john e lapo elkann – marina e pier silvio berlusconi – enrico letta e matteo renzi – paola egonu – paolo bonolis zucchero – totti e al bano - luisa ranieri giorgia meloni

ALTRO CHE DOSSIERAGGIO CONTRO IL GOVERNO! - LA LISTA DEGLI SPIATI DELL’EX DIPENDENTE DI INTESA, VINCENZO COVIELLO, E’ UN FRITTO MISTO: CI SONO JOHN E LAPO ELKANN, TUTTA LA FAMIGLIA BERLUSCONI E MARTA FASCINA, DI BATTISTA E DI MAIO, LETTA, RENZI E NICHI VENDOLA - NON SOLO: HA SPIATO ANCHE I CONTI DI TOTTI E ALBANO, LUISA RANIERI E DOMENICO ARCURI, GIULIANO AMATO E PAOLA EGONU, CALENDA E PAOLO BONOLIS, DECARO E L’EX ATTACCANTE DEL MILAN PIETRO PAOLO VIRDIS, D’ALEMA E ZUCCHERO FORNACIARI - L’INCHIESTA SUI SETTEMILA ACCESSI ABUSIVI IN DUE ANNI E’ NATA PER CASO QUANDO…

Estratto dell’articolo di Giuliano Foschini per “la Repubblica”

 

GIORGIA E ARIANNA MELONI

Se questa è la storia di un guardone o di una spia, si capirà. Certo è la storia di una gigantesca faglia aperta sulla sicurezza del nostro Paese, della facilità di reperire dati iper sensibili come quelli bancari. Dati che, se finiti nelle mani sbagliate, metterebbero a rischio la sicurezza nazionale.

 

Un anonimo funzionario di Banca Intesa, Vincenzo Coviello, 52 anni, da una scrivania della filiale Agribusiness di Bisceglie, provincia di Bari, è riuscito a spiare per due anni almeno mezzo Paese: dal 21 febbraio 2022 al 24 aprile 2024 ha eseguito, si legge nell’audit investigation della stessa banca, «6.976 accessi a conti correnti di clienti non giustificati da esigenze di servizio».

 

guido crosetto alla camera 1

È stata spiata la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Il suo allora compagno Andrea Gianbruno, la segretaria Patrizia Scurti e il marito, il capo della scorta della premier Giuseppe Napoli, oggi agente dell’Aisi. Ancora: i ministri Crosetto, Fitto, Santanchè. Gli ex premier Renzi e Letta. L’allora presidente della Corte costituzionale Silvana Sciarra, il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo, i vertici dei Carabinieri (l’ex comandante generale Tullio Del Sette), il comandante generale della Finanza, Andrea De Gennaro.

 

E ancora: alti prelati del Vaticano. Cantanti, calciatori e imprenditori: John e Lapo Elkann, per esempio, così come tutta la famiglia Berlusconi, Marina, Piersilvio e anche Marta Fascina.

 

pier silvio marina berlusconi

«L’ho fatto da solo, non ho mai divulgato quelle informazioni e non ne ho fatto copia» ha detto ai vertici della banca Coviello, che ieri dopo la pubblicazione della notizia dell’indagine che lo riguardava sul quotidiano “Il Domani” ha subito, in tutta fretta, una perquisizione dei Carabinieri alla ricerca, appunto, di documenti che diano un senso a questa storia: hanno raccolto computer, carte, chiavette e sono stati anche alla sua vecchia scrivania in banca dove ha lavorato fino ad agosto, quando è stato licenziato. Coviello è accusato di «accesso indebito ai dati finanziari di istituzioni poste a fondamento della Repubblica (presidente del Senato. del Consiglio dei ministri, ministro della Difesa, componenti del Parlamento) e dei loro familiari».

 

di battista di maio

Lo faceva, secondo la procura di Bari, per «procurare a sé o ad altri, attraverso la consultazione di quei dati, notizie che, nell’interesse della sicurezza dello Stato o, comunque, nell’interesse politico, interno o internazionale, dello Stato dovevano rimanere segrete».

 

Coviello al momento sembrerebbe essersi mosso da solo. Ma, sostengono il procuratore di Bari, Roberto Rossi e l’aggiunto Giuseppe Maralfa, nel decreto di perquisizione notificato ieri a Coviello, lo faceva «verosimilmente in concerto con persona da identificare: un mandante degli accessi abusivi al sistema informatico di Intesa». Su questo, al momento, non c’è alcuna prova: non un giro di denaro, non un elemento. Toccherà ora ai Carabinieri stabilirlo. Carabinieri che però hanno in mano una mole incredibile di nomi vip spiati abusivamente dal dipendente di Intesa.

 

MATTEO RENZI - ENRICO LETTA

L’indagine nasce per caso: a luglio di quest’anno un correntista viene avvisato di essere stato spiato. Gli dicono che è stato avviato un procedimento disciplinare nei confronti di un dipendente, già allontanato a maggio dopo che era partita una segnalazione al Garante della Privacy.

