lutero cattelan

LUTERO E IL DILETTEVOLE (NEL CESSO) – IL PADRE DELLA RIFORMA RACCONTA DOVE NACQUERO I SUOI 95 SAGGI: “LO SPIRITO SANTO MI HA ISPIRATO QUANDO ERO SUL GABINETTO” - LA PRIMA TOILETTE DELLA STORIA NACQUE A CRETA, NEL PALAZZO DI CNOSSO - UN BELGA INVENTO’ LA TURCA - MA NEL MONDO CI SONO 2 MILIARDI DI PERSONE SENZA SERVIZI IGIENICI

lutero

Jessica d' Ercole per la Verità

 

 

Martin Lutero, perennemente costipato, scrisse i suoi 95 saggi seduto sul trono (non è meglio gabinetto?): «Lo Spirito Santo mi ha ispirato questa riforma quando ero sulla cloaca».

 

Ogni mattina ci alziamo dal letto per sederci sul gabinetto. Spesso anche prima del caffè. In media passiamo 106 giorni della nostra vita a fare la pipì. Per defecare, secondo i ricercatori del Georgia institute of technology di Atlanta, bastano 12 secondi. Ma il medico israeliano Dov Sikirov, cronometro alla mano, nel 2003 ne ha calcolati almeno 130.

 

Cleopatra era solita liberarsi in vasi d' oro ricoperti di velluto.

tazza d'oro cattelan

Per celebrare il gabinetto, lo scorso anno Maurizio Cattelan ne ha realizzato uno in oro massiccio. Al Guggenheim di New York, in milioni si sono messi in fila pur di provare l' esperienza unica di espletare i propri bisogni nell' America (è il titolo dell' opera).

 

La prima toilette della storia è nata attorno al 1700 avanti Cristo a Creta, nel Palazzo di Cnosso. Per garantire l' igiene alla regina, i minoici s' inventarono un sistema di drenaggio con delle tubature di coccio per fare defluire le acque di scarico. Sistemi simili sono stati ritrovati anche nella valle dell' Indo, e in Egitto.

 

la cloaca maximaUn gabinetto rinvenuto in Cina, all' interno di una tomba della dinastia Han, (dal 206 avanti Cristo al 24 dopo Cristo) era addirittura dotato di un poggiabraccia. L' antica Roma contava 144 foricae, enormi stanzoni comuni in cui gli avventori si sedevano l' uno accanto all' altro su un lungo asse di marmo, ricoperto di legno e costellato di buchi. Non era prevista una divisione per sesso: indossando tuniche ampie e lunghe, non si rischiava di mostrare parti intime. Per la pulizia, si utilizzava una spugna conficcata su un' asta.

bagni pubblici ostiak

 

Sotto ai sedili l' acqua scorreva in continuazione e finiva nella Cloaca Maxima, costruita nel 600 avanti Cristo sotto il regno di Tarquinio Prisco. Con la caduta dell' impero, i bagni chiusero per mancanza di acqua corrente e in città si usavano dei vasi che, sia di giorno che notte, venivano svuotati direttamente dalle finestre sulla pubblica via.

In Occidente, l' idea del primo gabinetto moderno venne a Sir John Harington, poeta e figlioccio di battesimo della regina Elisabetta.

 

Lo chiamò Ajax, dal nome del guerriero greco che, però, pronunciato in inglese richiama a jakes, ovvero il pitale. Era una seduta con sotto un vaso e sopra un serbatoio d' acqua: aprendo una valvola, l' acqua si scaricava nel vaso e trascinava via, in un pozzo nero, gli escrementi. Tutto per soli 6 scellini e 8 penny. Orgoglioso della sua invenzione, Harrington, noto fra l' altro per essere stato il primo inglese ad aver tradotto l' Orlando furioso (1591), invitò i suoi amici a provarla e ne regalò uno anche alla sua madrina, la regina. Tutti però, pur trovando l' idea geniale, dovettero presto rinunciare ad abbandonarsi a lunghe sedute intime sia per via dei terribili odori che il pozzo nero emanava, sia per il fatto che la regina lo bandì assieme al suo inventore.

bagno a dortmund

 

Harrington la fece infuriare descrivendone uso e funzionamento nel pamphlet Un nuovo discorso di un soggetto vecchio, chiamato La metamorfosi dell' Ajax (1596). Una volgarità. E, siccome Elisabetta non sopportava la volgarità, cacciò il suo figlioccio dalla corte e il gabinetto finì nel dimenticatoio per quasi due secoli.

