furto bicicletta

INCREDIBILE MA VERO: UN MEMBRO DEI CASAMONICA HA FATTO ARRESTARE UN ROMENO CHE GLI STAVA RUBANDO LA BICI ELETTRICA DAL VALORE DI CIRCA DUEMILA EURO - QUANDO HA NOTATO IL LADRO TRAFFICARE ACCANTO ALLA BICI, AMABILE CASAMONICA SI E' LANCIATO PER FERMARLO. E' INIZIATO UN PICCOLO INSEGUIMENTO E...

Francesca De Martino per “il Messaggero”

 

FURTO BICICLETTA

Un membro della famiglia Casamonica si è ritrovato a essere beffato e derubato sotto il naso da un romeno. Il ladro era convinto di aver fatto un bel colpo, portandosi via due giorni fa una costosa bicicletta elettrica, incatenata in una via trafficata del Quadraro.

 

Non poteva certo immaginare che il proprietario fosse un componente della numerosissima famiglia dei Casamonica, nota e temuta per i suoi trascorsi criminali. Mentre rubava la bici, la vittima, Amabile Casamonica, 48 anni, ha visto tutta la scena ed è riuscito nel giro di pochi minuti ad acchiapparlo e a farlo arrestare dai poliziotti.

 

FURTO BICICLETTA

Ieri Lazar Bogdan Bejinaru, 39enne originario della Romania, per questi fatti è finito a processo per direttissima davanti al Tribunale monocratico di Roma. Il giudice ha convalidato l'arresto del giovane e disposto l'obbligo di firma due volte a settimana. Il pm Silvia Santucci contesta all'imputato il furto aggravato.

 

LA DINAMICA DEL COLPO

I fatti si sono consumati il 17 maggio scorso. Sono appena passate le sei di pomeriggio quando l'imputato, secondo quanto emerge dal verbale, si trova a passare davanti al civico 53 di via dei Consoli, in zona Quadraro, e nota una bicicletta elettrica del valore di quasi duemila euro, parcheggiata in strada. È ben chiusa, con tanto di lucchetto antifurto.

FURTO BICICLETTA

 

Ma, nonostante la via trafficata, riesce a liberarla dalle catene e a portarsela via. È convinto, forse, di aver fatto il colpo della giornata. Per la cronaca, alcuni componenti del clan familiare dei Casamonica (che aveva il suo quartiere generale a vicolo di Porta Furba) lo scorso settembre sono stati condannati per associazione mafiosa.

FURTO BICICLETTA

 

L'INSEGUIMENTO

Amabile Casamonica - estraneo ai fatti per cui i membri della sua famiglia si sono trovati sul banco degli imputati vede il ladro all'opera e gli corre dietro. All'inizio non riesce a fermarlo, poi poco dopo lo incontra nel quartiere, lo riconosce e chiama gli agenti di polizia del commissariato Appio Nuovo. I poliziotti, dopo pochi secondi, grazie all'aiuto della persona offesa, intervengono sul posto e mettono in manette il 39enne.

 

FURTO BICICLETTA

Per il pm, in base a quanto si legge dal capo d'imputazione, l'imputato «al fine di trarne profitto» si sarebbe impossessato di una bicicletta elettrica «del valore economico di 1.750 euro, sottraendola al proprietario che l'aveva lasciata parcheggiata, regolarmente chiusa». La difesa ha scelto un rito alternativo e Lazar Bogdan Bejinaru verrà giudicato dai magistrati di piazzale Clodio il prossimo giugno.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...