protesta degli agricoltori sui trattori a orte

LA MARCIA SU ROMA DEI TRATTORI – GLI AGRICOLTORI ANNUNCIANO UNA GRANDE MANIFESTAZIONE NELLA CAPITALE PER CHIEDERE AL GOVERNO MISURE DI SOSTEGNO: NEL MIRINO DELLA PROTESTA IL CARO GASOLIO E LA REINTRODUZIONE DELL’IRPEF SUI TERRENI AGRICOLI – IERI TENSIONE CON LA POLIZIA A ORTE, DOVE SONO ARRIVATI OLTRE 120 MEZZI AGRICOLI CHE HANNO MANDATO IN TILT IL TRAFFICO ALL’INGRESSO DELLA A1…

Estratto dell’articolo di Andrea Ducci per il “Corriere della Sera”

 

protesta degli agricoltori sui trattori a orte

Un susseguirsi di proteste e cortei. La giornata di ieri è scandita dalle file di trattori in prossimità dei caselli autostradali e lungo le strade: è il lamento degli agricoltori italiani che, con rabbia crescente, chiedono al governo un segnale.

 

[…]  Allevatori e agricoltori si trovano insieme per mettere nel mirino il caro gasolio e la reintroduzione dell’Irpef sui terreni agricoli, un ulteriore motivo di forte scontento è dovuto agli obblighi della Politica agricola comune (Pac), che impone di tenere a riposo il 4% dei terreni come condizione per accedere ai contributi comunitari.

 

protesta degli agricoltori sui trattori a orte

Sulla riforma della Pac a ricordarne i limiti è il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, che ribadisce: «Le imprese agricole sono chiamate ad aumentare gli impegni in materia di sostenibilità ambientale, ma a fronte di minori risorse finanziarie».

 

A mettere in fibrillazione gli addetti dell’agricoltura italiana è, inoltre, la visibile sproporzione tra i prezzi accordati ai produttori e il prezzo dei prodotti al dettaglio: un litro di latte, per esempio, all’origine costa meno di 50 centesimi e nel carrello della spesa arriva con un prezzo fino a 6 volte superiore.

 

protesta degli agricoltori sui trattori a orte

Un’analisi della Coldiretti evidenzia che, mentre le famiglie fronteggiano i rincari del cibo, i contadini si vedono riconoscere per i prodotti agricoli il 10,4% in meno rispetto allo scorso anno. Un cortocircuito dove lo spettro della direttiva sul Green Deal prefigura costi e investimenti accessori, destinati a ricadere sulle spalle degli agricoltori. In questo scenario la protesta ha gioco facile.

 

«Noi dobbiamo fare quello per cui siamo arrivati qui» dice Antonio Monfeli, portavoce degli agricoltori giunti a Orte (Viterbo), rivolgendosi alle forze dell’ordine presenti. Di fronte al casello dell’autostrada sono arrivati oltre 120 mezzi agricoli che hanno mandato in tilt il traffico all’ingresso della A1, con tanto di momenti di forte tensione tra poliziotti e manifestanti.

Pochi chilometri più a sud, alle porte di Roma, i trattori si sono messi in moto sulle strade del comune di Formello.

 

protesta degli agricoltori sui trattori a orte

La Capitale, del resto, è la destinazione obiettivo della protesta. A dirlo è Danilo Calvani, leader degli agricoltori, appena uscito dall’incontro di ieri in questura a Roma, per ottenere il via libera a manifestare in città. «Siamo appena usciti dalla questura, la manifestazione si farà. Ci sono altri sopralluoghi da fare, ma si farà. Comunicheremo — annuncia Calvani — la data lunedì (domani, ndr) sera dopo le 5. In Italia non faremo come a Bruxelles, non l’abbiamo mai fatto. Questo ci ha permesso di arrivare a Roma».

 

protesta degli agricoltori al casello di orte 2

[…]  Dal governo il segnale di misure concrete a favore del settore non è finora arrivato: la mossa più probabile, e attesa, è che l’esecutivo proroghi la sospensione dell’Irpef, sebbene con criteri di modularità. La premier Giorgia Meloni però rivendica di avere fatto passare da 5 miliardi di euro a 8 miliardi i fondi del Pnrr destinati al comparto agricolo.

protesta degli agricoltori al casello di orte 1protesta degli agricoltori al casello di orte 3

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…