“QUELLA PISTOLA NON È CADUTA A TERRA: EMANUELE POZZOLO LA TENEVA IN MANO” – TUTTI I TESTIMONI SENTITI DALLA PROCURA DI BIELLA SBUGIARDANO IL DEPUTATO PISTOLERO DI FRATELLI D’ITALIA. LUI, DOPO LO SPARO PARTITO DAL SUO MINI-REVOLVER LA NOTTE DI CAPODANNO, AVEVA DETTO CHE L’ARMA GLI ERA SCIVOLATA DALLA TASCA E CHE UN GRUPPO DI PERSONE SI ERA CHINATO A RACCOGLIERLA – NELLA SALA DELLA FESTA C’ERANO BAMBINI CHE CORREVANO: LA POSIZIONE DI POZZOLO POTREBBE AGGRAVARSI…

EMANUELE POZZOLO - MEME BY IL GRANDE FLAGELLO

1. I TESTIMONI CONTRO POZZOLO "AVEVA LA PISTOLA IN MANO E IN SALA C'ERA UN BAMBINO"

Estratto dell’articolo di Monica Serra e Mauro Zola per “La Stampa”

 

Tutti i testimoni sentititi finora dalla procura non hanno dubbi: «Quella pistola non è mai caduta a terra: era nelle mani di Emanuele Pozzolo». […] Bambini e adolescenti erano quasi tutti nella sala accanto a giocare con i gonfiabili quando il colpo partito dal mini-revolver North american arms provo ut, calibro 22, ha ferito il genero trentunenne del caposcorta del sottosegretario alla Giustizia Andrea Del Mastro. Ma almeno un bimbo di quattro anni era in quella sala, «era crollato dal sonno in braccio al suo papà», racconta un testimone. Se la conferma dovesse arrivare dagli accertamenti dei carabinieri rischierebbe di aggravarsi la posizione dell'unico indagato nell'inchiesta della procura diretta Teresa Angela Camelio.

 

andrea delmastro emanuele pozzolo

«Si è sentito il botto, sembrava quasi un mortaretto». Nessuno ha dubbi sul fatto che quella «piccola pistola» fosse nelle mani di Pozzolo. Si ipotizza che il deputato l'abbia tirata fuori per mostrarla a qualcuno. E mentre la maneggiava, «accidentalmente», sia partito il colpo. Anche il ferito, Luca Campana, che ieri ha denunciato Pozzolo per lesioni, ha assicurato: «Sicuramente il colpo è partito per errore, ma quella pistola non è mai caduta a terra».

 

È un punto fondamentale […] su cui si concentra l'inchiesta aperta dai magistrati per lesioni colpose, accensioni ed esplosioni pericolose e omessa custodia dell'arma. Perché è vero che Pozzolo non è ancora stato interrogato, ma nelle dichiarazioni spontanee davanti ai carabinieri quella notte ha assicurato di non aver mai tirato fuori il revolver, che aveva sempre con sé da un paio di settimane, dal 12 dicembre, quando la prefettura di Biella gli ha rilasciato il porto d'armi «per difesa personale». Ai militari ha detto che l'arma è scivolata dalla sua tasca e un gruppetto di persone incuriosite si sono chinate a raccoglierla: così sarebbe partito per sbaglio lo sparo.

 

LUCA CAMPANA - L UOMO FERITO DALLA PISTOLA DI EMANUELE POZZOLO

Oltre al ferito, sono in tutto sei i testimoni già sentiti da carabinieri e pm. Tra loro c'è la compagna della vittima e la sindaca di Rosazza, Francesca Delmastro, sorella del sottosegretario, che ha ribadito: «Non ero presente al momento dello sparo, ero già tornata a casa».

 

Tre in tutto i testimoni sentititi ieri in procura. L'ultimo è stato il caposcorta di Delmastro, Pablito Morello, ex sindacalista della Penitenziaria. «Sono un poliziotto, parlo solo con i magistrati», ha dichiarato all'uscita dal palazzo di giustizia, dopo un colloquio durato un paio d'ore. Oltre a lui, al veglione ha partecipato almeno un altro componente della scorta con la famiglia.

 

Nella sala della festa non c'erano telecamere: per questo ogni testimonianza e dettaglio è fondamentale per gli inquirenti che hanno già inviato al Ris di Parma la matrice dello "stub", per rilevare le tracce di polvere da sparo sulle mani e gli abiti che Pozzolo si è rifiutato di consegnare. […] La procura non ha ancora convocato il sottosegretario Delmastro, forse lo farà nei prossimi giorni. Sin dall'inizio ha dichiarato che al momento dello sparo era vicino all'auto, giù per i gradini, nei parcheggi sotto l'ex asilo. Non ha visto, non ha sentito. Ma al suo entourage ha fatto sapere che, nel caso, è pronto e disponibile a rendere la sua testimonianza.

 

EMANUELE POZZOLO E ANDREA DELMASTRO

2. POZZOLO, LA SERATA DI CAPODANNO ORA PER ORA: «LO SPARO DA UN METRO IN UNA FESTA TRA FAMIGLIE, CON I BIMBI CHE CORREVANO»

Estratto dell’articolo di Cesare Giuzzi per il “Corriere della Sera”

 

[…] Tutti quelli sentiti a verbale finora hanno concordato l’identica ricostruzione: la pistola era nelle mani di Pozzolo e non è mai caduta sul pavimento. […] Ma cosa è successo la notte di Capodanno nell’ex asilo di Rosazza? Il nastro va riavvolto alle prime ore della serata.

 

[…] Stando alla ricostruzione tutto avviene in piedi, accanto a uno dei tavoli. Pozzolo viene visto «maneggiare» la pistola. Lui dirà invece che l’arma gli è caduta. È il punto fondamentale dell’indagine. Tutti i testimoni finora lo hanno smentito. Il sospetto della procura è che il deputato abbia estratto la piccola arma dalla tasca per mostrarla a qualcuno e che in quel momento, accidentale, sia partito il colpo. Per accertare l’esatta dinamica la procura potrebbe comunque chiedere nei prossimi giorni una perizia balistica.

 

EMANUELE POZZOLO PISTOLERO MEME

[…] Accanto a Pozzolo c’è un gruppetto di persone, anche loro in piedi. Campana è lì, più o meno a un metro di distanza: non conosce Pozzolo, non sa neppure che sia un deputato. Non c’è invece Delmastro (vicino all’auto per lasciare gli avanzi di cibo), né la sorella Francesca tornata a casa per badare al cane. Tutti sentono lo sparo, compresi i figli del 31enne che sono nell’altro salone.

 

Campana sente un bruciore alla coscia sinistra. Si allontana di pochi passi, entra nella dispensa, vede la ferita, il sangue e ha un malore. Parte la chiamata al 112. Qualcuno urla, i bambini ancora presenti vengono scortati nel salone dei giochi dove i più grandi li intrattengono nella speranza che non si accorgano di nulla. Poi l’ambulanza e la corsa all’ospedale di Ponderano, 20 chilometri più a valle. L’operazione per estrarre il proiettile dura un quarto d’ora. Nel frattempo i carabinieri di Androno Micca iniziano a sentire i testimoni e sequestrano la pistola al deputato. Sono le prime ore del 2024, l’inizio del Pozzolo-gate.

mini revolver north american arms 3LA RICOSTRUZIONE DEGLI SPARI DI CAPODANNO DELLA PISTOLA DI EMANUELE POZZOLOemanuele pozzolo in cucina emanuele pozzolo. emanuele pozzolo 1emanuele pozzolo emanuele pozzolo su facebook andrea delmastro emanuele pozzolopozzolo delmastroemanuele pozzolo. i post di emanuele pozzolo sui social 6emanuele pozzolo contro il ddl zan emanuele pozzolo LE PISTOLE DI FRATELLI DITALIA - VIGNETTA BY ELLEKAPPA MEME SU EMANUELE POZZOLO BY OSHOemanuele pozzolo con la maglietta io sono delmastropistoleri d italia - vignetta di vukic sul caso di emanuele pozzolo

Ultimi Dagoreport

antonio tajani matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL PRANZO DEI VELENI È SERVITO: LUNEDÌ A PALAZZO CHIGI SONO VOLATI PIATTI E BICCHIERI TRA I TRE CABALLEROS DEL GOVERNO - MELONI E TAJANI HANNO MESSO ALL’ANGOLO IL "PATRIOTA" TRUMPUTINIANO SALVINI, ACCUSANDOLO DI SABOTARE L'ESECUTIVO CON LE SUE POSIZIONI ANTI-EUROPEE E GLI ATTACCHI A MATTARELLA SUL CODICE ANTI-MAFIA DEL PONTE DELLO STRETTO – QUANDO SONO ARRIVATI I RISULTATI DELLE COMUNALI, CON LA DEBACLE DEL CENTRODESTRA, "IL TRUCE" DELLA LEGA E' PARTITO ALL'ATTACCO, INCOLPANDO LA ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' (COLLE OPPIO E GARBATELLA) PER LA SCONFITTA A GENOVA: SE NON AVESSE CONVINTO BUCCI A LASCIARE LA POLTRONA DI SINDACO DI GENOVA PER CORRERE PER LA PRESIDENZA DELLA REGIONE LIGURIA (STOPPANDO IL LEGHISTA RIXI), IL SINDACO SAREBBE RIMASTO AL CENTRODESTRA. A QUEL PUNTO, SI E' SVEGLIATO TAJANI CHE HA RICORDATO A ENTRAMBI CHE SENZA I VOTI DI CLAUDIO SCAJOLA OGGI CI SAREBBE IL PD DI ANDREA ORLANDO ALLA REGIONE LIGURIA…

