caivano

NEL BRANCO DI SETTE RAGAZZINI DI CAIVANO CHE HA STUPRATO LE CUGINETTE DI 11 E 12 ANNI CI SONO ANCHE FIGLI DI BOSS CHE GESTISCONO LE PIAZZE DI SPACCIO - GLI INVESTIGATORI HANNO SEQUESTRATO UNA DECINA DI CELLULARI PER CAPIRE SE SIANO STATI GIRATI VIDEO VENDUTI NEL DARK WEB - TRA I TELEFONINI SOTTO LA LENTE DEGLI INQUIRENTI ANCHE QUELLO DELLA MADRE DI UNA DELLE BIMBE STUPRATE: GLI INVESTIGATORI VOGLIONO CAPIRE SE CI FOSSE UN CONTROLLO SULLA FIGLIA - GLI INDAGATI SALGONO A QUINDICI...

1. L’ORRORE DI CAIVANO NEL BRANCO DEGLI STUPRI ANCHE I FIGLI DEI BOSS

Estratto dell'articolo di Marco Di Caterino per "Il Messaggero"

 

centro sportivo di caivano 4

La chiave di svolta nelle indagini sullo stupro di gruppo perpetrato nel Parco Verde di Caivano, con due ragazzine di dieci e dodici anni vittime del branco, potrebbe arrivare dalle analisi tecniche della decina di cellulari sequestrati dai carabinieri. Nelle memorie di queste "scatole nere", gli inquirenti cercano video, conversazioni in chat e lavorano all'ipotesi che uno dei filmatini sia stato venduto nel dark web, dove la richiesta di questo lurido materiale è enorme e può fruttare migliaia di euro.

CAIVANO - PARCO VERDE

 

Un passaggio fondamentale questo, visto che uno degli investigatori davanti a tanto scempio e crudeltà ha chiosato: «Quelli di Palermo (il riferimento è al branco responsabile dello stupro di una 19enne, ndr) rispetto a questi del Parco Verde sono stati meno aggressivi».

 

In particolare, l'attenzione degli inquirenti sarebbe concentrata sui telefonini di quei due minorenni, figli di capi piazze di spaccio, attive una nel Parco Verde, l'altra nel complesso di edilizia popolare Iacp di via Atellana noto come "'o bronx". Figli di personaggi di spicco della criminalità organizzata, ragazzi che appartengono alla cosiddetta "borghesia delle piazze di spaccio», pieni di soldi, abiti firmati, spocchia da camorristi. [...]

centro sportivo di caivano 1

 

Tutti sapevano e nessuno ha parlato. Tra i cellulari sequestrati, figurerebbe anche quello in uso alla mamma di una delle due ragazzine. Un atto finalizzato ad accertare eventuali responsabilità in tema di controllo genitoriale. E come era accaduto nove anni fa, quando fu uccisa Fortuna Loffredo, nel Parco Verde è scattato il coprifuoco per i bambini, ancora una volta i più penalizzati, ora costretti a stare in casa per la psicosi degli orchi, i cui nomi erano noti in tutto il quartiere.

CAIVANO - PARCO VERDE

[...]

 

2. L’IPOTESI DEI VIDEO DURANTE GLI ABUSI «COSÌ IL GRUPPO ADESCAVA LE CUGINETTE»

Estratto dell'articolo di Gennaro Scala per il "Corriere della Sera"

 

I telefoni cellulari sequestrati per ordine della procura. Potrebbe essere lì la chiave dell’indagine sullo stupro ripetuto ai danni delle due cuginette di 11 e 12 anni a Caivano, in provincia di Napoli. Si tratterebbe di una decina in tutto. L’obiettivo è capire se in quei telefoni e nelle chat di messaggistica istantanea ci siano tracce di video girati nel momento delle violenze, filmati che potrebbero essere stati prodotti proprio durante le violenze.

 

centro sportivo di caivano 3

I telefoni — ormai vere e proprie scatole nere dell’esistenza — potrebbero celare quei tasselli che mancano all’indagine partita dalla denuncia delle due cuginette, poco più che bambine. Denuncia che è nata dopo che il fratello 17enne di una di loro ha ricevuto un messaggio tramite i social in cui veniva sollecitato a fare attenzione alla sorella. Da lì l’allarme lanciato ai genitori, la denuncia e un effetto valanga che ha portato il Tribunale dei minori a trasferire le due bambine in una casa famiglia per preservare la loro incolumità. Se fossero rimaste lì avrebbero forse rischiato ritorsioni da parte dei coetanei accusati di aver abusato di loro.

parco verde caivano

 

[...] Secondo la ricostruzione, le due ragazzine venivano avvicinate appena scendevano di casa. Poche parole di circostanza spiccicate in dialetto: «Andiamo a farci un giro»; quello era il momento in cui le due cuginette capivano che sarebbero nuovamente finite in quell’autorimessa abbandonata, nei pressi della piscina abbandonata, in cui la loro infanzia era finita.

[...] I presunti stupratori avrebbero un’età compresa tra i 13 ai 19 anni. [...]

 

3. SOTTO LA LENTE DEI PM ANCHE IL CELLULARE DI UNA DELLE MADRI «NON CONTROLLAVA»

G.S. per il "Corriere della Sera"

centro sportivo di caivano 2

 

Era il 30 luglio quando il Tribunale di Napoli Nord ha disposto il sequestro probatorio dei telefoni cellulari di una delle due ragazzine abusate al Parco Verde di Caivano, ma anche di quello della madre.

Su questi ultimi dispositivi gli inquirenti starebbero cercando riscontri relativi all’attenzione che la famiglia aveva nei confronti della ragazzina e se il controllo fosse sufficiente a scongiurare rischi. [...]

 

Questo è uno stralcio della relazione che i servizi sociali hanno stilato e inviato al pubblico ministero del Tribunale dei minori che ha poi confermato l’allontanamento da casa delle due ragazzine. Una decisione rispetto alla quale la madre di una di loro si è opposta, rivendicando il diritto di avere la figlia con sé. «Mia figlia è la mia vita — ha affermato la donna — non ho mai mancato nei suoi confronti, voglio che torni qui da me».

 

parco verde di caivano

Sulla decisione del Tribunale si è posto in maniera critica anche l’avvocato della famiglia, Angelo Pisani, che ha ribadito che «i bambini non sono un numero, ma degli esseri umani che vanno sostenuti e rispettati. Togliere le bambine alla famiglia è stato per loro aggiungere dolore a dolore».

Nel dossier allegato alla decisione di affidamento a una casa famiglia per la 12enne si legge ancora: «La minore era ed è esposta, nell’ambiente familiare, a grave pregiudizio e pericolo per l’incolumità psicofisica». Misura analoga a quella adottata anche per la cuginetta.

[...]

CAIVANO - PARCO VERDEparco verde caivanoparco verde caivano 1parco verde caivano 3parco verde di caivano

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."