MARCHE-TTE REPUBBLICANE - NON DITE A NAPOLITANO CHE TRA I CAVALIERI AL MERITO HA APPENA PREMIATO COSTA, L’EX PRESIDENTE DI BANCA MARCHE CHE, INSIEME CON BIANCONI, HA CONDOTTO L’ISTITUTO MARCHIGIANO AL COMMISSARIAMENTO

1.BANCA MARCHE, GLI ANNI DEL CREDITO DISINVOLTO CONTESTATO DA BANKITALIA
DAGOREPORT

Tra i nuovi cavalieri al merito della Repubblica, sapientemente scelti dal presidente Giorgio Napolitano, ce n'è uno che sta sollevando ben più di una polemica. Si tratta di Lauro Costa, ex presidente di Banca Marche, l'istituto di credito di Jesi (Ancona) commissariato da Bankitalia e dal ministero dell'Economia lo scorso ottobre, dopo una fase di gestione provvisoria avviata alla fine di agosto.

Tutto bene se non fosse che i problemi di Banca Marche, almeno stando alla tesi sostenuta dall'Authority di Palazzo Koch, sembrano originare proprio dagli anni "di vacche grasse", e dunque di credito disinvolto (tornato poi indietro nel bilancio dell'ultimo anno come un boomerang in forma di prestiti in sofferenza), in cui ai vertici c'era Costa, affiancato dall'ex direttore generale Massimo Bianconi. Costa, infatti, è stato presidente della banca marchigiana dalla primavera del 2012 a quella del 2013 e, prima ancora, ha ricoperto il ruolo di vicepresidente per il mandato 2009-2012. Dal 2006 al 2009 di nuovo aveva seduto sulla poltrona di presidente.

Intanto, Banca Marche è impegnata nel taglio dei costi: la sera dell'11 dicembre, si è conclusa positivamente la trattativa tra l'azienda, e in particolare tra i due commissari, Federico Terrinoni e Giuseppe Feliziani, e il direttore generale Lorenzo Riggi, per l 'accesso al fondo di solidarietà e sostegno al reddito dei dipendenti. Sono previsti un massimo di 360 esuberi, su un totale di 3mila lavoratori, ad adesione volontaria.

Stando alle ultime indiscrezioni, la banca intenderebbe tagliare ulteriormente i costi attraverso un demansionamento di circa un centinaio di persone. In questo caso, però, stando a quel che si apprende e a differenza di quanto appena accaduto col fondo volontario, dovrebbe essere avviata la relativa procedura di confronto coi sindacati prevista dal contratto nazionale.

Tornando a Costa, sapete qual è la motivazione del riconoscimento arrivato dalla Repubblica Italiana? Proprio la sua opera come presidente di Banca Marche e di guida dell'Unione provinciale agricoltori. Stiamo freschi...

2. MACERATA, NOMINATO CAVALIERE AL MERITO L'EX PRESIDENTE DI BANCA MARCHE LAURO COSTA
Da "il Messaggero.it" del 17 dicembre

Diventa cavaliere al merito della Repubblica Lauro Costa per la sua opera come presidente di Banca Marche e di guida dell'Unione provinciale agricolori. La premiazione è stata questa mattina e farà discutere vista la grave perdita dichiarata dell'istituto di credito marchigiano (800 milioni di euro) e le difficoltà che sta attraversando in questo momento Banca Marche, commissariata da Bankitalia e con un programma di risanamento che si presenta difficile.

E soprattutto un'inchiesta della magistratura dorica con una quindicina di persone iscritte nel registro degli indagati (si tratterebbe di ex amministratori e ex manager) per reati come falso in bilancio, false comunicazioni, infedeltà patrimoniale e reati contro il patrimonio.

Lauro Costa è stato per anni del Cda di Bnaca Marche e per due volte presidente. L'ultima presidenza è durata pochi mesi e si è conclusa con le dimissioni e l'apertura di una fase di grande incertezza e conflitto nel Cda che ha poi portato al commissariamento dell'istituto.

Ha consegnato l'onorificenza a Lauro Costa il vice sindaco Federica Curzi nella Prefettura di Macerata con altri 11 candidati.

 

MASSIMO BIANCONI EX CAPO DI BANCA MARCHELOGO BANCA MARCHEMAURO COSTA banca marche BANCA DELLE MARCHE

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA") 

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA…