orgia orge sesso

"IL RISCHIO DI CONTRARRE L'HIV È ACCENTUATO TRA I MASCHI CHE SI ACCOPPIANO CON I TRANS" - L'AVVISO DELL'INFETTIVOLOGA CHIARA VALERIANI, CHE METTE IN GUARDIA GLI UOMINI DI MEZZA ETA': "TRA GLI OVER 50 IL CONTAGIO È IN AUMENTO PERCHÉ VOGLIONO SENTIRSI ANCORA SESSUALMENTE FORTI O PERCHÉ SONO STANCHI DI UNA CERTA ROUTINE (E QUANDO SI 'DIVERTONO' NON USANO IL CONDOM)" - L'AVVISO A CHI PARTECIPA ALLE AMMUCCHIATE: "GLI SCAMBISTI DICONO 'DAI, VIENI CHE CI DIVERTIAMO, È TUTTO PULITO'... E POI TI TROVI 'L’INQUILINO INDESIDERATO' PERCHÉ L’HIV È DEMOCRATICO: NON GUARDA IN FACCIA NESSUNO. BASTEREBBE RICORDARSI CHE ESISTE QUELLA COSA CHE SI CHIAMA PRESERVATIVO"

Estratto dell'articolo di Carlo Cambi per “la Verità”

 

cuckold orgia anale

«L’ultima arrivata è una ragazza di 24 anni. È incinta: stava male, ha fatto il test e ha scoperto l’Hiv. È venuta da sola distrutta. Il doppio “regalo” - il virus e la gravidanza - glielo ha fatto un polacco che ora è scappato. Chissà dov’è: è potenzialmente un “untore”.

 

Con le prime terapie le abbiamo azzerato la viremia; il bimbo sembra che non sia infetto, ma lei non sa se tenerlo o meno perché teme di “odiarlo” quando nascerà. Alla psicologa che la segue dice piangendo: potrei fare del male al mio bimbo?».

 

hiv

Chi racconta di bimbi ne ha due: la «teppa» tre anni che non sta mai fermo e il «genietto» di sette che legge in continuazione. Chiara Valeriani è medico e infettivologa per scelta e convinzione. È sposata con un medico. «Diversamente», dice, «credo che un altro non potrebbe capire e subire».

 

La chiamano «la donna che sussurra all’Aids» perché è tra i pochissimi che di fronte al virus della «vergogna» ha un atteggiamento asettico. «Ma non verso i miei pazienti: loro sono tutti miei fratelli e sorelle. Non li giudico, mai. Se lo facessi non potrei curarli; questo virus è il virus della “colpa” che ti inocula uno stigma sociale, ma anche personale, che è forse peggiore del male stesso. Così vengono da me sapendo che non indagherò se non per quel minimo che serve a impostare una terapia e rieducarli a vivere con questo ospite cinico e terribile.

TEST FAI DA TE PER HIV

 

C’è gente che mi porta le torte, qualcuno mi porta il miele che fa, sono piena di maglioni per l’inverno e sono regali costosissimi perché gran parte di questi pazienti ha poco o nulla».

 

Chiara ha studiato ad Ancona, ha avuto una sorta di folgorazione accostandosi alla figura di Carlo Urbani: un eroe della medicina. È stato il medico marchigiano che si è battuto contro le malattie tropicali; è morto per aver scoperto la Sars. La riconobbe in un paziente ricoverato ad Hanoi. In tempo di Covid - anche quello un virus Sars - nessuno si è ricordato di lui.

Variante VB del virus Hiv

 

«E pensare», spiega Chiara, «che il suo piano anti-pandemico progettato nel 2003 era stato assunto come protocollo mondiale dall’Oms. Quando mi dissero di venire a Macerata a fare il dirigente medico nel reparto che era stato di Urbani mi sentii percorsa da un brivido. Ma la sua palazzina, quel reparto che era all’avanguardia nel mondo per le malattie infettive e tropicali, era stata destinata ad altro. Però qui è rimasta l’insopprimibile voglia di capire, di studiare, di curare». [...]

