valter manuel foffo

MEJO DROGATO CHE FROCIO - QUESTA, IN SINTESI, LA POSIZIONE DEL PADRE DEL KILLER DI LUCA VARANI -POMPINI E FESTINI CON MARCO PRATO VESTITO DA DONNA? ''A NOI FOFFO NON PIACCIONO I GAY, CI PIACCIONO LE DONNE VERE. E MIO FIGLIO NON È DA MENO'' (ADESSO AVETE CAPITO PERCHE' IL FIGLIO LO VOLEVA AMMAZZARE?)

Camilla Mozzetti per ''Il Messaggero''

 

«No, mio figlio non è gay e sì, è stato ricattato da Marco Prato». Valter Foffo torna a parlare dell' omicidio compiuto dal figlio Manuel e dall' amico pr, organizzatore delle feste gay romane. Il corpo di Luca Varani, il giovane di 23 anni prima torturato e poi lasciato morire dissanguato, è ancora chiuso in una cella frigorifera dell' obitorio al policlinico Umberto I. I funerali del ragazzo si terranno sabato mattina, poi la sepoltura al cimitero comunale Flaminio.

VALTER FOFFO PADRE DI MANUELVALTER FOFFO PADRE DI MANUEL

 

Ma intanto, Foffo senior torna a dire la sua. A parlare del figlio, dopo averlo incontrato, martedì scorso, nel carcere di Regina Coeli. E stavolta non lo fa di fronte alle videocamere. Ma in strada, dopo aver preso un caffè in un bar di via Tiburtina ed essersi acceso una sigaretta. Si passa una mano sul volto: «Guardi, mi sto screpolando, i medici hanno detto che è stress». Descrive il figlio Manuel come una vittima, profondamente turbato da quanto accaduto e pronto al pentimento.

Signor Foffo, dice che suo figlio è stato ricattato da Marco Prato. Per quale motivo?
«Manuel ha conosciuto Prato qualche mese fa, insieme hanno trascorso la notte di Capodanno e in quell' occasione ha avuto un rapporto con il suo amico, che ha registrato tutto con il cellulare, minacciandolo poi di diffondere il video; mio figlio si è sentito stretto in un angolo, me lo ha detto, anche per questo ha accettato di rincontrare Prato, per cercare di convincerlo a cancellare quel filmato».

Manuel negli interrogatori ha detto che avrebbe voluto ucciderla. Cosa le ha detto quando vi siete incontrati in carcere?
«Non ha assolutamente detto questo, non pensava a me. Me lo ha ripetuto più volte. Può verificarlo, in carcere registrano tutto. Ho trovato un ragazzo devastato dai farmaci e dalla vergogna, solo adesso si sta rendendo conto di quello che ha compiuto, dell' atroce delitto di cui si è macchiato».

Le ha confessato di essere stato lui a uccidere il giovane?
«Mi ha ripetuto che sia la prima coltellata che l' ultima l' ha inferta Marco Prato».

manuel foffo marco pratomanuel foffo marco prato


I due si stanno accusando a vicenda...
«Mio figlio è stato ricattato, questo è certo».

Sta dicendo che suo figlio è una vittima?
«Aspetto che esca fuori tutto quanto, ho fiducia nel pubblico ministero e nei carabinieri che stanno svolgendo le indagini. Chi deve pagare, pagherà nella giusta maniera. Non può certo finire così. Stiamo aspettando gli esami tossicologici, sono convinto che la droga, la cocaina e chissà quali altre sostanze assunte, abbiano contributo ad annebbiare la lucidità di Manuel che però non è gay».

Un figlio è meglio averlo drogato che omosessuale?
(silenzio)

LUCA VARANI E IL PADRE DI MANUEL FOFFO A PORTA A PORTALUCA VARANI E IL PADRE DI MANUEL FOFFO A PORTA A PORTA

 

il palazzo dell omicidio di luca varani al collatinoil palazzo dell omicidio di luca varani al collatino

Dagli atti risulterebbe che Manuel abbia avuto un rapporto sessuale con Prato proprio nei minuti precedenti il delitto di Varani.
«Non è vero neanche questo. Hanno avuto un solo rapporto sessuale lo scorso 31 dicembre. A noi Foffo non ci piacciono i gay, ci piacciono le donne vere. E mio figlio non è da meno».

Lei lo conosce davvero suo figlio? Come padre si sente responsabile per quanto accaduto?
«Li chiamano ragazzi, a Manuel e a Prato. Ma sono uomini, non hanno più 18 anni. Dovevo forse portare ancora mio figlio per mano a trent' anni? Anch' io ho una mia vita, cosa crede. E poi che gli dicevo? Vieni che papà ti cucina, quando io stesso vado ancora a cercare chi cucina per me».

LUCA VARANILUCA VARANI


Ha incontrato la sua ex moglie Daniela? Suo figlio dopo il delitto sarebbe sceso a casa della madre, che abita al piano di sotto, per chiedere stracci e sapone.
«Con la mia ex moglie non parlo da anni, non è stata, la nostra, una di quelle separazioni che terminano in amicizia. So da mio figlio Roberto, che l' ha vista e l' ha accompagnata anche a trovare Manuel in carcere, che Daniela non ha aperto la porta quella mattina. Mio figlio ha le chiavi di casa, è entrato per prendere una bottiglia d' acqua, nessuno straccio o sapone anche perché è Daniela che gli andava sempre a pulire casa, ha salutato la madre che era in un' altra stanza e che quindi non l' ha potuto vedere».

E con la famiglia Varani? Li ha sentiti anche per un semplice gesto di vicinanza?
«Ci ha pensato il mio legale a contattarli. In questa storia ci sono tre famiglie distrutte. Ognuna a suo modo. Non dubito che ci sarà modo di incontrarci ma ora mi pare inopportuno».

marco prato   9marco prato 9

 

marco prato   6marco prato 6marco prato   11marco prato 11luca varani  luca varani marco prato   3marco prato 3

 

Ultimi Dagoreport

antonio tajani matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL PRANZO DEI VELENI È SERVITO: LUNEDÌ A PALAZZO CHIGI SONO VOLATI PIATTI E BICCHIERI TRA I TRE CABALLEROS DEL GOVERNO - MELONI E TAJANI HANNO MESSO ALL’ANGOLO IL "PATRIOTA" TRUMPUTINIANO SALVINI, ACCUSANDOLO DI SABOTARE L'ESECUTIVO CON LE SUE POSIZIONI ANTI-EUROPEE E GLI ATTACCHI A MATTARELLA SUL CODICE ANTI-MAFIA DEL PONTE DELLO STRETTO – QUANDO SONO ARRIVATI I RISULTATI DELLE COMUNALI, CON LA DEBACLE DEL CENTRODESTRA, "IL TRUCE" DELLA LEGA E' PARTITO ALL'ATTACCO, INCOLPANDO LA ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' (COLLE OPPIO E GARBATELLA) PER LA SCONFITTA A GENOVA: SE NON AVESSE CONVINTO BUCCI A LASCIARE LA POLTRONA DI SINDACO DI GENOVA PER CORRERE PER LA PRESIDENZA DELLA REGIONE LIGURIA (STOPPANDO IL LEGHISTA RIXI), IL SINDACO SAREBBE RIMASTO AL CENTRODESTRA. A QUEL PUNTO, SI E' SVEGLIATO TAJANI CHE HA RICORDATO A ENTRAMBI CHE SENZA I VOTI DI CLAUDIO SCAJOLA OGGI CI SAREBBE IL PD DI ANDREA ORLANDO ALLA REGIONE LIGURIA…

benjamin netanyahu matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT – QUANTO POTRÀ DURARE IL SILENZIO IMBARAZZATO E IMBARAZZANTE DI GIORGIA MELONI DI FRONTE AI 50MILA MORTI DI GAZA? LA DUCETTA NON VUOLE SCARICARE NETANYAHU PER NON LASCIARE A MATTEO SALVINI LA "PRIMAZIA" DEL RAPPORTO CON "BIBI". MA ANCHE PER NON IRRITARE LA POTENTE COMUNITÀ EBRAICA ITALIANA, STORICAMENTE PENDENTE A DESTRA – ORMAI ANCHE URSULA VON DER LEYEN E ANTONIO TAJANI (NON CERTO DUE CUOR DI LEONE) CONDANNANO LE STRAGI NELLA STRISCIA CON PAROLE DURISSIME: “AZIONI ABOMINEVOLI” – ANCHE LA POPOLAZIONE ISRAELIANA VUOLE SFANCULARE “BIBI”, COME STA FACENDO GIÀ TRUMP, CHE NEI GIORNI SCORSI HA ATTACCATO LA CORNETTA IN FACCIA A SEMPRE PIÙ IN-GAZATO PREMIER ISRAELIANO (OGGI HA RIVELATO DI AVERGLI "DETTO DI NON ATTACCARE L'IRAN")

