florida irma

IRMAGEDDON - FLORIDA AL BUIO DOPO IL PASSAGGIO DEL CICLONE: UN TERZO DELLO STATO NON HA ANCORA ENERGIA ELETTRICA – IL BILANCIO DEI DANNI  RAGGIUNGE I 200 MILIARDI DI DOLLARI - COPRIFUOCO NELLE CITTÀ CONTRO GLI SCIACALLI- VIDEO

Arturo Zampaglione per “la Repubblica”

FLORIDA 6FLORIDA 6

 

PRIMA deserte per la paura di Irma, poi inondate dall' uragano più cattivo dell' ultimo mezzo secolo, che le ha trasformate in fiumi paludosi e torrenti in piena, le strade della Florida sono di nuovo vuote. Dalle 19 di ieri sera, infatti, è scattato il coprifuoco a Miami, Fort Lauderdale e in altre città. L' obiettivo?

 

Non tanto di prevenire gli incidenti di chi vuole tornare a casa dopo la massiccia evacuazione, magari al buio, in strutture pericolanti e disobbedendo agli inviti della Casa Bianca, quanto di contrastare lo sciacallaggio.

 

Per i suoi risvolti sociali, è il risvolto più inquietante di questa immensa tempesta meteorologica che ha flagellato i Caraibi e poi la Florida, e a cui gli abitanti hanno risposto con disciplina e dignità. Tra domenica e lunedì, non appena Irma si è diretta verso Nord, perdendo la sua forza iniziale e lasciando dietro di sé una scia di distruzioni apocalittiche, gruppi di giovani si sono diretti verso i negozi dei centri urbani per saccheggiarli. Hanno divelto le tavole di compensato che proteggevano dai venti di Irma un negozio di elettronica e hanno rubato di tutto. Sono penetrati in un magazzino della Footlocker a Miami e, senza scomporsi di fronte alle riprese televisive, hanno fatto razzia di Nike, Adidas e altre sneakers.

 

FLORIDA 5FLORIDA 5

La polizia ha arrestato una trentina di persone in tutta la Florida, di cui dieci qui a Miami. A Weston, poco più a Nord, un ragazzo è stato ferito dagli agenti che lo avevano sorpreso mentre svaligiava una casa abbandonata per gli ordini di evacuazione. È ora in un ospedale della contea di Broward, mentre il suo complice diciassettenne è finito in manette.

 

Al di là dello sciacallaggio (e del coprifuoco), la Florida si è svegliata ieri da tre giorni di incubo con un senso di disperazione per i danni, ma anche di sollievo e di comprensibile orgoglio. La massiccia evacuazione di 6 milioni di persone dalle zone costiere - il più grande esodo della storia americana - e le misure di prevenzione sono servite a evitare il peggio, anche come numero di vittime (per ora se ne conta una mezza dozzina).

 

FLORIDA 4FLORIDA 4

Certo le distruzioni sono enormi. Le prime stime delle compagnie di assicurazione parlano di 150-200 miliardi di dollari. Nei porti si vedono yacht milionari affondati o accatastati. Le ville dei pensionati benestanti di Naples sono state abbracciate dall' acqua salata. Nelle Keys il destino delle abitazioni ha seguito il modello della fiaba dei tre porcellini: le case di legno, le roulottes e le mobile homes sono state spazzate via dal vento, mentre le sole a resistere sono state le case di cemento o mattoni. Anche qui a Miami, che pure ha evitato il peggio perché all' ultimo minuto l' occhio della tempesta ha virato verso Ovest, i venti a 120 chilometri l' ora hanno fatto precipitare due gru dei grattacieli in costruzione, divelto intere file di palme e sommerso per lunghe ore le strade attorno a Brickell avenue, il quartiere finanziario.

La Florida si è subito rimboccata le maniche.

FLORIDA 3FLORIDA 3

 

Ma i tempi della ricostruzione saranno lunghi: molto di più delle speranze dei 20 milioni di cittadini e persino delle previsioni dei tecnici. Basta pensare che un terzo dello Stato non ha ancora energia elettrica - in tutto 6 milioni di cittadini - e che non sarà facile riparare in pochi giorni i pali abbattuti da Irma e tanto meno i trasformatori finiti sott' acqua.

 

Basta pensare che le strade al centro di Jacksonville, la città di quasi 1 milione di abitanti sulla costa a Nordest dello Stato, sono ancora tutte inondate. E basta pensare che, fino a ieri sera, il convoglio di mezzi anfibi e di gru della guardia nazionale, che doveva ispezionare i 42 punti dell' autostrada verso Sud, non era ancora arrivato a Key West, l' ultima isoletta meridionale dell' arcipelago delle Keys e punto di approdo di Irma in territorio americano.

 

Dalle immagini rilanciate dai droni e dagli elicotteri della US Navy, Key West sembra irriconoscibile. Barche, frigoriferi e mobili di casa galleggiano sull' acqua come papere di plastica nella vasca da bagno di un bambino. I danni di Irma sono stati persino più severi dall' altra parte del canale di appena 140 chilometri che divide gli Stati Uniti da Cuba.

FLORIDA 2FLORIDA 2

 

L' uragano, che era a quel punto di Categoria 5, cioè al top della scala, ha martellato Varadero, L' Avana e la costa settentrionale con venti da 230 chilometri l' ora e onde alte 11 metri. Sono morte dieci persone: le squadre di soccorso hanno trovato il corpo senza vita di Nives Martinez Burgaleta, 89 anni, che galleggiava di fronte alla sua abitazione nella capitale.

 

«I cubani sono un popolo combattivo e supereranno anche questa prova», ha affermato il presidente Raul Castro in un editoriale pubblicato ieri su Granma. Poco dopo, e a poca distanza, il presidente Donald Trump ha approfittato delle celebrazioni per la ricorrenza degli attentati dell' 11 settembre 2001 per una esortazione analoga. «Quando alcuni americani sono in difficoltà, tutti gli americani si stringono insieme e agiscono come un tutt' uno», ha detto Trump, che poco prima aveva firmato il decreto per lo stato di emergenza nella Florida e promesso una visita nelle zone colpite.

FLORIDA 1FLORIDA 1uragano irma in florida  11uragano irma in florida 11uragano irma in florida  12uragano irma in florida 12uragano irma in florida  13uragano irma in florida 13uragano irma in florida  14uragano irma in florida 14uragano irma in florida  2uragano irma in florida 2uragano irma in florida  5uragano irma in florida 5uragano irma in florida  4uragano irma in florida 4uragano irma in florida  6uragano irma in florida 6FLORIDAFLORIDA

Ultimi Dagoreport

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”