 

Che dice? Ma davvero l’Hiv è cosa da anziani?

Vaccinazione Hiv

«Da terza età direi di no, ma da persone assai mature sì. Capisco la sorpresa, ma ormai di questo virus non se ne parla più. E lui ci conta, su questo silenzio! Dal mio osservatorio le fasce di età più a rischio sono i giovanissimi, diciamo fino ai 25 anni, e i maturi, tra i 45 e i 60 anni. Senza distinzione tra uomini e donne. L’incidenza è in forte aumento. Mi fa sorridere che ai tempi del Covid c’era il contatore delle infezioni mentre sui dati dell’Hiv siamo fermi al 2023.

 

Per quel che mi riguarda siamo su un caso al mese e l’incidenza è molto cresciuta dopo il Covid. Attualmente ho in cura più di cento pazienti che considerando un bacino di circa 35.000 persone sono troppi».

 

VIRUS HIV

Ma la proliferazione dell’Hiv è dovuta a questa sorta di ossessione sessuale? Gruppi online come «Mia moglie» di cui tanto si parla sembrano una società di scambisti…

«Più che all’ossessione sessuale è dovuta alla mancanza d’informazione e alla deresponsabilizzazione. Certo allontanando la sessualità dall’affettività, in qualche modo incentivando la confusione sessuale senza farla precedere da una educazione, si fa un piacere al virus. Il caso degli scambisti è emblematico. Succede sempre così: dai, vieni che ci divertiamo, è tutto pulito, in fin dei conti non ti conosce né riconosce nessuno. E poi ti trovi l’inquilino indesiderato perché l’Hiv è totalmente democratico: non guarda in faccia nessuno. Il che non vuol dire essere bacchettoni.

 

Basterebbe ricordarsi che esiste quella cosa che si chiama preservativo. E magari evitare di frequentare la prostituzione. Tra gli over 50 il contagio è in aumento perché vogliono sentirsi ancora sessualmente forti e desiderati o perché sono stanchi di una certa routine. Riguarda tutti: uomini e donne, con un rischio accentuato tra i maschi che si accoppiano con i trans».

 

virus hiv

Le sono capitati casi «drammatici» di pazienti maturi?

«Tanti, ma ogni caso è diverso. Uno che mi ha messo è in crisi è quello di una donna innamoratissima del marito. Hanno avuto un incidente stradale: lui muore, lei sta in coma e quando si risveglia apprende che è rimasta sola, ma in compagnia dell’Hiv».

 

E invece tra i giovanissimi?

«Beh il virus oggi ha un’amica carissima: la pillola del giorno dopo. Da quando c’è, le ragazzine non hanno più la loro unica preoccupazione che è quella di rimanere incinte e dunque non adottano nessuna protezione. I maschi non sanno più neppure come si usa un preservativo, se fanno sesso “liquido”, poiché tra maschi non c’è ansia da gestazione e c’è la massima libertà, poi magari passano dall’amico alla fidanzata con grande disinvoltura.

preservativi 55

 

Anche perché si è diffusa l’errata convinzione che l’Hiv sia curabile. Non è così. Ci sono terapie ottime, e molto costose, che hanno allungato l’aspettativa di vita di parecchi anni, ma il virus non si può eradicare. Posso arrivare a viremia zero, posso anche annullare la possibilità di trasmissione, siamo al punto di fare la donazione di organi tra sieropositivi, ma non porto via il virus.

 

Che tra l’altro è furbo: sa benissimo dove nascondersi. Poi c’è l’aspetto psicologico. Ho un mio paziente, infettato dal convivente gay - ecco che torniamo alla promiscuità come alto fattore di rischio - che nonostante stia bene vive chiuso in casa, perché è ossessionato dall’Hiv.

 

Che però alla fine il conto lo presenta: con i tumori, con l’approdo all’Aids, e posso garantire che si muore male, molto male. Prima l’Aids era la malattia dei tossicodipendenti e degli omosessuali: oggi l’86% dei casi deriva da rapporti, ma il 47,6% sono gli eterosessuali con una lieve prevalenza dei maschi.