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - IL GARBUGLIO DEL SUPER RISIKO BANCARIO SPACCA NON SOLO LA FINANZA MILANESE (DUELLO UNICREDIT-INTESA) MA STA FACENDO DERAGLIARE ANCHE IL GOVERNO DI DESTRA-CENTRO -GONG! OGGI È ANDATO IN SCENA UN PESANTISSIMO SHOWDOWN TRA MELONI, CHE È FAVOREVOLE AD APERTURE SUL GOLDEN POWER A UNICREDIT SULL’OPERAZIONE BANCO BPM CON TAJANI SOSTENITORE INDEFESSO DEL LIBERO MERCATO, E LA LEGA DI SALVINI CHE È PRONTA A FAR CADERE IL GOVERNO PUR DI NON MOLLARE IL “SUO” BANCO BPM A UNICREDIT - OGGI, ARMATO DI BAZOOKA, È SCESO IN CAMPO IL MINISTRO DELL’ECONOMIA, GIANCARLO GIORGETTI. INCALZATO DAI CRONISTI SULLE POSSIBILI APERTURE DEL GOVERNO ALLE PRESCRIZIONI DEL GOLDEN POWER APPLICATE ALLA BANCA DI ORCEL, L’ECONOMISTA DI CAZZAGO È SBOTTATO COME UN FIUME IN PIENA: “SE CI FOSSE IL MINIMO DISALLINEAMENTO (CON MELONI), NON CI SAREBBE UNA MINACCIA DI DIMISSIONI, MA LE DIMISSIONI STESSE. NON SI ANNUNCIANO LE DIMISSIONI, LE SI DANNO…”

donald trump zelensky vladimir putin russia ucraina

DAGOREPORT - TRUMP STREPITA MA NON COMBINA UN CAZZO – ZELENSKY PROPONE UN INCONTRO A TRE CON IL TYCOON E PUTIN MA NESSUNO LO CONSIDERA: PUTIN SI CHIAMA FUORI (“SOLO DOPO ACCORDI SPECIFICI”). E IL TYCOON? NON VUOLE UN INCONTRO DIRETTO CON PUTIN PERCHE', IL MOLTO PROBABILE BUCO NELL'ACQUA, SAREBBE L'ENNESIMA CONFERMA DELLA SUA INCAPACITA' DI RISOLVERE LA CRISI UCRAINA. LUI, CHE PRIMA DELLE ELEZIONI DICEVA “PORTERÒ LA PACE IN 24 ORE”, E A PIU' DI QUATTRO MESI DALL’INSEDIAMENTO SI RITROVA CON I DRONI E I MISSILI RUSSI CHE MARTELLANO PIÙ CHE MAI KIEV...

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – UCCI UCCI, SENTO AVVICINARSI GLI ANGELUCCI! IN ALLARME PER LA DECRESCITA INFELICE DEI LORO TRE QUOTIDIANI, ALESSANDRO SALLUSTI AVREBBE I GIORNI CONTATI ALLA DIREZIONE DE “IL GIORNALE” - GIA’ CADUTO IN DISGRAZIA CON MARINA BERLUSCONI, REO DI AVER SOSTITUITO “PAPI” CON GIORGIA, ORA GIAMPAOLO ANGELUCCI AVREBBE IN MENTE DI RIMPIAZZARE IL BIOGRAFO DELLA DUCETTA CON QUEL RAMPANTISSIMO “BEL AMI” DEL POTERE CHE SI CHIAMA TOMMASO CERNO: SENZA FARE UN PLISSE’, DA DIRETTORE DELL’’’ESPRESSO” E DEPUTATO DEL PD BY RENZI, OGGI E’ ALLA GUIDA DE “IL TEMPO”, TALMENTE SCHIERATO CON LA DESTRA CHE VEDE I FASCISTI A SINISTRA… (VIDEO STRACULT!)