 

Fontana, il famoso orinatoio rovesciato firmato R.

Mutt (pseudonimo di Marcel Duchamp) non venne ammesso al Salone degli artisti indipendenti di New York.

Solo Alfred Stieglitz ebbe il coraggio di esporlo nella sua galleria. Di quest' opera, del 1917, restano solo una fotografia e repliche autorizzate.

L' opera è andata persa. Altre opere d' arte realizzate con un gabinetto: La toilette molle, opera in plastica lucida di Claes Oldenburg (1966); Fontana, scultura in bronzo di Sherrie Levine (1991).

 

A Versailles, sotto Luigi XVI, si contavano più di 250 chaises percées, la cosiddetta comoda. Di queste, 208 ricoperte di velluto rosso. Al Gran ballo di Parigi del 1739, per la prima volta le toilette, che allora si chiamavano guarderobes, furono divise da un cartello «pour les hommes» e «pour les femmes».

 

LUTERO

Nel 1775 Alexander Cumming, orologiaio di professione, riprese l' invenzione di Harrington e la migliorò aggiungendoci una continua presenza d' acqua sul fondo, una valvola scorrevole per eliminare gli escrementi e uno scarico a forma di «s» che impediva agli odori di risalire.

 

Thomas Crapper abbandonò il metallo in favore della ceramica e aggiunse un serbatoio posto sopra alla tazza che, grazie a un sistema di leve e tiranti, scaricava dieci litri d' acqua nel gabinetto per ripulirlo. Era il 1886.

Non tutti i gabinetti sono uguali. Quello alla turca è un vaso a pavimento che fu inventato da un belga, Bert Vandegeim. Leggenda vuole che per non sporcarsi i pantaloni Vandegeim se li annodava a mo' di turbante attorno al capo provocando le risa di sua moglie, Prudence, solita prendere in giro il suo «turco». Tuttavia furono i coloni ottomani, qualche secolo più tardi, a bucare il vaso, collegarlo con uno scarico e ad aggiungere il gancio per i pantaloni.

 

La turca, costringendo la persona ad accovacciarsi, offre la posizione più naturale per evacuare. Inoltre consente di prevenire la trasmissione di qualunque malattia.

Scrive Guido Ceronetti in La carta è stanca (1976): «Perché la pulizia e il decoro non crollino miserabilmente in un punto capitale, siano i locali igienici dotati di un bell' alveolo alla turca, invece che di wc con insidiosi sedili trasmettimorbi. Quante infezioni di meno se li sopprimessimo tutti! E quanta obesità in meno, stitichezza, emorroidi! Il wc è la vergogna degli alberghi, dei treni (i treni!), dei cinematografi, di tutti i luoghi pubblici, e l' inciviltà di chi li rende con vari espedienti inservibili ha funzione ammonitrice e vendicatrice».

 

bagno futuro a taiwan.

tazza a imbutoIl modello di tazza più diffuso in Italia è quello a imbuto: le feci scompaiono velocemente nell' acqua e con loro anche gli odori. In Germania, ma anche in Olanda e nei Paesi Bassi, le tazze hanno all' interno una «mensola» che blocca il deflusso permettendo di osservare le feci. Esistono anche modelli «a visiera», col ripiano un po' più inclinato, per proteggere terga e parti intime da eventuali schizzi.

In Giappone i gabinetti si chiamano washlet (crasi di wash e toilet), perché oltre a svolgere la normale funzione lavano, asciugano, massaggiano, emanano profumi per celare i cattivi odori ed emettono suoni per coprire i rumori sgradevoli. Il più costoso raggiunge i 10.000 euro.

 

Ancora oggi 2 miliardi di persone non hanno i servizi igienici in casa. La metà di queste espleta i propri bisogni all' aria aperta. In Italia una pipì per strada può costare anche 5.000 euro di multa.

bagni pubbliciil cesso in piedicantinetta nel bagno cesso coi denti

 

Ultimi Dagoreport

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...