 

Al correntista, uno stimato professionista, non basta la spiegazione e presenta così un esposto in Procura. Parte così l’indagine e soltanto ad agosto, quando i Carabinieri si accorgono di essere davanti non a uno spione di paese, ma a qualcosa di gigantesco, Intesa comunica il licenziamento alla magistratura. Anche per questo motivo, ora la procura sta indagando sulla responsabilità oggettiva (secondo la legge 231) della banca.

francesco totti foto mezzelani gmt 435

 

Fatto sta che, siamo ad agosto, gli investigatori si rendono conto di essere davanti a un pozzo senza fondo. Coviello ha cercato nella banca dati, impunito, ogni nome che finiva sulle pagine del giornale alla ricerca delle schede clienti, degli estratti conto e anche in alcuni casi delle movimentazioni delle carte di credito.

 

Circostanza questa particolarmente pericolosa perché così è possibile ricostruire anche gli spostamenti. Per il ruolo che ricopriva all’interno dell’istituto, Coviello aveva sostanzialmente libero accesso a tutte le schede dei correntisti. Ci sono praticamente tutti i parlamentari visto che Intesa offre il servizio ai deputati. Ma […] Le ricerche sono random e riguardano chiunque.

 

al bano carrisi foto di bacco

Alcune durano alcuni secondi, altre sono più approfondite. È il caso del ministro della premier Meloni (che ieri ha commentato, ironicamente: «Dacci oggi il nostro dossier quotidiano» mentre Fazzolari annunciava una nuova stretta sugli accessi abusivi) di La Russa, del ministro Crosetto e di sua moglie Graziana Saponaro. Ma anche di Di Battista, Di Maio, Fitto, Letta, Renzi o Nichi Vendola. Se non fosse così pericoloso, ci sarebbe da ridere a leggere la lista: ci sono Totti e Albano, Luisa Ranieri e Domenico Arcuri, Giuliano Amato e Paola Egonu, Calenda e Bonolis, Decaro e Pietro Paolo Virdis, D’Alema e Zucchero Fornaciari. […]

PIETRO PAOLO VIRDIS paola egonuDOMENICO ARCURI LUISA RANIERI NUDA IN E' STATA LA MANO DI DIO

Ultimi Dagoreport

friedrich merz donald trump starmer macron meloni von der leyen jd vance

DAGOREPORT - L’INCONTRO DI GIORGIA MELONI CON VANCE E VON DER LEYEN È STATO SOLO ''ACCIDENTALE'': È STATO POSSIBILE IN VIRTU' DELL’INSEDIAMENTO DI PAPA LEONE XIV (NON È STATA LA DUCETTA A CONVOCARE I LEADER, BENSI' SANTA ROMANA CHIESA) – LA "COMPASSIONE" DI TRUMP, CHE HA COINVOLTO LAST MINUTE "COSETTA" MELONI NELLA CHIAMATA CON MACRON, STARMER E MERZ – LE FAKE NEWS DI PALAZZO CHIGI PROPALATE DALLA STAMPA E MEDIA DI DESTRA COL SUPPORTO DEL “CORRIERE DELLA SERA”:  ALL’ORIZZONTE NON C’È MAI STATO ALCUN INVIO DI TRUPPE EUROPEE AL FIANCO DI KIEV CONTRO MOSCA. SOLO DOPO LA FIRMA DI UNA TREGUA, GRAN BRETAGNA E FRANCIA SONO A FAVORE DI UN INVIO DI TRUPPE, MA UNICAMENTE AL FINE DELLA SALVAGUARDIA DEI CONFINI UCRAINI, E COL FONDAMENTALE SUPPORTO INTELLIGENCE DELLA CIA - ALTRA MINCHIATA DELLA PROPAGANDA ALLA FIAMMA: NON E' MAI ESISTITA LA VOLONTÀ DI ESCLUDERE L’ITALIA DAL GRUPPO DEI ''VOLENTEROSI''. È LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" STESSA A ESSERSI CHIAMATA FUORI, IN PREDA ALL'AMBIZIONE SBAGLIATA DI DIVENTARE LA "PONTIERA'' TRA STATI UNITI ED EUROPA, E PER EVITARE GUAI IN CASA CON IL SUO NEMICO PIU' INTIMO, MATTEO SALVINI...

giuliano amato

AMOR CH’A NULLO AMATO – IL RITRATTONE BY PIROSO DEL DOTTOR SOTTILE: “UN TIPO COERENTE E TUTTO D’UN PEZZO, UN HOMBRE VERTICAL? O UN SUPER-VISSUTO ALLA VASCO ROSSI, ABILE A PASSARE INDENNE TRA LE TURBOLENZE DELLA PRIMA REPUBBLICA, UOMO-OMBRA DI CRAXI, MA ANCHE DELLA SECONDA?” – ALCUNI PASSAGGI STORICI DA PRECISARE: AMATO NON SI CANDIDÒ NEL 2001 A CAUSA DI ALCUNI SONDAGGI-PATACCA SVENTOLATIGLI DA VELTRONI, CHE DAVANO RUTELLI IN VANTAGGIO SU BERLUSCONI – A FERMARE LA CORSA AL QUIRINALE DEL 1999 FU MASSIMO D’ALEMA, CHE LO SCARICÒ PER IL “NEUTRO” CIAMPI  - IL MANCATO VIAGGIO AD HAMMAMET E IL RAPPORTO CON GIANNI DE GENNARO...

