liliana segre chef rubio

ARCHIVIARE LE ACCUSE A CHEF RUBIO? COL CAZZO! - LILIANA SEGRE SI OPPONE ALLA RICHIESTA DEL PM DI ARCHIVIARE LA POSIZIONE DI 17 "HATER", TRA CUI CHEF RUBIO, INDAGATI PER MINACCE E DIFFAMAZIONE AGGRAVATA DALLA DISCRIMINAZIONE E DALL’ODIO RAZZIALE E RELIGIOSO - L'AVVOCATO DELLA SENATRICE A VITA SPIEGA PERCHE': "NEL 90% DEI CASI GLI INSULTI CHE RICEVE SONO NAZISTI. MA SI COSTRUISCE UN PRETESO 'CONTESTO POLITICO' E SI CHIEDE L'ARCHIVIAZIONE"

liliana segre

(ANSA) - "Nel 90 per cento dei casi gli insulti che riceve sono nazisti, è questo il punto, non sono insulti alla sua veneranda età o alle sue posizioni politiche, ma sono insulti nazisti".

 

Lo ha spiegato l'avvocato Vicenzo Saponara, legale della senatrice a vita e sopravvissuta alla Shoah, Liliana Segre, che oggi ha discusso, davanti al gip di Milano Alberto Carboni, l'opposizione alla richiesta del pm Nicola Rossato di archiviare la posizione di 17 presunti haters della senatrice.

chef rubio

 

Opposizione anche su un'istanza che riguarda altre aggressioni verbali sui social, contestate "a ignoti", perché non identificati dal pm.

 

"Ho replicato al pm, anche perché ci sono dei casi in cui c'è l'insulto nazista, ma si costruisce un preteso contesto politico e si chiede l'archiviazione", ha aggiunto l'avvocato dopo l'udienza. Il giudice deciderà nei prossimi giorni, entro un paio di settimane, se accogliere l'archiviazione, disporre nuove indagini o ordinare l'imputazione coatta.

 

CARTELLO CONTRO LILIANA SEGRE ALLA MANIFESTAZIONE PRO PALESTINA A MILANO

A chiedere di andare avanti nei confronti degli indagati, tra cui figura anche Chef Rubio, è stata la stessa senatrice, dopo che il pm a gennaio aveva chiuso le indagini per la richiesta di rinvio a giudizio solo nei confronti di dodici persone, tra cui No vax e Pro Pal, anche residenti all'estero, accusate di diffamazione e minacce online, con l'aggravante della discriminazione dell'odio razziale.

 

Per altri 17, tra cui appunto Gabriele Rubini, il pubblico ministero ha chiesto l'archiviazione ritenendo che i messaggi denunciati "devono essere contestualizzati all'interno del dibattito social" e quindi "devono essere valutati tenendo in considerazione le funzioni politiche ed istituzionali" della senatrice, nonostante si tratti di parole il cui uso viene definito "aspro, rozzo e sintomo di maleducazione e ignoranza". Insulti "nazisti", con l'aggravante della discriminazione razziale, invece, secondo il legale di Segre.

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