omicidi universita dell idaho

AMERICAN HORROR STORY - GLI STATI UNITI SONO NEL PANICO PER ALCUNI MISTERIOSI OMICIDI NELL'UNIVERSITÀ DELL'IDAHO: QUATTRO STUDENTI SONO STATI UCCISI A COLTELLATE IN CASA, E ALTRI DUE SONO SOPRAVVISSUTI - IL GOVERNATORE DELLO STATO DEL NORD-OVEST HA INVESTITO UN MILIONE DI DOLLARI NELLE INDAGINI, MA AL MOMENTO L'UNICA PISTA È UN'AUTO BIANCA AVVISTATA NEI PRESSI DELLA SCENA DEL CRIMINE - E I SOCIAL MEDIA SI SONO SUBITO ACCESI PER CERCARE DI RISOLVERE IL CASO DANDO LA STURA AI COMPLOTTARI

Viviana Mazza per il Corriere della Sera

 

omicidi universita dell idaho 9

Quattro studenti accoltellati nei loro letti, nelle prime ore del mattino del 13 novembre, nella casa affittata per frequentare l'università a Moscow, cittadina dell'Idaho. Da allora non c'è stato nessun arresto. L'arma del delitto, una grossa lama, non è stata trovata. L'unica pista: un'auto bianca avvistata nelle vicinanze della casa. La polizia aveva ipotizzato un crimine «passionale», poi ha ritrattato, affermando di non sapere se fosse «mirato».

 

Nella città fantasma, ora abbandonata dagli studenti terrorizzati, l'Università dovrà decidere se riprendere le lezioni in presenza dopo le feste. I 6 detective locali, 13 statali e 62 agenti dell'Fbi impegnati nel caso hanno ricevuto 7.650 presunte «dritte» via email, 4.313 per telefono, 4.583 via sito web e interrogato 250 persone e il governatore dell'Idaho ha investito un milione di dollari nelle indagini.

 

ethan chapin xana kernodle 1

Ma su Reddit, YouTube e sui social, il puzzle apparentemente insolubile affascina altre decine di migliaia di persone, tra cui numerosi detective fai-da-te non sempre sensibili al dolore delle famiglie che hanno appena trascorso il primo Natale senza i loro ragazzi. Una di loro, Ashley Guillard, ha accusato con un video su TikTok una professoressa di Storia dell'ateneo di aver orchestrato gli omicidi perché sentimentalmente legata a una delle vittime. La docente nega e ha denunciato per diffamazione la donna, che basa le sue accuse sulla lettura dei tarocchi.

 

kaylee goncalves, madison mogen2

Il delitto è avvenuto tra le 3 e le 4 del mattino, dopo che le vittime erano tornate a casa attorno all'1.45. Le 21enni Madison Mogen e Kaylee Goncalves erano state in un pub, poi la telecamera di un negozio le ha riprese con un ragazzo dirette al camioncino-bar dove hanno ordinato una porzione di pasta e scherzato con alcuni coetanei prima di prendere un taxi fino a casa (sia il ragazzo che il tassista non sarebbero sospettati dalla polizia).

 

Le altre due vittime, i fidanzati ventenni Xana Kernodle e Ethan Chapin, avrebbero passato la serata presso una confraternita studentesca. I quattro studenti sono stati accoltellati in due stanze diverse, al secondo e al terzo piano: un paio si sono difesi secondo i segni riscontrati dalla Scientifica. Solo intorno a mezzogiorno la polizia ha ricevuto una chiamata dal telefono di una di due coinquiline - Dylan Mortesen e Bethany Funke - sopravvissute nella loro stanza al piano terra. Possibile che non abbiano sentito nulla? Ma la polizia non le considera sospettate.

l auto bianca nei pressi della scena del crimine

 

 Poi tre settimane fa è emerso un indizio: quella notte c'erano state lamentele per schiamazzi in una casa dall'altra parte della strada; un poliziotto andò a vedere e nelle riprese della sua bodycam è visibile sullo sfondo una Hyundai Elantra bianca fabbricata tra il 2011 e il 2013, immortalata anche dalla telecamera di un vicino benzinaio. La polizia non dice se sospetta che sia l'auto del killer, ma solo che chi era a bordo dispone di «informazioni critiche».

 

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 Le famiglie sono divise: c'è chi esprime fiducia e chi scetticismo per le indagini, temendo che gli omicidi dell'Idaho si trasformino nell'ennesimo «cold case» americano. I social non aspettano e «processano» presunti sospetti, tra cui fidanzati (ed ex) delle vittime. Kaylee, tra le 2.26 e le 2.52 (poco prima dell'aggressione) ha chiamato 10 volte l'ex fidanzato Jack dal suo cellulare e da quello dell'amica Madison. Jack è stato uno dei primi bersagli in Rete, poco importa che i familiari della ragazza insistano sull'innocenza del giovane: «Si stavano prendendo una pausa ma era l'amore della sua vita».

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