 

preservativi

Siamo però fermi ai dati del 2023: l’incidenza cresce, ora siamo attorno a 4,2 infetti su 100.000 persone. Sono convinta che ci sia almeno una stessa quantità di persone che è infetta e non lo sa perché i sintomi sono a lunga gittata, perché si fanno pochi test. Al pronto soccorso non possiamo fare il test in anonimato. Forse bisognerebbe rimetterci mano».

 

Si parla molto della cosiddetta Prep: la cura preventiva. Funziona?

«Funziona: ha addirittura un 3% in più di garanzia statistica rispetto al preservativo, che però protegge da tutte le altre malattie a trasmissione sessuale tranne Hpv - il papilloma, che però si prende in mille altri modi - e la sifilide. Il “mal francese”, aveva pure un nome accattivante, è esploso: si cura, ma vi sono molte preoccupazioni per quanto riguarda lo svilupparsi dei batteri resistenti. Con la Prep che protegge solo contro l’Hiv, però, si subisce un bombardamento di medicine.

 

preservativi a scuola

A parer mio un farmaco come il Lenacapavir è un’arma a doppio taglio. Da una parte è vero che con questa iniezione, di recente approvata anche dalla Fda americana, da ripetersi ogni sei mesi, si ha una protezione pressoché totale dal contagio, ma intanto costa molto e poi voglio vedere, a parte i professionisti del sesso, chi viene in ospedale, ad esempio lo stimato avvocato, a farsi la puntura...

preservativi a scuola

 

Sarei però in contraddizione con me stessa se da virologa non dicessi che la prima cura è la prevenzione. Che va basata però sull’informazione. L’ultima campagna sulle malattie a trasmissione sessuale risale a quasi trenta anni fa. Nelle scuole s’invoca l’educazione sessuale, io mi occuperei di più di informare su come non ammalarsi». [...]

Ultimi Dagoreport

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' ELLY SCHLEIN SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...

villa casa giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT - AH, CHE STREGONERIA È IL POTERE: TRAFIGGE TUTTI. SOPRATTUTTO I PARVENU. E COSÌ, DA PALAZZO GRAZIOLI, CHE FU LA SEDE INFORMALE DI GOVERNO E DI BUNGA-BUNGA DI BERLUSCONI PREMIER, SIAMO PASSATI A "VILLA GRAZIOLI" CON LA NUOVA DOVIZIOSA DIMORA DELL’EX ABITANTE DELLA GARBATELLA, DOVE OCCUPAVA CON MADRE E SORELLA DUE DISGRAZIATE CAMERE E CUCINA - UN IMMOBILE CHE STA SOLLEVANDO UN POLVERONE DI POLEMICHE: VILLA O VILLINO? COL SOLITO AGOSTINO GHIGLIA CHE AVREBBE SOLLECITATO GLI UFFICI DELLA PRIVACY DI TROVARE UN MODO PER LIMITARE LE INFORMAZIONI DA RENDERE PUBBLICHE ALLA CAMERA, IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELLA BOSCHI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA – LA SINDROME DI "IO SO' GIORGIA E NUN ME FIDO DE NESSUNO!" HA POI TRASFORMATO LA MAGIONE NEL SUO BUNKER PERSONALE, LONTANO DAGLI SGUARDI E ORECCHIE INDISCRETE CHE INFESTANO PALAZZO CHIGI - TUTTO BENE QUANDO VENGONO CHIAMATI A RAPPORTO I SUOI FEDELISSIMI, MOLTO MENO BENE QUANDO TOCCA AGLI ALTRI, AGLI “ESTRANEI” DELLA CONVENTICOLA MELONIANA. DAL CENTRO DI ROMA PER RAGGIUNGERE “VILLA GRAZIOLI” CI VOGLIONO, IN LINEA D’ARIA, BEN 40 MINUTI DI MACCHINA. ANCHE DOTATI DI SIRENE E LAMPEGGIANTI, È “UN VIAGGIO”…. - VIDEO

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO