
L’HOTEL SCALA DI MILANO, NELLA CENTRALISSIMA VIA DELL’ORSO, HA CHIUSO I BATTENTI SENZA PREAVVISO, LASCIANDO SENZA LAVORO 30 DIPENDENTI – L’ALBERGO, CHE NEL 2018 VINSE IL PROGRAMMA “4 HOTEL” CON BRUNO BARBIERI, NON HA FORNITO SPIEGAZIONI DELLA CHIUSURA - LA PROTESTA DEI SINDACATI: “CHE LA SITUAZIONE NON FOSSE ROSEA ERA NOTO, MA NON SEMBRAVA COSÌ ALLARMANTE. NESSUNO CI HA RISPOSTO, I LAVORATORI SONO IN UN LIMBO”… - VIDEO
Estratto dell’articolo di Rossella Burattino e Alessio Di Sauro per www.corriere.it
Era uno degli alberghi più in del centro di Milano, il suo ristorante vantava una stella Michelin e aveva trionfato in una puntata della prima stagione del programma tv «4 Hotel» condotto da Bruno Barbieri, in onda su Sky per la prima volta nel 2018, e da allora ritrasmesso più volte; adesso l'Hotel Scala chiude all'improvviso i battenti lasciando a casa senza preavviso 30 lavoratori. E' questo il destino della struttura di lusso (4 stelle Superior) di via dell'Orso 7, nel cuore di Brera, aperta nel 2010 e chiusa d'un tratto venerdì 20 giugno. […]
hotel scala vince 4 hotel nel 2018
LA PROTESTA
Trenta dipendenti senza lavoro. […] Accedendo al sito Internet, ancora online, risulta infatti impossibile prenotare una camera. «Che la situazione non fosse rosea era noto, ma non sembrava così allarmante», spiegano i sindacati. L’albergo era stato ceduto alcuni mesi fa dagli ex proprietari (Capoberta Srl) ad una società immobiliare, ma è rimasto aperto fino alla scorsa settimana.
«Abbiamo contattato nelle scorse settimane la Prefettura e il Comune, ma siamo stati lasciati soli – spiega Alessandro Ingrosso, operatore della Fisascat Cisl di Milano -. Abbiamo appreso che l’azienda intenderebbe ricorrere al Fondo di Integrazione Salariale (FIS) per la sospensione temporanea dei dipendenti, tutti regolarmente assunti con diverse mansioni, con successivo licenziamento al termine del periodo di copertura.
È una scelta che respingiamo, perché non coerente con una chiusura definitiva dell’attività e dunque inadeguata a garantire le tutele previste dalla normativa in casi come questo. Se si procedesse adesso ai licenziamenti i lavoratori potrebbero ricorrere alla Naspi e poi essere ricollocati nel settore ricettivo, come accaduto ad esempio nel caso della chiusura del Diana Majestic dello scorso anno. Così invece sono lasciati in un limbo». […]