benjamin netanyahu matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT – QUANTO POTRÀ DURARE IL SILENZIO IMBARAZZATO E IMBARAZZANTE DI GIORGIA MELONI DI FRONTE AI 50MILA MORTI DI GAZA? LA DUCETTA NON VUOLE SCARICARE NETANYAHU PER NON LASCIARE A MATTEO SALVINI LA "PRIMAZIA" DEL RAPPORTO CON "BIBI". MA ANCHE PER NON IRRITARE LA POTENTE COMUNITÀ EBRAICA ITALIANA, STORICAMENTE PENDENTE A DESTRA – ORMAI ANCHE URSULA VON DER LEYEN E ANTONIO TAJANI (NON CERTO DUE CUOR DI LEONE) CONDANNANO LE STRAGI NELLA STRISCIA CON PAROLE DURISSIME: “AZIONI ABOMINEVOLI” – ANCHE LA POPOLAZIONE ISRAELIANA VUOLE SFANCULARE “BIBI”, COME STA FACENDO GIÀ TRUMP, CHE NEI GIORNI SCORSI HA ATTACCATO LA CORNETTA IN FACCIA A SEMPRE PIÙ IN-GAZATO PREMIER ISRAELIANO (OGGI HA RIVELATO DI AVERGLI "DETTO DI NON ATTACCARE L'IRAN")

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - IL GARBUGLIO DEL SUPER RISIKO BANCARIO SPACCA NON SOLO LA FINANZA MILANESE (DUELLO UNICREDIT-INTESA) MA STA FACENDO DERAGLIARE ANCHE IL GOVERNO DI DESTRA-CENTRO -GONG! OGGI È ANDATO IN SCENA UN PESANTISSIMO SHOWDOWN TRA MELONI, CHE È FAVOREVOLE AD APERTURE SUL GOLDEN POWER A UNICREDIT SULL’OPERAZIONE BANCO BPM CON TAJANI SOSTENITORE INDEFESSO DEL LIBERO MERCATO, E LA LEGA DI SALVINI CHE È PRONTA A FAR CADERE IL GOVERNO PUR DI NON MOLLARE IL “SUO” BANCO BPM A UNICREDIT - OGGI, ARMATO DI BAZOOKA, È SCESO IN CAMPO IL MINISTRO DELL’ECONOMIA, GIANCARLO GIORGETTI. INCALZATO DAI CRONISTI SULLE POSSIBILI APERTURE DEL GOVERNO ALLE PRESCRIZIONI DEL GOLDEN POWER APPLICATE ALLA BANCA DI ORCEL, L’ECONOMISTA DI CAZZAGO È SBOTTATO COME UN FIUME IN PIENA: “SE CI FOSSE IL MINIMO DISALLINEAMENTO (CON MELONI), NON CI SAREBBE UNA MINACCIA DI DIMISSIONI, MA LE DIMISSIONI STESSE. NON SI ANNUNCIANO LE DIMISSIONI, LE SI DANNO…”

donald trump zelensky vladimir putin russia ucraina

DAGOREPORT - TRUMP STREPITA MA NON COMBINA UN CAZZO – ZELENSKY PROPONE UN INCONTRO A TRE CON IL TYCOON E PUTIN MA NESSUNO LO CONSIDERA: PUTIN SI CHIAMA FUORI (“SOLO DOPO ACCORDI SPECIFICI”). E IL TYCOON? NON VUOLE UN INCONTRO DIRETTO CON PUTIN PERCHE', IL MOLTO PROBABILE BUCO NELL'ACQUA, SAREBBE L'ENNESIMA CONFERMA DELLA SUA INCAPACITA' DI RISOLVERE LA CRISI UCRAINA. LUI, CHE PRIMA DELLE ELEZIONI DICEVA “PORTERÒ LA PACE IN 24 ORE”, E A PIU' DI QUATTRO MESI DALL’INSEDIAMENTO SI RITROVA CON I DRONI E I MISSILI RUSSI CHE MARTELLANO PIÙ CHE MAI KIEV...

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – UCCI UCCI, SENTO AVVICINARSI GLI ANGELUCCI! IN ALLARME PER LA DECRESCITA INFELICE DEI LORO TRE QUOTIDIANI, ALESSANDRO SALLUSTI AVREBBE I GIORNI CONTATI ALLA DIREZIONE DE “IL GIORNALE” - GIA’ CADUTO IN DISGRAZIA CON MARINA BERLUSCONI, REO DI AVER SOSTITUITO “PAPI” CON GIORGIA, ORA GIAMPAOLO ANGELUCCI AVREBBE IN MENTE DI RIMPIAZZARE IL BIOGRAFO DELLA DUCETTA CON QUEL RAMPANTISSIMO “BEL AMI” DEL POTERE CHE SI CHIAMA TOMMASO CERNO: SENZA FARE UN PLISSE’, DA DIRETTORE DELL’’’ESPRESSO” E DEPUTATO DEL PD BY RENZI, OGGI E’ ALLA GUIDA DE “IL TEMPO”, TALMENTE SCHIERATO CON LA DESTRA CHE VEDE I FASCISTI A SINISTRA… (VIDEO STRACULT!)