ernesto galli della loggia giorgia meloni

DAGOREPORT - FAZZOLARI E' PER CASO IL NUOVO DIRETTORE DEL "CORRIERE"? - IN UNA PRIMA PAGINA CHE NASCONDE LE MENZOGNE DI GIORGIA MELONI, SPUTTANATA DA MACRON, BRILLA UN EDITORIALE VERGOGNOSO DI GALLI DELLA LOGGIA CHE SI DOMANDA: "SE LA GERMANIA (DI AFD) HA DAVVERO FATTO I CONTI CON IL SUO PASSATO NAZISTA. IN ITALIA, INVECE, UN PARTITO CHE PURE HA LE SUE LONTANE ORIGINI NEL FASCISMO GOVERNA DA TRE ANNI IN UN MODO CHE SOLO I COMICI (DUNQUE PER FAR RIDERE…) GIUDICANO UNA MINACCIA PER LA DEMOCRAZIA" - L’EX MAOISTA, POI TERZISTA, QUINDI BERLUSCONIANO, 5STELLE, INFINE MELONIANO  DEVE STUDIARE UN PO’, INVECE DI CAMBIARE PARTITO A OGNI CAMBIO DI GOVERNO. NEL DOPOGUERRA IN GERMANIA, GLI EX NAZISTI RIENTRARONO NEL CONTESTO SOCIALE E OTTENNERO POSTI DI POTERE NELLE INDUSTRIE PIÙ AVANZATE FINO ALLA CONTESTAZIONE DEL '68, SIMBOLEGGIATA DALLO SCHIAFFONE RIFILATO DALLA STUDENTESSA BEATE KLARSFELD AL CANCELLIERE (EX NAZISTA) KURT KIESINGER – IN ITALIA LA DESTRA ALLA FIAMMA DI FINI FU SDOGANATA DAL GOVERNO BERLUSCONI, DOVE IL MINISTRO DELLA GIOVENTU' ERA GIORGIA MELONI. COSA CHE IL GALLI OMETTE ESSENDO ORA COLLABORATORE DEL GOVERNO DUCIONI PER IL SETTORE SCUOLA...

andrea orcel unicredit

DAGOREPORT - IL RISIKO DELLE AMBIZIONI SBAGLIATE - COME PER IL GOVERNO MELONI, ANCHE ANDREA ORCEL NON IMMAGINAVA CHE LA STRADA PER LA GLORIA FOSSE TUTTA IN SALITA - IL RAFFORZAMENTO IMMAGINATO DI UNICREDIT, PER ORA, È TUTTO IN ARIA: IL MURO DI GOLDEN POWER DELLA LEGA HA RESO MOLTO IMPROBABILE LA CONQUISTA DI BANCO BPM; BERLINO RITIENE “INACCETTABILE” LA SCALATA ‘’NON AMICHEVOLE” DI UNICREDIT ALLA SECONDA BANCA TEDESCA COMMERZBANK; LE MOSSE DI NAGEL E DONNET GLI DANNO FILO DA TORCERE; CREDIT AGRICOLE, CHE HA UN CONTRATTO IN SCADENZA PER LA GESTIONE DEL RISPARMIO CHE RACCOGLIE UNICREDIT, HA UN ACCORDO CON BPM, DI CUI E' PRIMO AZIONISTA. E IL CDA DI UNICREDIT NON È PIÙ QUELLA FALANGE UNITA DIETRO AL SUO AZZIMATO CONDOTTIERO. COME USCIRE DAL CUL-DE-SAC? AH, SAPERLO…

orcel giorgetti

DAGOREPORT – GIORGETTI SI CONFERMA UN SUPPLÌ CON LE UNGHIE: ALL’INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DI UNICREDIT PER LA MODIFICA DEL DECRETO GOLDEN POWER CHE BLINDA L'OPS SU BPM, BANCA CARA ALLA LEGA, CHI HA INCARICATO IL MINISTRO DI CAZZAGO? STEFANO DI STEFANO, DIRETTORE GENERALE DELLE PARTECIPAZIONI DEL MEF, MA ANCHE COMPONENTE DEL CDA DI MPS. INSOMMA, LA PERSONA GIUSTA AL POSTO GIUSTO... – CALTA C’È: LA GIRAVOLTA DEL CEO DI MPS, LUIGI LOVAGLIO, SULL'OPERAZIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI…