio a una fondazione sotto il controllo della congregazione religiosa. Tra accuse di truffa e carte bollate, l’affare si ingrossò tra la fine del pontificato Ratzinger e l’inizio di quello di Francesco. Alla fine i salesiani hanno dovuto liberarsi dell’eredità Gerini e vendere l’ampia tenuta nella periferia romana di Tor Fiscale.
L’approccio di Artime è tradizionale senza essere ideologico: «Siamo chiamati a essere nel mondo segno credibile e luminoso del Vangelo e dei suoi paradossi», ha detto ieri a San Pietro davanti agli altri cardinali, «senza conformarci alla mentalità di questo secolo, ma trasformandoci e rinnovando continuamente il nostro impegno».
Il Pontefice argentino ha elevato Artime alla dignità cardinalizia nel 2023, lo scorso inverno è diventato il primo cardinale con una donna per capo. Papa Francesco lo ha infatti nominato pro-prefetto del dicastero per i religiosi, così affiancandolo alla prima prefetta nella storia del Vaticano, suor Simona Brambilla
Papa Francesco Angel Fernandez Artime
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