morti lampedusa migranti

MIGRANTI RIP NELL’AUSCHWITZ ITALIANO – TARSIA COSTRUISCE IL CAMPOSANTO PER LE VITTIME DEI BARCONI. SORGERA’ VICINO AL CAMPO DI CONCENTRAMENTO CALABRESE, IL PIU’ GRANDE FATTO COSTRUIRE DAL FASCISMO – SARA’ DEDICATO AD AYLAN – LA REGIONE METTE 4 MILIONI

 

Antonio Ricchio per La Verità

salvataggio migrantisalvataggio migranti

 

L’ inizio dei lavori è previsto per il mese di settembre. A Tarsia, piccolo centro situato 40 chilometri a nord di Cosenza, si lavora ai dettagli del progetto che porterà alla costruzione del più grande monumento all' aperto dedicato alle vittime degli sbarchi. «In questo modo», spiega il sindaco Roberto Ameruso, 40 anni, di professione avvocato, «eliminiamo per sempre la disumanità di quei poveri corpi, senza volto e senza nome, sepolti in tanti piccoli sperduti cimiteri».

 

La struttura sorgerà su un' area di 17.000 metri quadrati, nell' area in cui sarà realizzato anche il nuovo cimitero comunale, dove è ubicato anche un camposanto ebraico, e a poca distanza dall' ex campo di internamento di Ferramonti. Già, perché Tarsia è stato anche il principale - in termini di consistenza numerica - luogo di reclusione per ebrei, slavi e nemici del regime fascista, fatto costruire da Benito Mussolini all' indomani dell' ingresso dell' Italia nella Seconda guerra mondiale.

 

ferramonti tarsia1ferramonti tarsia1

Si racconta che nel campo, liberato dagli inglesi nel 1943 e definitivamente chiuso due anni più tardi, furono reclusi più di 3.000 ebrei. Quelli deceduti a Ferramonti sono stati regolarmente seppelliti all' interno sia del piccolo cimitero cattolico di Tarsia (16 sepolture registrate, ma solo 4 ancora presenti) che nel cimitero di Cosenza (21 vittime schedate), dove ancora è possibile vedere le loro tombe.

 

«Sarà l' esempio», aggiunge il primo cittadino con in tasca la tessera del Pd, eletto per la prima volta alla guida di Tarsia nel 2014, «di come non possano esserci differenze nemmeno tra i morti. Tarsia vuole continuare la sua tradizione di accoglienza e riprendere quel filo di umanità spezzato dalle morti in mare».

migranti nel mediteraneomigranti nel mediteraneo

 

Uno dei terreni su cui sorgerà il cimitero dei migranti è stato donato dal leader del movimento «Diritti civili» Franco Corbelli, grande sponsor del progetto: «È un' opera che non regaliamo alla Calabria e nemmeno all' Italia. La mettiamo a disposizione dell' intera Europa». Sarà, ma intanto i soldi per avviare i lavori li ha stanziati soltanto la Regione Calabria. Assediata da emergenze di ogni natura, prima fra tutte quella della mancanza di lavoro (questa è la terra con il più alto di disoccupazione dell' intera Ue), la giunta guidata da Mario Oliverio ha dato priorità a un finanziamento di 220.000 euro per l' acquisizione dei terreni, le opere di sbancamento e la realizzazione della recinzione.

 

ferramonti tarsia2ferramonti tarsia2

Il progetto, realizzato dall' ufficio tecnico comunale di Tarsia, prevede un investimento complessivo di 4 milioni. Denaro che dovrebbe arrivare dalla Regione e dal governo. Il condizionale è d' obbligo considerato che si registra un notevole ritardo rispetto alla tabella di marcia fissata alla vigilia. Tanto che Corbelli ha già messo le mani avanti, scaricando su dirigenti e funzionari pubblici ogni responsabilità sulla situazione di impasse venutasi a creare.

 

AYLAN AYLAN

Di certo c' è che all' ingresso della struttura campeggerà una gigantografia di Aylan Kurdi, il bimbo siriano ritrovato cadavere su una sponda turca, la cui immagine è diventata simbolo di questa ondata di sbarchi che non conosce fine. E poi è ancora prevista la realizzazione di un memoriale «ultimo sguardo» su cui verranno proiettate le immagini degli sbarchi sulle coste e dei salvataggi compiuti nel Mediterraneo, un viale con due fontane, un archivio storico.

 

ferramonti Tarsia3ferramonti Tarsia3

«In questo luogo, oggi che viviamo una fase segnata dall' esodo di milioni di persone che arrivano dal Sud del mondo», afferma invece il governatore calabrese Mario Oliverio, «qui trovano accoglienza, in un' opera che consentirà a tanti genitori, parenti e amici di ritrovare i loro congiunti che perdono la vita in queste loro traversate, come purtroppo continua ad avvenire».

 

Finora l' unica voce fuori dal coro che si è levata sulla vicenda è stata quella di Marcello Morrone, esponente cosentino del Fronte Nazionale: «Possibile che nessuno Stato africano abbia pensato a fare rimpatriare le spoglie dei naufraghi? Se nessuno lo ha fatto, non sarebbe stata cosa buona e giusta che fosse l' Europa a farsi carico della spesa?».

 

ferramonti tarsiaferramonti tarsia

Nell' attesa, ci ha pensato la Regione Calabria a rispondere agli interrogativi. Stanziando una prima somma, che però è servita soltanto per adempimenti burocratici. E adesso il timore, che nessuno confessa apertamente, è quello di ritrovarsi davanti a un' incompiuta. L' ennesima realizzata con i soldi pubblici a queste latitudini.

AYLAN BAMBINI STRAGE MARE 9AYLAN BAMBINI STRAGE MARE 9

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO